Ricerche
Test di memoria combinati predicono atrofia cerebrale e Alzheimer
Usando due test di memoria episodica si può predire l'atrofia cerebrale e il morbo di Alzheimer (MA), secondo uno studio condotto all'Università di Helsinki e all'Università della California di San Diego. I ricercatori suggeriscono che l'uso completo dei test della memoria potrebbe migliorare la diagnosi di lieve decadimento cognitivo dovuto al MA.
Il lieve deterioramento cognitivo (MCI da Mild Cognitive Impairment) è una condizione eterogenea; potrebbe essere reversibile o permanente, ma è anche associato ad un rischio più alto di demenza, in particolare di MA. L'MCI è una condizione di compromissione della memoria o di altri domini cognitivi, che però lascia l'individuo in grado di svolgere le attività quotidiane in modo indipendente, e non soddisfa i criteri della demenza.
Lo studio ha rilevato che l'uso di due test di memoria che valutano la memoria episodica ha reso più precisa la diagnosi di MCI dovuto al MA. I test di memoria hanno aiutato a identificare le persone con un aumento del rischio di ricevere una diagnosi di MA entro i successivi tre anni.
"L'uso di due test di memoria ha migliorato notevolmente l'accuratezza della prognosi per la diagnosi di MA e di atrofia cerebrale nei lobi temporali mediali durante un periodo di studio di tre anni", dice Eero Vuoksimaa, ricercatore dell'Università di Helsinki. "I risultati evidenziano l'importanza della valutazione neuropsicologica come metodo efficace per diagnosticare un lieve deterioramento cognitivo dovuto al MA".
Scarse prestazioni in 2 test hanno predetto un'atrofia cerebrale più rapida
Lo studio ha usato i dati raccolti negli Stati Uniti dall'Alzheimer's Disease Neuroimaging Initiative, che comprendevano 230 individui cognitivamente normali e 394 individui con MCI, in base a una scarsa capacità di memoria in una misura della memoria episodica, in particolare nel richiamo di una storia.
Quelli con MCI sono stati ulteriormente divisi in due gruppi in base al fatto che le loro prestazioni di memoria fossero compromesse solo in un test (richiamo di una storia) o in due (richiamo di storia e richiamo di elenchi di parole).
I ricercatori hanno studiato le differenze di base tra i gruppi in termini di biomarcatori del MA nel fluido cerebrospinale, scoprendo che coloro che andavano male in entrambi i test della memoria episodica somigliavano di più ai malati di MA rispetto a quelli che andavano male solo nel test di richiamo della storia.
"Durante la fase di follow-up (=quando i partecipanti sono stati seguiti), l'atrofia cerebrale nei lobi temporali mediali di coloro che andavano peggio solo nel test di richiamo alla storia non differivano dai partecipanti cognitivamente sani, mentre in coloro che avevano scarso rendimento nei test sia di richiamo della storia che della lista di parole, l'atrofia cerebrale è stata più veloce", spiega Vuoksimaa.
Il MA è stato diagnosticato a circa la metà dei partecipanti che sono andati male in entrambi i test di memoria episodica entro il periodo di studio di tre anni, mentre solo il 16% di quelli con una prestazione scarsa in un solo test di memoria ha ricevuto diagnosi di MA.
Valutazione più completa della memoria può diventare routine nel controllo sanitario della popolazione che invecchia?
Diversi studi precedenti hanno dimostrato che i test di richiamo dell'elenco di parole predicono il rischio di MA come, o anche meglio, delle scansioni cerebrali o dei biomarcatori del fluido cerebrospinale.
Vuoksimaa dice:
"In questo studio, abbiamo impiegato punti limite adeguati all'età per la memoria, fatto che produce un metodo diagnostico direttamente adattabile all'uso clinico.
"In effetti, potrebbe essere introdotta una valutazione neuropsicologica più completa che include almeno due test di memoria episodica nell'ambito della valutazione della salute della popolazione che invecchia, in particolare nei casi in cui si sospetta una compromissione della memoria.
"Il nostro metodo potrebbe essere usato anche per selezionare i partecipanti alle sperimentazioni cliniche sui farmaci. Quando si cerca una terapia farmacologica preventiva per il MA, sarebbe importante riuscire a identificare quegli individui il cui deterioramento cognitivo precoce è dovuto al MA".
Fonte: University of Helsinki (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: Eero Vuoksimaa, Linda K. McEvoy, Dominic Holland, Carol E. Franz, William S. Kremen. Modifying the minimum criteria for diagnosing amnestic MCI to improve prediction of brain atrophy and progression to Alzheimer’s disease. Brain Imaging and Behavior, 2018; DOI: 10.1007/s11682-018-0019-6
Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.
Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.
Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.
Annuncio pubblicitario
Privacy e sicurezza dati - Informativa ex Art. 13 D. Lgs. 196/03
Gentile visitatore,
l'Associazione tratterà i Tuoi dati personali nel rispetto del D. Lgs. 196/G3 (Codice della privacy), garantendo la riservatezza e la protezione dei dati.
Finalità e modalità del trattamento: I dati personali che volontariamente deciderai di comunicarci, saranno utilizzati esclusivamente per le attività del sito, per la gestione del rapporto associativo e per l'adempimento degli obblighi di legge. I trattamenti dei dati saranno svolti in forma cartacea e mediante computer, con adozione delle misure di sicurezza previste dalla legge. I dati non saranno comunicati a terzi né saranno diffusi.
Dati sensibili: Il trattamento di dati sensibili ex art. 1, lett. d del Codice sarà effettuato nei limiti di cui alle autorizzazioni del Garante n. 2/08 e n. 3/08, e loro successive modifiche.
Diritti dell'interessata/o: Nella qualità di interessato, Ti sono garantiti tutti i diritti specificati all'art. 7 del Codice, tra cui il diritto di chiedere e ottenere l'aggiornamento, la rettificazione o l'integrazione dei dati, la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, e il diritto di opporsi, in tutto o in parte, per motivi legittimi, al trattamento dei dati personali che Ti riguardano.
Titolare del trattamento è l'Associazione di volontariato "Associazione Alzheimer o.n.l.u.s.”, con sede a Riese Pio X – Via Schiavonesca, 13 – telefax 0423 750 324.
Responsabile del trattamento è la segretaria dell’Associazione in carica.
Gestione «cookies»
Un cookie è una breve stringa di testo che il sito web che si sta visitando salva automaticamente sul computer dell'utente. I cookies sono utilizzati dagli amministratori di molti siti web per migliorarne funzionamento ed efficienza e per raccogliere dati sui visitatori.
Il nostro sito non utilizza i cookies per identificare i visitatori, ma per raccogliere informazioni al fine di arricchirne i contenuti e rendere il sito più fruibile.
Come cambiare le impostazioni del browser per la gestione dei cookies
È possibile decidere se permettere ai siti web che vengono visitati di installare i cookies modificando le impostazioni del browser usato per la navigazione. Se hai già visitato il nostro sito, alcuni cookies potrebbero essere già stati impostati automaticamente sul tuo computer. Per sapere come eliminarli, clicca su uno dei link qui di seguito: