Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Ancora prove che una scansione oculare può rilevare l'Alzheimer all'inizio

I risultati di due studi mostrano che un nuovo dispositivo di scansione non invasivo può vedere i segni del morbo di Alzheimer (MA) in pochi secondi. I ricercatori hanno dimostrato che i piccoli vasi sanguigni nella retina, nella parte posteriore interna dell'occhio, nei pazienti con MA sono alterati.


Anche quelli che hanno una storia familiare di MA, ma non hanno sintomi, mostrano questi segni rivelatori. E hanno dimostrato che possono distinguere tra le persone con MA e quelle solo con lieve decadimento cognitivo. I risultati di questi studi sono stati presentati all'AAO 2018, il 122° Meeting annuale dell'American Academy of Ophthalmology.


Un nuovo tipo di scansione precisa e non invasiva chiamata OCTA (Optical Coherence Tomography Angiography, angiografia con tomografia a coerenza ottica) ha assistito gran parte delle recenti ricerche sulla connessione tra occhio e MA. Consente ai medici di vedere le vene più piccole nella parte posteriore dell'occhio, compresi i globuli rossi che si muovono attraverso la retina.


Poiché la retina è collegata al cervello attraverso il nervo ottico, i ricercatori ritengono che il deterioramento della retina e dei suoi vasi sanguigni possa rispecchiare i cambiamenti in atto nei vasi sanguigni e nelle strutture del cervello, offrendo così una finestra sul processo della malattia.


La diagnosi di MA è attualmente una sfida. Alcune tecniche sono in grado di rilevare i segni della malattia ma sono poco pratiche per esaminare milioni di persone: le scansioni cerebrali sono costose e i prelievi spinali possono essere dannosi. Al contrario, la malattia viene spesso diagnosticata attraverso test sulla memoria o osservando i cambiamenti nel comportamento.


Nel momento in cui si notano questi cambiamenti, la malattia è già avanzata. Anche se non esiste una cura, la diagnosi precoce è fondamentale in quanto è probabile che i trattamenti futuri siano più efficaci se somministrati precocemente. La diagnosi precoce darebbe ai pazienti e alle loro famiglie il tempo per pianificare il futuro.


L'obiettivo di questa ultima ricerca era trovare un modo rapido e poco costoso per rilevare il MA dai segni più precoci.


I ricercatori della Duke University hanno usato l'OCTA per confrontare le retine dei pazienti con MA con quelle di persone con lievi disturbi cognitivi, così come di quelle di persone sane. Hanno scoperto che il gruppo di MA aveva una perdita dei piccoli vasi sanguigni retinici nella parte posteriore dell'occhio e che uno strato specifico della retina era più sottile. Anche le persone con lieve decadimento cognitivo non hanno mostrato questi cambiamenti.


Sharon Fekrat MD, oftalmologa e prima autrice, professoressa di oftalmologia alla Duke University, insieme al collega Dilraj Grewal MD, professore associato di oftalmologia della Duke, e il loro gruppo di ricerca, si aspetta che il lavoro abbia un impatto positivo sulla vita dei pazienti.


"Questo progetto soddisfa un enorme bisogno insoddisfatto", ha affermato la dott.ssa Fekrat. "Non è possibile per le tecniche attuali come la scansione del cervello o la puntura lombare (prelievo spinale) esaminare il numero di pazienti affetti da questa malattia. Quasi tutti abbiamo un familiare o un conoscente con il MA. Dobbiamo rilevare prima la malattia e introdurre prima i trattamenti".


*****

Poiché i geni hanno un ruolo significativo nel modo in cui inizia e progredisce il MA, un altro gruppo di ricercatori dello Sheba Medical Center in Israele ha esaminato 400 persone che avevano una storia familiare della malattia ma non mostravano alcun sintomo. Hanno confrontato la loro retina e le scansioni del cervello con coloro che non hanno una storia familiare di MA.


Hanno scoperto che lo strato interno della retina è più sottile nelle persone con una storia familiare. La scansione cerebrale ha mostrato che il loro ippocampo, la prima area del cervello colpita dalla malattia, aveva già iniziato a ridursi. Entrambi i fattori, uno strato interno più sottile della retina e un ippocampo più piccolo, sono stati associati a punteggi peggiori in un test di funzionalità cognitiva.


"Una scansione del cervello può rilevare il MA quando la malattia è ben oltre una fase trattabile", ha detto il ricercatore capo Ygal Rotenstreich MD, oftalmologo del Goldschleger Eye Institute del Sheba Medical Center. "Abbiamo bisogno di un intervento terapeutico prima. Questi pazienti sono ad alto rischio".

 

 

 


Fonte: American Academy of Ophthalmology via Newswise (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: AAO 2018, the 122nd Annual Meeting of the American Academy of Ophthalmology.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.