Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La sofferenza ti dà le ali: perdita e dolore possono farti sentire un pesce senza pinna

Affrontare un profondo dolore può farti sentire come un pesce senza pinna. Anche se hai il potere di stravolgere il tuo vecchio sistema di credenze e farti crescere le ali.


Quando sperimentiamo il dolore, nella nostra mente e nel nostro corpo avvengono tutti i tipi di cambiamenti psicologici e fisiologici. Avrei voluto capirli uno per uno, ma, per dirla tutta, ho avuto un brutto voto in psicologia all'Università dell'Oklahoma nel 1987, che ha infranto il mio sogno di diventare psicologa. Quindi posso solo condividere ciò che ho imparato dal dolore di aver vissuto una perdita profonda e il lutto.


Quello che ho vissuto è davvero notevole. Ma sto andando avanti da sola. Ecco una breve panoramica del perché il dolore è diventato un mantello che indossavo ogni giorno, con ogni vestito, per anni. Mia madre è morta di Alzheimer nel 2011. Ha allevato me e mio fratello come genitore single per la maggior parte della nostra adolescenza.


Era il sostegno della famiglia nel matrimonio con il secondo marito, lo scroccone, quindi gestiva tecnicamente la famiglia da quando avevo cinque anni. Era una femminista prima che fosse di moda; anche se non sapeva 'scegliere' bene gli uomini, era intelligente, grintosa, e mi amava più di ogni altra cosa su questo pianeta. Quando morì avevo 41 anni, mi sentivo come un pesce senza pinna.


Come abbiamo già stabilito, non sono in grado di spiegare i cambiamenti chimici nel nostro corpo quando affrontiamo la perdita, ma posso dirti, dall'esperienza personale, che il mio sistema di credenze è stato spazzato via, come un disco di computer. Tutto ciò che pensavo fosse vero o importante non lo era più; anche quello era morto.


Quello che non sapevo, quello che avevo interpretato male nel memo della vita, era che avevo bisogno non solo di ritrovarmi, ma di guarire me stessa. Quella verità, quel fatto, l'ho imparato da una sconosciuta in una fiera psichica ospitata dal mio negozio di cristallo preferito a Los Angeles.


"Non hai trovato la tua chiamata", disse Roxane. "Non stai servendo l'umanità come dovresti - e non sei ancora guarita. Devi prima guarire te stessa. Se non lo fai, ti ritroverai a essere fisicamente malata in permanenza".


Come faceva a saperlo? Come faceva a sapere che avevo affrontato una serie di strane malattie per tutta la mia vita? Poco prima di incontrare Roxane, infatti, per nove mesi ho avuto dei tubetti nelle orecchie a causa di una grave infezione che di norma colpisce solo i bambini.


Come diavolo posso cominciare a guarire me stessa?


Dopo pochi mesi dall'incontro con Roxane, ho iniziato a vedere i fantasmi nelle fotografie ... le mie fotografie. Non solo un fantasma, ma oltre novemila. Stavo vedendo cose che erano invisibili mentre mi sentivo io stessa invisibile. Quando il tuo disco rigido è pulito, non hai contenuti. Una volta ero stata divertente e relativamente intelligente (nonostante il voto in psicologia), ma in quel momento della mia vita non ero né l'uno né l'altro.


Stranamente, ho iniziato a sentirmi speciale per la prima volta da anni. Mi sembrava di avere un posto in prima fila nel mio spettacolo personale di magia che altri non potevano vedere. Questo è stato il punto di svolta. Ho iniziato a credere nell'impossibile. Vedi, facciamo tutti delle scelte nella vita. Possiamo scegliere di attraversare una porta aperta e percorrere un sentiero di mistero, oppure possiamo sbattere la porta e scappare. È la differenza tra fede e paura.


La bellezza dei nostri dischi rigidi puliti è che noi possiamo riempirli di nuove informazioni, informazioni ed esperienze che pensavamo fossero impossibili. Nel dolore è più facile sconvolgere il tuo vecchio sistema di credenze; non ti butterà nel caos, perché sei già nel caos.


Non ho guarito solo il dolore della perdita della mia straordinaria mamma, aprendomi all'impossibile e perdendo rigidità, ma tutto il dolore della mia vita. Il dolore di un patrigno abusivo; il dolore per la morte del mio vero padre; il dolore di perdonare me stessa e gli altri. Quindi il dolore in realtà mi ha dato le ali.


Può succedere anche a te.

 

 

 


Fonte: Julie Rieger, responsabile strategia dati e media alla 20th Century Fox.

Pubblicato su Psychology Today (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.