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Nuovo pezzo del puzzle contro invecchiamento e malattie collegate

Nuovo pezzo del puzzle contro invecchiamento e malattie collegateGli 'organelli' della cellula

È stata pubblicata su Cell Metabolism una scoperta di base di come le funzioni cellulari sono collegate al controllo dell'invecchiamento. Lo studio dimostra che una causa importante dell'invecchiamento è una comunicazione sempre più deteriorata tra gli organelli delle cellule. La scoperta è il risultato di una collaborazione tra cinque gruppi di ricerca delle università di Stoccolma e di Göteborg.


"L'intero progetto mira a trovare nuovi modi per affrontare i problemi dell'invecchiamento e, a lungo termine, per rallentare o trattare l'insorgenza di malattie legate all'età come le malattie neurologiche e la demenza", spiega Martin Ott, professore all'Università di Stoccolma.


In tempi in cui aumenta l'aspettativa di vita generale, la società sta affrontando una sfida crescente per fornire benessere e assistenza sanitaria alla popolazione che invecchia. È quindi un compito urgente  svelare i principi di base dell'invecchiamento biologico, i cui dettagli si trovano a livello cellulare.


Gli organelli sono l'equivalente nella cellula agli organi del corpo, ognuno ha una funzione specifica. Ricerche precedenti hanno dimostrato che nelle cellule che invecchiano, i vari organelli smettono di funzionare uno dopo l'altro, ma non sappiamo perché. Poiché gli organelli sono coordinati per contrastare il danno alle proteine ​​che si verificano nelle cellule, le loro interdipendenze sono di grande importanza per l'invecchiamento e la salute.

 

Problemi di comunicazione

Uno degli organelli della cellula è il mitocondrio e agisce come la centrale elettrica della cellula. Il nuovo studio condotto da Martin Ott dimostra che è la produzione di proteine ​​mitocondriali che controlla il benessere dell'intera cellula attraverso collegamenti di comunicazione precedentemente sconosciuti.


Quando i mitocondri sono esposti a stress, viene attivato un programma di protezione per tenere sotto controllo tutte le funzioni della cellula, un meccanismo che funziona anche quando le cellule invecchiano. È importante sottolineare che lo studio dimostra che nelle cellule che invecchiano, questa comunicazione tra gli organelli crolla, causando il deterioramento o il fallimento delle funzioni cellulari vitali.


"È stata una collaborazione molto gratificante e stimolante in cui ogni gruppo di ricerca ha contribuito con competenze chiave: ora vogliamo indagare su quando, come e perché la comunicazione tra gli organelli cellulari cessa di funzionare durante l'invecchiamento", dice Claes Andréasson, docente all'Università di Stoccolma e autore senior dello studio.


La scoperta è basata su studi di cellule di lievito. Sebbene si possa pensare che il lievito abbia poche somiglianze con gli esseri umani, i meccanismi che controllano l'invecchiamento all'età cellulare sono essenzialmente gli stessi. Pertanto, è altamente probabile che i meccanismi di invecchiamento identificati a livello cellulare in questo studio siano attivi anche nelle cellule umane.

 

 

 


Fonte: Stockholm University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Tamara Suhm, Jayasankar Mohanakrishnan Kaimal, Hannah Dawitz, Carlotta Peselj, Anna E. Masser, Sarah Hanzén, Matevž Ambrožič, Agata Smialowska, Markus L. Björck, Peter Brzezinski, Thomas Nyström, Sabrina Büttner, Claes Andréasson, Martin Ott. Mitochondrial Translation Efficiency Controls Cytoplasmic Protein Homeostasis. Cell Metabolism, 2018; DOI: 10.1016/j.cmet.2018.04.011

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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