Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Lo smartphone può aiutare la memoria dei pazienti di MCI?

Il paziente è una insegnante in pensione che aveva riferito difficoltà di memoria 12 mesi prima dello studio. Queste difficoltà si riferivano alle difficoltà a ricordare nomi e cibi che voleva acquistare, così come a perdere spesso le carte e le chiavi. Secondo la paziente e suo marito, le principali difficoltà che incontrava erano correlate alla memoria prospettica (ad esempio, dimenticare appuntamenti medici o prendere farmaci).


Per aiutarla con i suoi sintomi, Mohamad El Haj, psicologo e assistente professore all'Università di Lille, ha proposto Google Calendar, un servizio di gestione del tempo e agenda sviluppato da Google. La paziente ha accettato perché era già a suo agio con lo smartphone. Ha anche dichiarato di preferire l'applicazione in quanto offre assistenza più discreta di un calendario cartaceo.


Con il paziente e suo marito, il dottor El Haj ed i suoi colleghi hanno definito diverse omissioni potenziali nel paziente, come dimenticare la visita medica settimanale, il bridge settimanale al club comunitario e andare a messa ogni settimana. Queste omissioni sono state affrontate con avvisi automatici, inviati da Google Calendar, in tempi diversi, prima di ogni evento (ad esempio, prima della visita medica).


I ricercatori hanno confrontato le omissioni prima e dopo l'uso di Google Calendar, e hanno osservato meno omissioni dopo l'implementazione dell'applicazione.


Questo studio è il primo a suggerire effetti positivi dalle applicazioni smartphone sulla memoria prospettica, nella quotidianità dell'Alzheimer. I risultati, pubblicati sul Journal of Alzheimer's Disease, sono incoraggianti, e tuttavia il dottor El Haj osserva che si tratta di un singolo caso di studio e che quindi implica alcune limitazioni, tra cui la generalizzabilità dei risultati.


Gli attuali risultati aneddotici richiedono uno studio più ampio, non solo per confermare o confutare i risultati qui riportati, ma anche per affrontare le difficoltà come i benefici a lungo termine di Google Calendar.


Indipendentemente dai suoi limiti potenziali, il dottor El Haj osserva che questo studio affronta la perdita di memoria, la caratteristica cognitiva principale dell'Alzheimer e la principale preoccupazione dei pazienti e delle loro famiglie. Dimostrando l'effetto positivo di Google Calendar sulla memoria prospettica di questo paziente, il dottor El Haj spera che il suo studio apra la strada all'esplorazione delle potenzialità degli aiuti alla memoria integrati negli smartphone per l'Alzheimer.


La generazione futura di pazienti può essere particolarmente sensibile all'uso di smartphone come strumento che allevia la loro memoria compromessa.

 

 

 


Fonte: IOS Press via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Mohamad El Haj, Karim Gallouj, Pascal Antoine. Google Calendar Enhances Prospective Memory in Alzheimer’s Disease: A Case Report. Journal of Alzheimer's Disease, 2017; 1 DOI: 10.3233/JAD-161283

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.