Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Caregiver in hospice: depressione e ansia insorgono molto presto

Attualmente, più di 34 milioni di persone negli Stati Uniti assistono i propri cari malati terminali, ma ci sono poche risorse disponibili per aiutarli a muoversi tra le difficoltà che incontrano.


Uno studio condotto all'Università del Missouri ha rilevato che quasi un quarto dei caregiver è depresso moderatamente o gravemente e quasi un terzo aveva ansia da moderata a grave. I ricercatori raccomandano che i medici prendano in carico tutta la famiglia, individuando i primi segni di depressione e ansia.


"Anche se i caregiver che si prendono cura di un famigliare o una persona cara alla fine dei suoi giorni dovrebbero aspettarsi una certa tristezza e preoccupazione, non ci dovrebbe essere depressione clinica e ansia", ha detto Debra Parker-Oliver PhD, professore del Dipartimento della Famiglia e di Medicina Comunitaria della MU e prima autrice dello studio. "Abbiamo una popolazione sotto uno stress immenso e non viene riconosciuto. Si dovrebbero usare semplici strumenti di valutazione per aumentare la probabilità di diagnosi precoce e di trattamento della depressione e ansia dei caregiver familiari".


La Parker-Oliver e i suoi colleghi hanno valutato ansia e depressione di 395 caregiver familiari. I ricercatori hanno scoperto che il 23 per cento dei caregiver era depresso moderatamente o gravemente, e il 33 per cento aveva ansia moderata o grave. Inoltre, la Parker-Oliver ha identificato diversi fattori di rischio associati alla depressione e ansia nei caregiver.


"Abbiamo scoperto che i caregiver più giovani hanno più probabilità di essere depressi o ansiosi", ha detto la Parker-Oliver. "Abbiamo anche scoperto che quelli sposati e che assistono un famigliare con una diagnosi diversa dal cancro, come l'Alzheimer, avevano livelli più alti di depressione".


Secondo la Parker-Oliver, molte di queste semplici valutazioni non vengono usate a causa della concezione errata dei medici che i caregiver familiari non sono i loro pazienti. "I medici in genere sono più concentrati sul malato terminale, invece che su tutta la famiglia", ha detto la Parker-Oliver. "Tuttavia, in molti scenari, si tratta di una malattia di famiglia. Sarebbe corretto dire che hanno due pazienti:. il caregiver e il malato terminale".


La Parker-Oliver ha detto che sono ampiamente disponibili strumenti di valutazione della depressione e dell'ansia e che hanno il potenziale di migliorare i risultati clinici dei caregiver familiari che hanno bisogno di ulteriore supporto.

 

 

 


Fonte: University of Missouri (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Debra Parker Oliver, Karla Washington, Jamie Smith, Aisha Uraizee, George Demiris. The Prevalence and Risks for Depression and Anxiety in Hospice Caregivers. Journal of Palliative Medicine, 2016; DOI: 10.1089/jpm.2016.0372

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.