Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


*** Siamo in settembre, uno dei 12 mesi dell'anno del tutto uguali per i malati di Alzheimer, i familiari e i caregiver.

Anche il nostro cervello, come il resto del corpo, diventa 'pigro' con l'età



Perdere la compattezza e l'elasticità giovanile della pelle è uno dei primi segni esteriori dell'invecchiamento.


Ora sembra che non sia solo la nostra pelle che inizia a corrugarsi, ma anche il nostro cervello.


Una nuova ricerca dell'Università di Newcastle in Gran Bretagna, in collaborazione con l'Università Federale di Rio de Janeiro, ha studiato il modo in cui il cervello umano si piega e come questa 'piegatura corticale' cambia con l'età.


Collegando il cambiamento della piegatura del cervello alla tensione sulla corteccia cerebrale (lo strato esterno del tessuto neurale nel cervello) il team ha scoperto che, con l'invecchiamento, la tensione sulla corteccia sembra diminuire. Questo effetto è più pronunciato nei soggetti con Alzheimer.


Nella pubblicazione apparsa su PNAS, il team scrive che questa nuova ricerca mette in luce i meccanismi sottostanti che influenzano la piegatura del cervello e che potrebbero essere usati in futuro per aiutare a diagnosticare le malattie cerebrali.


La prima autrice Dott.ssa Yujiang Wang (nella foto) dell'Università di Newcastle, spiega:

"Una delle caratteristiche fondamentali del cervello dei mammiferi è rappresentata dalle scanalature e pieghe su tutta la superficie - un po' come una noce - ma fino ad ora nessuno era riuscito a misurare questa piegatura in modo coerente.

"Mappando il piegamento del cervello di oltre 1.000 persone, abbiamo dimostrato che il nostro cervello si piega secondo una semplice legge universale. Abbiamo anche dimostrato che un parametro della legge, che viene interpretato come la tensione all'interno della corteccia, diminuisce con l'età.

"Nell'Alzheimer questo effetto si osserva ad un'età più precoce ed è più pronunciato. Il passo successivo sarà verificare se c'è un modo per usare i cambiamenti nella piegatura come indicatore precoce della malattia".

 

Comune a tutti i mammiferi

L'espansione della corteccia cerebrale è la caratteristica più evidente dell'evoluzione del cervello dei mammiferi ed è generalmente accompagnata da gradi crescenti di piegatura della superficie corticale. Nel cervello adulto medio, per esempio, se la corteccia di un lato - o emisfero - fosse aperta e appiattita avrebbe una superficie di circa 100.000 mm2, circa una volta e mezza la dimensione di un foglio di carta A4.


Ricerche precedenti avevano dimostrato che la piegatura della corteccia di tutti i mammiferi segue una legge universale: indipendentemente da forma e dimensione, in tutti si piega allo stesso modo. Tuttavia, finora non c'era stato alcuno studio sistematico a dimostrare che la stessa legge vale all'interno di una specie.


La dott.ssa Wang, che lavora alla School of Computing Science della Newcastle University, spiega:

"Il nostro studio ha dimostrato che possiamo usare questa stessa legge per studiare i cambiamenti nel cervello umano. Da questo, abbiamo identificato un parametro che cala con l'età, che interpretiamo come cambiamento della tensione sulla superficie corticale. E' quello che succede alla pelle: con l'avanzare dell'età, la tensione scende e la pelle inizia a rilassarsi.

"Sappiamo da tempo che la dimensione e lo spessore della corteccia cambiano con l'età, ma l'esistenza di una legge generale della piegatura ci mostra come combinare queste quantità in un'unica misura di piegatura che può poi essere confrontata tra i generi, le età e gli stati di malattia".

 

Il cervello delle donne è piegato meno

Il team ha inoltre scoperto che il cervello maschile e femminile sono diversi in dimensione, superficie e grado di piegatura. In effetti, il cervello femminile tende ad essere un po' meno piegato di quello maschile alla stessa età. Nonostante questo, hanno dimostrato che il cervello maschile e femminile seguono esattamente la stessa legge. "Questo indica per la prima volta, che abbiamo un modo coerente di quantificare la piegatura corticale negli esseri umani", spiega la Wang.


Per tutta la durata della vita degli individui sani, la piegatura corticale cambia nello stesso modo sia negli uomini che nelle donne, ma in coloro che hanno l'Alzheimer la variazione del ripiegamento cerebrale era significativamente differente. Quindi "E' necessario altro lavoro in quest'area, ma la nostra scoperta suggerisce che l'effetto dell'Alzheimer sulla piegatura del cervello è simile all'invecchiamento precoce della corteccia".

 

 

 


Fonte: Newcastle University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Yujiang Wang et al. Universality in human cortical folding in health and disease. PNAS, October 2016 DOI: 10.1073/pnas.1610175113

Copyright:
Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


Notizie da non perdere

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.