Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nel nostro cervello coesistono neuroni molto diversi tra loro


Un team di ricercatori ha messo a punto il primo metodo scalabile per identificare i diversi sottotipi di neuroni del cervello umano.


Questa ricerca pone le basi per l'attività di "mappatura" dei geni nel cervello umano e potrebbe contribuire a fornire una migliore comprensione delle sue funzioni e dei suoi disturbi, tra cui l'Alzheimer, il Parkinson, la schizofrenia e la depressione.


Isolando e analizzando il nucleo di singole cellule del cervello umano, i ricercatori hanno identificato 16 sottotipi neuronali nella corteccia cerebrale, lo strato esterno di tessuto neurale del cervello responsabile delle funzioni cognitive che comprendono la memoria, l'attenzione e il processo decisionale.


Il team, guidato da ricercatori della University of California di San Diego, dello Scripps Research Institute (TSRI) e di Illumina, ha pubblicato le sue scoperte on-line il 24 giugno sulla rivista Science. "Stiamo fornendo un quadro unitario per esaminare e confrontare singoli neuroni, per scoprire quanti tipi unici di neuroni esistono", ha detto Zhang Kun, professore di bioingegneria all'Università della California di San Diego e autore corrispondente dello studio.


I ricercatori possono usare questi sottotipi neuronali diversi per costruire quella che Zhang chiama "mappa di riferimento" del cervello umano, uno dei fondamentali per capire le differenze tra un cervello sano e uno malato. "In futuro, i pazienti con disturbi o anomalie cerebrali potranno essere diagnosticati e trattati in base a come si differenziano dalla mappa di riferimento. Questo è analogo a quello che è stato fatto con la mappa di riferimento del genoma umano", ha detto Zhang.


Il nuovo studio riflette la crescente comprensione che le singole cellule cerebrali sono uniche: esprimono diversi tipi di geni e svolgono funzioni diverse. Per comprendere meglio questa diversità, i ricercatori hanno analizzato più di 3.200 singoli neuroni umani in sei aree di Brodmann, che sono le regioni della corteccia cerebrale classificate per la funzione e l'organizzazione dei neuroni.


Attraverso uno sforzo di collaborazione interdisciplinare, il team ha sviluppato un nuovo metodo per isolare e sequenziare i singoli nuclei delle cellule. Ricercatori del TSRI, guidati dal professore di neuroscienze Jerold Chun, hanno ottenuto campioni da un cervello post mortem e si sono concentrati sull'isolamento dei nuclei neuronali. Il laboratorio di Zhang ha lavorato con Fluidigm, un produttore di chip microfluidici per gli studi unicellulari, per sviluppare un protocollo che identifica e quantifica le molecole di RNA nei singoli nuclei neuronali. Gli scienziati di Illumina di San Diego hanno sequenziato le librerie di RNA derivanti. I ricercatori guidati dal professore di biochimica Wei Wang alla UC San Diego hanno sviluppato algoritmi per raggruppare e identificare 16 sottotipi neuronali dai set di dati sequenziati.


I ricercatori hanno decifrato quali tipi di geni sono "attivati" all'interno di ogni nucleo e hanno rivelato che varie combinazioni dei 16 sottotipi tendevano a raggrupparsi in strati corticali e nelle aree di Brodmann, aiutando così a spiegare perché queste regioni hanno apparenze e funzioni diverse.


I neuroni hanno mostrato molte differenze nei loro profili trascrittomici (i modelli di geni che sono espressi attivamente da queste cellule), rivelando che ci sono neuroni singoli con caratteristiche condivise, e anche uniche, che probabilmente portano a differenza nella funzione cellulare.


"Stiamo trovando nuovi modi per capire gli elementi di base del cervello", ha detto Blue Lake, ricercatore post-dottorato nel laboratorio di Zhang e primo co-autore dello studio. "Il nostro studio apre la porta all'esame dei modelli di espressione genica globale e come ciò definisce i tipi di cellule all'interno di un tessuto normale, che può essere usato anche per vedere cosa c'è di anormale in termini di malattie o disturbi".


Negli studi futuri, i ricercatori intendono analizzare i neuroni in altre aree di Brodmann del cervello e capire quali sottotipi esistono in altre regioni del cervello. Hanno inoltre in programma di studiare i neuroni da diversi cervelli umani post mortem (questo studio ne ha coinvolto solo uno) per indagare sulla diversità neuronale tra gli individui.

 

 

 


Fonte: University of California - San Diego (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Kun Zhang et al. Neuronal subtypes and diversity revealed by single-nucleus RNA sequencing of the human brain. Science, June 2016 DOI: 10.1126/science.aaf1204

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.