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Le persone con demenza hanno bisogno di supporto psicologico


Il supporto psicologico deve essere una parte fondamentale del trattamento per le persone con demenza, secondo la British Psychological Society, che fa seguito a un rapporto dell'Alzheimer's Society che riferisce che più della metà delle persone percepiscono che ricevere la diagnosi di questa malattia significa che la "vita è finita".


Questo rapporto mette in evidenza la necessità di una maggiore consapevolezza e comprensione della demenza e l'importanza e i benefici della diagnosi precoce. Le persone con demenza possono godere di una buona qualità di vita e, una volta avuta la diagnosi, c'è il supporto che consente loro di far fronte e vivere bene con la condizione.


Un contributo importante dato dagli psicologi è il supporto del passaggio da un approccio eccessivamente incentrato sulla malattia alla concettualizzazione della demenza in termini di disabilità. In questo modo, gli psicologi hanno contribuito a mettere in evidenza l'importanza di concentrarsi sulla persona piuttosto che sulla malattia, portando l'accento su ciò che aiuta le persone a vivere bene con la demenza.


Fornire una buona assistenza psicologica, che tenga conto delle esigenze specifiche e dei voleri dell'individuo, e coinvolgerli attivamente in tutte le decisioni (per quanto possibile), è un elemento chiave nel sostenere le persone con demenza e i caregiver e consentire loro di vivere bene pur con la demenza.


Ricevere una diagnosi di demenza è un evento che cambia la vita. Per la persona che ne è affetta, diventare consapevole dei cambiamenti significativi della memoria, o delle capacità di tutti i giorni, crea un dilemma psicologico sull'opportunità o meno di chiedere aiuto. Anche se la scelta di andare avanti come se nulla fosse cambiato può consentire alla persona di evitare parte dello stress emotivo, essa può anche portare a un aumento dei conflitti con i familiari e dei livelli di stress.


Prendere la decisione di riconoscere i propri problemi e cercare aiuto può essere un'esperienza che fa paura, aggravata dallo stigma che ancora circonda la demenza nella comunità. Quando viene loro dato un ambiente che supporta, alcune persone con demenza sono in grado di dare quantomeno un senso alla loro malattia e ai cambiamenti fisici e psicologici che possono dover modificare per conviverci.


Prima che sia fatto una valutazione, si dovrebbe offrire il supporto di consulenza all'individuo e alla famiglia per garantire che essi comprendano la natura, lo scopo e i possibili esiti della valutazione. Dopo la valutazione, la comunicazione della diagnosi deve essere fatta con sensibilità, dando il tempo sufficiente per discuterla e l'opportunità di appuntamenti successivi di controllo.


Le conoscenze acquisite attraverso il sostegno di pre-valutazione all'individuo e alla sua famiglia e alla valutazione stessa possono contribuire a garantire che la discussione e le spiegazioni fornite siano personalizzate, che siano rispettati i desideri della persona su come e cosa viene detto, e che sia offerto qualsiasi supporto continuo per facilitare un adattamento della vita alla condizione, adeguato alle esigenze del singolo e della famiglia.


Comunicare una diagnosi di demenza è impegnativo anche per i professionisti sanitari, e il personale impegnato in questo lavoro beneficia degli input psicologici per sviluppare e mantenere un approccio che è sensibile e focalizzato sulle esigenze del singolo.


Il Professor Linda Clare, presidente del Gruppo Consultivo Demenza dell'Alzheimer's Society, ha detto: "I risultati di questa indagine sull'Alzheimer ci ricordano che c'è un urgente bisogno di migliorare la comprensione pubblica della demenza. Gli interventi psicologici contribuiscono a garantire che le persone con demenza continuino a partecipare alle attività che sono importanti per loro, e hanno un ruolo chiave nel miglioramento del benessere delle persone con demenza e delle loro famiglie".

 

 

 


Fonte: The British Psychological Society (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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