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Quali cibi possono contrastare l'infiammazione cronica, fattore di rischio dell'AD?

Quali cibi possono contrastare l'infiammazione cronica, fattore di rischio dell'AD?

Un nuovo studio eseguito alla Università di Liverpool ha identificato gli alimenti che possono aiutare a prevenire l'infiammazione cronica che contribuisce a molte delle cause principali di morte.


L'infiammazione avviene naturalmente nel corpo, ma quando va male o va avanti per troppo tempo, può innescare processi di malattia. L'infiammazione incontrollata ha un ruolo in molte malattie importanti, che comprendono cancro, malattie cardiache, diabete e Alzheimer.


Le diete ricche di frutta e verdura, che contengono polifenoli, proteggono dall'infiammazione legata all'età e alle malattie croniche.

 

Comunicazione da una cellula all'altra

I polifenoli sono micronutrienti abbondanti nella nostra dieta, e sono già emerse le prove del loro ruolo nella prevenzione di malattie degenerative come il cancro e le malattie cardiovascolari. Gli effetti dei polifenoli sulla salute dipendono dalla quantità consumata e dalla loro biodisponibilità.


I linfociti T (T-cells) sono un tipo di globuli bianchi che circolano nel nostro corpo, cercando anomalie cellulari e infezioni. Essi contribuiscono alle molecole di segnalazione cellulare (citochine) che aiutano la comunicazione tra le cellule nelle risposte immunitarie e stimolano il movimento delle cellule verso i siti di infiammazione, di infezioni e di trauma. Le citochine sono modulate dall'assunzione di frutta e verdura.


Sappiamo poco della potenza relativa dei differenti (poli)fenoli nel modulare il rilascio di citochine da parte dei linfociti.

 

Mediatori pro-infiammatori

Lo studio, condotto da Sian Richardson e dal dottor Chris Ford dell'Istituto di Invecchiamento e Malattie Croniche dell'Università, ha esaminato le diverse potenze dei polifenoli.


Sian Richardson, ha dichiarato:

"I risultati del nostro studio suggeriscono che i (poli)fenoli derivati ​​da

  • cipolle,
  • curcuma,
  • uva rossa,
  • tè verde e
  • bacche di açai

possono aiutare a ridurre il rilascio di mediatori pro-infiammatori nelle persone a rischio di infiammazione cronica. Gli anziani sono più suscettibili all'infiammazione cronica e come tali possono trarre benefici dall'inserimento nella propria dieta di


Lo studio è stato pubblicato sul British Journal of Nutrition.

 

 

 


Fonte: University of Liverpool (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Christopher T. Ford, Siân Richardson, Francis McArdle, Silvina B. Lotito, Alan Crozier, Anne McArdle, Malcolm J. Jackson. Identification of (poly)phenol treatments that modulate the release of pro-inflammatory cytokines by human lymphocytes. British Journal of Nutrition, 2016; 115 (10): 1699 DOI: 10.1017/S0007114516000805

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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