Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Studio dimostra efficacia di infusioni di sangue per ritardare l'insorgenza dell'Alzheimer

Studio dimostra efficacia di infusioni di sangue per ritardare l'insorgenza dell'AlzheimerUno studio ha scoperto che le immunoglobuline endovena (IVIG) prodotte del sangue, riducono l'atrofia cerebrale e il declino cognitivo dei pazienti nella fase iniziale di pre-demenza di Alzheimer.


Le IVIG, estratte dal plasma di più di 1.000 donatori di sangue, contengono anticorpi contro l'amiloide, una proteina cerebrale anomala presente nei pazienti con Alzheimer.


Il Sutter Institute of Medical Research, in collaborazione con il Sutter Neuroscience Institute e Sutter Neuroradiology, ha progettato lo studio per indagare se una serie di IVIG potrebbero avere effetti pratici modificanti la malattia per l'Alzheimer quando somministrate durante la fase di pre-demenza.


Lo studio ha mostrato risultati promettenti nel primo anno dopo il trattamento, riducendo l'atrofia cerebrale, così come le conversioni verso la demenza di Alzheimer, rispetto ad un gruppo placebo.


"Questa ricerca mostra alcune evidenze che le IVIG potrebbero prevenire l'atrofia cerebrale e ritardare l'insorgenza dell'Alzheimer nei pazienti che sono nelle fasi iniziali", ha detto Shawn Kile MD, neurologo del Sutter Neuroscience Institute, condirettore medico dell'innovativa Sutter Memory Clinic e ricercatore principale dello studio sulle IVIG. "La mia speranza è che il nostro studio possa portare a ulteriori indagini su questa strategia di trattamento, in modo che possiamo infine sconfiggere questa malattia devastante".


Questo studio randomizzato, in doppio cieco, durato dal 2011 al 2013, includeva 50 pazienti da 50 a 84 anni inviati al Sutter Neuroscience Institute e alla sua Memory Clinic specializzata di Sacramento. I partecipanti avevano una diagnosi di decadimento cognitivo lieve amnestico dovuto all'Alzheimer. I partecipanti hanno avuto le IVIG o delle soluzioni saline (placebo) ogni due settimane per un totale di cinque infusioni.


Le scansioni cerebrali sono state effettuate al basale, a 12 mesi e di nuovo a 24 mesi. Le immagini a 12 mesi per coloro che hanno ricevuto le dosi di IVIG hanno mostrato una minore atrofia cerebrale rispetto a coloro che hanno avuto il placebo. Inoltre, i test cognitivi hanno mostrato risultati migliori e ci sono state meno conversioni alla demenza piena dopo 12 mesi per coloro che hanno ricevuto le IVIG. Queste differenze nei gruppi di trattamento sono svanite a 24 mesi.


Il Dr Kile e i colleghi ipotizzano che siano necessarie infusioni annuali di IVIG per sostenere gli effetti del trattamento, ma ulteriori ricerche saranno necessarie per dimostrare questo effetto.


"Non abbiamo avuto alcun nuovo trattamento medico per combattere l'Alzheimer negli ultimi 10 anni", ha detto William Au MD, neurologo di fama, esperto nel trattamento dell'Alzheimer e condirettore della Sutter Memory Clinic. "Questo studio sulle IVIG nel decadimento cognitivo lieve può essere l'inizio di una ricerca che potrebbe essere la chiave per trovare una cura per questa terribile malattia".


Lo studio è stato pubblicato questo mese sul Journal of Neurology, Neurosurgery and Psychiatry.

 

 

 


Fonte: Gary Zavoral in Sutter Neuroscience Institute (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Shawn Kile, William Au, Carol Parise, Kimberley Rose, Tammy Donnel, Andrea Hankins, Matthew Chan, Azad Ghassemi. IVIG treatment of mild cognitive impairment due to Alzheimer's disease: a randomised double-blinded exploratory study of the effect on brain atrophy, cognition and conversion to dementia. J Neurol Neurosurg Psychiatry doi:10.1136/jnnp-2015-311486

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.