Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Riflessioni di un coniuge di Alzheimer: Frustrazione

Sono frustrato con il nostro governo federale. Il nostro governo sa che abbiamo bisogno di più soldi per la ricerca sull'Alzheimer (AD). Più di cinque milioni di americani hanno a che fare con l'AD, la sesta causa di morte di questo paese.


Con 10.000 baby boomer che passano i 65 anni ogni giorno, e con le persone che vivono più a lungo, le stime sono che più di 15 milioni di americani potranno avere il morbo entro il 2050. L'Alzheimer costa già a Medicare e Medicaid [ndt: assicurazioni sanitarie] più soldi di qualsiasi altra malattia. Anche senza considerare le ragioni umanitarie, per evitare il fallimento del nostro sistema sanitario, di governo federale dovrebbe spendere molto più denaro per la ricerca di AD ogni anno.


Il presidente e il Congresso sono d'accordo che il finanziamento della ricerca dovrebbe essere più elevato, ma i finanziamenti federali per la ricerca di AD rimangono ad un livello relativamente basso ... inferiore ai finanziamenti per alcune malattie che hanno già metodi di prevenzione e trattamento, e inferiore ad alcune condizioni che non portano sempre alla morte. Le azioni del nostro Presidente e del Congresso semplicemente non corrispondono alle loro parole. La ricerca di AD dovrebbe essere una priorità federale molto più alta.


Sono frustrato con la nostra professione medica. Per lo screening dell'Alzheimer troppi medici continuano a fare affidamento su di un test diagnostico veloce, il Mini-Mental State Examination (MMSE). Si scherzava sull'MMSE nel mio gruppo di supporto, perché molti di noi avevano i coniugi che continuavano a ottenere punteggi alti su quel test anche dopo la diagnosi di AD. L'MMSE non è mai stato progettato per lo screening dell'Alzheimer e sono disponibili tanti altri test diagnostici più efficaci. E' frustrante che molti medici ignorino sistematicamente le osservazioni dei caregiver, quando questi ultimi possono spesso dire dei loro cari molto più di quanto possa rivelare un qualsiasi test di screening.


Sono anche frustrato con i medici che continuano a mantenere i pazienti di AD su farmaci costosi, anno dopo anno, anche se nessuna ricerca indica che questi farmaci siano utili al di là di un anno o due al massimo. Il denaro speso per questi farmaci inefficaci ogni anno potrebbe essere speso molto meglio per i programmi di assistenza o per aiuto in casa, o risparmiati per le esigenze future.


Sono frustrato con i nostri media nazionali. Televisione, radio, riviste e giornali potrebbero fare un lavoro migliore per informare la nostra nazione sulla crescente epidemia di AD. Ogni volta che c'è una crisi sanitaria al di fuori degli Stati Uniti, i media ci sono sopra con copertura 24/7. Ricordate gli avvertimenti dei nostri Centers for Disease Control (CDC) sulla diffusione dell'influenza aviaria? SARS? Ebola? La grafica 'Breaking News' correva costantemente 24/7 sulle notizie delle stazioni televisive via cavo.


Ma ogni anno muoiono più persone da AD di tutte quelle morte, da sempre, per influenza aviaria, SARS, e Ebola combinate. Si stima che più di 40 milioni di persone abbiano l'AD al di fuori degli Stati Uniti. Dov'è la copertura di notizie 24/7 e la grafica 'Breaking News' sull'epidemia globale di Alzheimer?


Sono frustrato con la National Football League (NFL) di questo paese. La NFL funziona in modo meraviglioso per promuovere il Mese della Consapevolezza sul Cancro al Seno ogni Ottobre, ma non fa nulla per promuovere il mese della Consapevolezza dell'Alzheimer in Novembre (Settembre in Europa). Questo è tanto più sconvolgente in quanto uno studio del 2012 su pensionati della NFL eseguito dai CDC ha scoperto che "i giocatori NFL hanno una probabilità tre volte maggiore della popolazione generale di morire di una malattia neurodegenerativa come l'Alzheimer o il Parkinson".


Dato che le partite di football sono i programmi televisivi più seguiti negli Stati Uniti per 5 mesi all'anno, posso solo immaginare il pubblico che potrebbe essere raggiunto da annunci di utilità pubblica della NFL sull'Alzheimer. Mi piace pensare che la NFL potrebbe contribuire a raccogliere fondi per la ricerca su una malattia che colpisce molti dei suoi giocatori dopo che hanno lasciato il gioco.


Sono frustrato che la nostra nazione non ha ancora preso l'impegno di finanziare la ricerca di AD correttamente, e la frustrazione è un sentimento difficile da affrontare, a volte.

 

 

 

Nota: Questo è il settimo di una serie di dieci articoli settimanali per condividere le emozioni con cui mi trovo a che fare con regolarità. La mia speranza è che questi articoli possano dare un po' di conforto agli altri caregiver di Alzheimer. Il mio prossimo articolo sarà: "Riflessioni di un coniuge di Alzheimer ... solitudine e tristezza."

 

 

 


Fonte: Allan S. Vann in Huffington Post (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.