Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuovo integratore per migliorare le prestazioni cognitive degli anziani

In vecchiaia è normale una riduzione delle capacità cerebrali necessarie per pensare, ricordare e imparare. In effetti questo declino cognitivo avviene nella vita della maggior parte degli anziani americani [ndt: e non solo loro].


Sono di fondamentale importanza le terapie per migliorare la salute cognitiva degli anziani e diminuire il calo delle prestazioni mentali che accompagna l'invecchiamento.


Oltre all'attività fisica e all'allenamento cognitivo, tra gli sforzi volti a prevenire o ritardare il declino cognitivo hanno suscitato notevole interesse recentemente i cambiamenti dietetici e gli integratori alimentari.


Ora uno studio della University of South Florida (USF) riferisce che una formula di nutrienti ad alto contenuto di antiossidanti e altri componenti naturali contribuisce ad aumentare la velocità con cui il cervello degli anziani tratta le informazioni.


L'integratore alimentare sviluppato alla USF, contenente estratti di mirtilli e tè verde combinati con vitamina D3 e aminoacidi, tra cui la carnosina, è stato testato dai ricercatori dell'USF in una sperimentazione clinica riguardante 105 adulti sani, da 65 a 85 anni di età.


Lo studio di due mesi ha valutato gli effetti della formula, chiamata NT-020, sulle prestazioni cognitive di questi anziani, che non avevano diagnosi di disturbi della memoria.


Quelli randomizzati sul gruppo di 52 volontari che hanno ricevuto la NT-020 hanno dimostrato un miglioramento nella velocità di elaborazione cognitiva, al contrario dei 53 volontari randomizzati su un placebo. Secondo i ricercatori, una ridotta velocità di elaborazione cognitiva, che può rallentare il pensiero e l'apprendimento, è associata con l'avanzare dell'età.


Lo studio, condotto all'«USF Health Byrd Alzheimer’s Institute», appare nel numero attuale di Rejuvenation Research (Vol. 17 No. 1, 2014). I partecipanti di entrambi i gruppi hanno effettuato una batteria di test sulla memoria prima e dopo gli interventi.


"Dopo due mesi, i risultati dei test mostrano modesti miglioramenti in due misure di velocità di elaborazione cognitiva per coloro che prendevano NT-020 rispetto a quelli trattati con placebo", ha detto Brent Small, PhD, professore della Scuola di Studi sull'Invecchiamento della USF. "La velocità di elaborazione è spesso influenzata precocemente nel corso dell'invecchiamento cognitivo. Avviene spesso che i miglioramenti delle prestazioni nei compiti di elaborazione avvengano in attività cognitive più complesse, come la memoria e la capacità verbale".


I mirtilli, un ingrediente importante nella formula NT-020, sono ricchi di polifenoli, un tipo di antiossidante contenente una sottostruttura polifenolica, un fenolo naturale.


"La base per l'uso di integratori alimentari ricchi di polifenoli, come moderatori del declino cognitivo da età, è l'aumento con l'invecchiamento dello stress ossidativo e dell'infiammazione"
, ha detto uno dei ricercatori principali Paula C. Bickford, PhD, professore nel «Department of Neurosurgery and Brain Repair» al «Morsani College of Medicine» della USF Health, e scienziato ricercatore senior del «James A. Haley Veterans’ Hospital» di Tampa. "I polifenoli non-vitaminici sono i modulatori più ricchi dello stress ossidativo e dell'infiammazione nella nostra dieta. La NT-020 è costituita da polifenoli al 95 per cento".


In diversi studi preclinici, i ricercatori hanno dato NT-020 a ratti di laboratorio invecchiati per vedere se memoria e altre prestazioni cognitive risultassero potenziate, promuovendo la salute dei neuroni durante l'invecchiamento. Tali studi hanno dimostrato che la NT-020 promuove la crescita di cellule staminali nel cervello, produce un effetto di ringiovanimento globale, dà benefici agli animali con ictus simulato, e porta ad una migliore prestazione cognitiva.


I ricercatori progettano studi clinici futuri con periodi di intervento più lunghi, in modo da capire meglio il tempo ottimale di assunzione della formula. I ricercatori hanno ipotizzato che se lo studio avesse incluso partecipanti cognitivamente meno sani, o con deficit di memoria, avrebbero potuto osservare "risultati più robusti".


"In futuro, avere a disposizione marcatori di stress ossidativo e di infiammazione, nonché misurazioni del cervello sul funzionamento, ci può permettere di individuare il modo in cui questo composto, così come gli altri, possono influenzare il funzionamento", hanno concluso.


La formula NT-020 è stata brevettata dalla University of South Florida, in collaborazione con il «James A. Haley Veterans’ Hospital», e concessa in licenza alla Natura Therapeutics, Inc. (di cui la Dr. Bickford è co-fondatrice). Il supplemento è disponibile in commercio con il nome NutraStem®. Lo studio è stato finanziato della University of South Florida Neuroscience Collaborative.

 

 

 

 

 


Fonte: University of South Florida (USF Health).

Riferimenti:  Brent Small, Kerri Rawson, Christina Martin, Sarah Eisel, Cindy D Sanberg, Cathy McEvoy, Paul Sanberg, R. Douglas Shytle, Jun Tan, Paula C Bickford. Nutraceutical Intervention Improves Older Adults’ Cognitive Functioning. Rejuvenation Research, 2013; 131017084344003 DOI: 10.1089/rej.2013.1477

Pubblicato in usf.edu (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.