Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Alzheimer e il conforto della 'Doll Therapy'

Quelli tra noi che sono caregiver di Alzheimer sono abituati a vedere le capacità del nostro caro che svaniscono. Mia madre una volta era una persona molto sociale che voleva sempre rimanere occupata. La cucina era la sua passione, come pure le interminabili partite a carte con la famiglia e gli amici.

Tuttavia, quei giorni sono ormai andati.


Col progredire della malattia, la personalità e le capacità della mamma sono cambiate. Molto di quello che la definiva una persona è semplicemente scomparso. Ora, le mie sorelle e io facciamo fatica a trovare attività per coinvolgerla, qualcosa per dare uno scopo alla sua vita.


Ho letto della terapia con le bambole per quelli con Alzheimer. Quando il compagno di mia mamma è morto di recente, ha lasciato uno spazio vuoto al tavolo da pranzo e un posto vuoto nella vita della mamma. Era questo il momento giusto per provare la doll therapy?


Ho fatto qualche ricerca online con l'idea di introdurre lentamente una bambola realistica nel mondo di una persona con Alzheimer. Alcuni siti suggeriscono di lasciare la bambola in un punto neutro permettendo alla persona di scoprirla da sola, anche se non sono convinta che questo sia sempre necessario. Una volta introdotta, molti malati di Alzheimer - in particolare le donne, ma anche alcuni uomini - potranno trovare piacere nel fare coccole e cullare la bambola e possono anche "adottarla" come propria.


La ricerca aneddotica ha anche dimostrato che la doll therapy a volte può essere calmante per le persone agitate dalla malattia. Tuttavia, ho anche letto che non ogni persona accetta la doll therapy, che è accolta meglio dalle donne (e da alcuni uomini) nelle prime fasi della malattia. Dal momento che la mia mamma è probabilmente nelle ultime fasi, mi chiedevo se potesse legare con una bambola terapeutica. La bambola le darà fastidio? La vedrà come un peso, vanificando l'intero scopo? E' una buona idea?


Non lo sapevo. Quello che sapevo è che mia mamma ha sempre amato i bambini. Con questo in mente, ho ordinato online una bambola di prezzo medio e alcuni accessori. Una settimana dopo, la bambola era arrivata, e ho dovuto ammettere che era carina e da coccolore.


Quando l'ho data alla mamma, ero disinvolta. Farne un caso avrebbe potuto essere opprimente e indurla a respingerla. Tuttavia, fin dal primo minuto che ha visto la bambola, potrei dire che ne era affascinata. Lo sguardo della mamma era di nostalgia e di amore. Con gli occhi bagnati e un sorriso dolce, la mamma mi guardò e disse: "Bene, ne sarò pazza". E' stato un momento di tenerezza.


Da allora, la mamma e la sua bambola sono diventate quasi inseparabili. La bambola non richiede altro che affetto e la mia mamma ne sta dando in abbondanza. La coccola, la bacia e la abbraccia. Piega con attenzione e ri-piega la piccola coperta.Mostra la bambola di visitatori, precisando e chiamandola "la bambina". La mamma e la sua bambola stanno vivendo e amando in questo momento.


La Baby Doll, come la chiamo io, ha rafforzato una cosa che già sapevo, ma che non avevo mai espresso in parole. L'istinto di mostrare affetto è forte. Noi esseri umani abbiamo bisogno di amore e gentilezza e volgiamo darli in cambio. E Baby Doll porta conforto. Conforto per una donna che si sta avvicinando alla fine della vita. Conforto per una persona di Alzheimer che è quasi totalmente dipendente dagli altri che devono provvedere a lei. Conforto a una persona che in fondo è ancora una madre.


Non sono sicura che la mamma si accorga che Baby Doll è davvero una bambola. Gliel'ho spiegato, ma lei mi ignora quando tocco l'argomento. Ha importanza? Qualunque sia quello che mia mamma crede, Baby Doll ha avuto un impatto positivo e ha avuto più successo di quanto avessi mai immaginato. Quando ci penso, la doll therapy ha perfettamente senso.


Dopo tutto, non abbiamo tutti bisogno di una dolce Baby Doll nella nostra vita?

 

 

 

 

 


Pubblicato da Nancy Wurtzel in Huffington Post (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

 

Notizie da non perdere

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.