Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Proteina con comportamento anomalo può fornire indizi per farmaco di Alzheimer

Michele VendruscoloMichele VendruscoloScienziati hanno intravisto le proteine mentre si trasformano in ammassi tipici dell'Alzheimer, un'azione che richiede un millesimo di secondo o meno, fornendo ai ricercatori indizi su un farmaco per colpire il disturbo.

Questa fase, in cui ciuffi di beta amiloide iniziano a formarsi, può essere un punto fondamentale su cui puntare i farmaci di prevenzione, ha detto Michele Vedruscolo (foto), autore dello studio e biofisico dell'Università di Cambridge nel Regno Unito.


La scoperta di oggi, pubblicata sulla rivista Science, potrebbe portare a "una statina per le malattie neurodegenerative", ha detto. Le statine ipocolesterolemizzanti, come il Lipitor della Pfizer Inc., lavorano per prevenire gli attacchi di cuore, che danneggiano il muscolo cardiaco in modo irriparabile, ha detto Vedruscolo. Allo stesso modo, nell'Alzheimer, un farmaco che puntasse alla prevenzione della formazione delle proteine anormali caratteristiche della malattia, può allontanare la morte delle cellule cerebrali e la conseguente perdita di memoria. "E' corretto dire che la prevenzione è la chiave", ha detto Vedruscolo in un'intervista telefonica. "Dopo la malattia ha già esibito i sintomi, è molto, molto più difficile intervenire".


Egli sta lavorando con la Elan Corp. per sviluppare farmaci che possono guidare la proteina a superare la situazione di vulnerabilità descritta nel documento, impedendo la formazione di grumi beta-amiloidi associati alla malattia da quando Alois Alzheimer per primo li descrisse nel 1906. Molti ricercatori teorizzano che la malattia è causata da queste placche. Una volta che si formano i grumi di beta amiloide, favoriscono [la formazione di] altri grumi in un circolo vizioso, quindi è fondamentale prevenire la malattia, ha detto Vedruscolo.

 

Strumenti di imaging nucleare

I ricercatori hanno usato la risonanza magnetica nucleare e la modellazione al computer per vedere come si assemblano le proteine. Molti degli stati intermedi di piegatura durano un millesimo di secondo o meno, ha detto Lewis Kay, uno degli autori dello studio, chimico biofisico alla University of Toronto in Canada. Le proteine sono composte di aminoacidi, come perle di una collana, ha detto Kay. Prima di piegarsi, o di assemblarsi in schemi, ci sono solo perle. Per assicurarsi che le proteine si assemblino correttamente, esistonoe nel corpo alcune molecole guida (chaperoni) che aiutano il processo. Purtroppo con l'invecchiamento i chaperoni chimici diventano meno bravi nel loro lavoro, ha detto Kay. "Se potessi legare un farmaco alle regioni vulnerabili, potrei proteggerlo", ha detto Kay. "Potrei guidare la proteina nel processo di piegatura".


La proteina amiloide può avere anche un ruolo importante nel morbo di Parkinson, secondo il documento. Questa scoperta potrebbe portare a nuove terapie anche lì.

 

'Punto di svolta'

"Questo è potenzialmente un punto di svolta per la scoperta di nuovi farmaci", ha dichiarato Dale Schenk, direttore scientifico della Elan, in una e-mail. "Non vediamo l'ora in futuro di applicare i principi descritti in questo lavoro ad altre proteine".


E' previsto il raddoppio dei casi di demenza nel mondo entro i prossimi 20 anni, fino a un massimo di 65,7 milioni di persone, ha dichiarato l' Organizzazione Mondiale della Sanità l'11 aprile. Più di 5 milioni di americani soffrono di Alzheimer, che è il tipo più comune della demenza, secondo l'Alzheimer's Association.


Vedruscolo sta lavorando con la Elan, nell'ambito della collaborazione della società di Dublino con l'Università di Cambridge. Questa ricerca è stata finanziata dal National Science and Engineering Research Council of Canada e dal Canadian Institutes of Health Research.

 

 

 

 

*************************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

************************
Pubblicato da Elizabeth Lopatto in Bloomberg.com il 19 Aprile 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

Notizie da non perdere

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)