Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuova teoria del comportamento morale spiega i recenti problemi nelle banche

Perché alcune persone si comportano bene moralmente, e altre no?

Sociologi della University of California di Riverside e della California State University di Northridge hanno sviluppato una teoria del sé morale che può contribuire a spiegare le lacune etiche vigenti nei settori bancario, di investimento e di credito ipotecario che hanno quasi rovinato l'economia americana.


Jan E. Stets, UC RiversideMichael J. CarterPer decenni, i sociologi hanno postulato che i comportamenti individuali sono il risultato delle aspettative culturali nella situazione in cui si deve agire. Nello studio, "Una teoria del Sé per la Sociologia della Morale", pubblicato nel numero corrente della rivista American Sociological Review, Jan E. Stets della UC Riverside (foto a sinistra) e Michael J. Carter della CSU Northridge (foto a destra) hanno scoperto che il modo in cui gli individui vedono se stessi in termini morali è anche un motivatore importante del comportamento.


"Gli agenti di borsa, i consulenti di investimento, e gli erogatori di mutui ipotecari che hanno causato la recessione hanno agito come sappiamo, senza vergogna o senso di colpa, forse perché il loro livello di identità morale è fissato a un livello basso, e il comportamento che è risultato dalla loro identità morale normale non è stao contrastato dai loro colleghi", spiega Stets. "A seconda che altri, in una situazione, VERIFICANO o CONFERMANO i significati stabiliti dallo standard della persona espressi nel suo comportamento, la persona continuerà o meno a mantenere questi comportamenti", ha detto sulla teoria dell'identità morale che ha formulato assieme a Carter. "L'identità standard di una persona ne guida il comportamento. Poi la persona vede le reazioni degli altri al proprio comportamento. Se altri hanno una identità morale bassa e non contestano il comportamento illecito che ne consegue, allora la persona continuerà a fare quello che sta facendo. Questo è il modo in cui possono emergere le pratiche immorali".


I sociologi hanno intervistato un gruppo eterogeneo di oltre 350 studenti universitari in uno studio di due fasi che ha misurato l'identità morale degli studenti, la valutazione di situazioni specifiche con una componente morale, e le emozioni morali, come senso di colpa e vergogna. Agli studenti è stato dapprima chiesto come hanno reagito in situazioni specifiche in cui dovevano scegliere se fare una cosa giusta o una sbagliata, ad esempio, copiare le risposte di un altro studente, guidare ubriachi verso casa, prendere un oggetto, fare beneficenza, permettere ad un altro studente di copiare le loro risposte, lasciare che un amico ubriaco guidi per tornare a casa, restituire un oggetto smarrito, o restituire i soldi ad un cassiere.


Tre mesi più tardi, agli intervistati è stato chiesto come valutare ogni scenario in termini morali, e di come pensavano che gli individui si sentissero dopo aver fatto la cosa giusta o quella sbagliata in ogni situazione. Gli studenti si sono giudicati lungo un continuum tra due caratteristiche contraddittorie: onesti / disonesti, si prendono cura / indifferenti, scortesi / gentili, disonesti / corretti, utili / inutili, avari / generosi, compassionevoli / cuore duro, bugiardi / sinceri, non lavoratori / laboriosi, amichevoli / ostili, egoisti / altruisti, e con principi / senza principi. Più gli individui si sono autoconsiderati onesti, premurosi, gentili, leali, disponibili, generosi, compassionevoli, sinceri, laboriosi, gentili, altruisti, e con principi, maggiore è la loro identità morale.


"Dovunque gli individui si trovino su questo continuum, agiscono con l'obiettivo di verificare il significato di chi sono, che viene impostato dal loro standard di identità morale", hanno detto Stets e Carter. "Abbiamo scoperto che gli individui con un alto punteggio di identità morale erano più propensi a comportarsi moralmente, mentre quelli con un basso punteggio di identità morale erano meno propensi a comportarsi moralmente .... I rispondenti che hanno ricevuto un ritorno da altri che non hanno verificato la loro identità morale normale, erano più propensi a segnalare senso di colpa e vergogna di quelli le cui identità sono state verificate".


"L'obiettivo è vivere secondo come uno si vede, e questo appare nel continuum morale da essere molto indifferente e ingiusto a molto attento e corretto", hanno detto i ricercatori. "Quando i significati del proprio comportamento basati sul ritorno da parte degli altri sono in contrasto con i significati del proprio standard di identità, la persona si sente male".


Stets e Carter dicono che sono necessarie ulteriori ricerche per identificare la fonte del significato di identità morale. "L'esposizione a contesti sociali e individui particolari, può favorire una identità morale migliore. Ad esempio, quando i genitori sono coinvolti nella vita dei loro figli, i loro figli sono più propensi a riconoscere i valori morali. Anche le scuole possono sensibilizzare le persone sui significati morali, fornendo un ambiente che promuove la giustizia, la virtù e il volontariato. E pure le tradizioni religiose che promuovono una riflessione sulle questioni morali e promuovono opere di carità, aiutano le persone a riconoscere i significati morali".


"Lo studio del sé morale è opportuno in considerazione delle prassi non regolamentate di agenti di borsa, consulenti di investimento, e erogatori di mutui ipotecari, il cui comportamento ha facilitato la recente recessione negli Stati Uniti", scrivono Stets e Carter. "Il costo delle loro pratiche irresponsabili ha toccato le vite di molte vittime innocenti, come testimoniano la perdita di risparmio previdenziale degli individui, case e posti di lavoro. Il fatto che pochi attori avidi hanno il potenziale di danneggiare la vita di molti (come evidenziato nel caso di Bernie Madoff) porta problemi di corretto / sbagliato, bene / male, giusto / ingiusto e alla sensibilizzazione del pubblico", hanno detto. "Per capire il comportamento illecito di alcuni, abbiamo bisogno di studiare la dimensione morale del sé e ciò che rende alcuni individui più disonesti di altri".

 

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

 

 


Fonte: Materiale della University of California, Riverside, via Newswise. Articolo originale· scritto da Bettye Miller.

Riferimento: JE Stets, MJ Carter. A Theory of the Self for the Sociology of Morality. American Sociological Review, 2012; 77 (1): 120 DOI: 10.1177/0003122411433762.

Pubblicato in ScienceDaily il 16 Febbraio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X.
I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare a informarti. Clicca qui a destra:

Notizie da non perdere

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.