Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuovo indizio su SLA e FTD: proteine ​​difettose rompono il sistema 'frenante' del cervello

I risultati puntano a un farmaco promettente che ripristina l’equilibrio neuronale e può rallentare la progressione della malattia

Control neurons and mis spliced KCNQ2 gene neuronsA sinistra neuroni sani, a destra neuroni con gene KCNQ2 con giuntura errata (Fonte: Joseph et al / NatureNeurosci)

Un nuovo studio della Northwestern University di Evanston (Illinois/USA) su tessuto nervoso di pazienti e su neuroni umani coltivati ​​in laboratorio, ha scoperto che una proteina chiave di malattia, la TDP-43, guida l'iperattività delle cellule nervose nelle malattie neurodegenerative sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e demenza frontotemporale (FTD).


I risultati non solo spiegano un mistero di vecchia data sul perché le cellule nervose si attivano eccessivamente nella SLA e nella FTD, ma evidenziano anche un nuovo farmaco promettente per rallentare o prevenire la progressione della malattia.


La SLA, che attacca i motoneuroni del midollo spinale e provoca debolezza progressiva e atrofia muscolare, colpisce circa 350.000 persone in tutto il mondo. La FTD porta all’atrofia dei lobi frontali e temporali del cervello, che sono noti per controllare la personalità, il comportamento e il linguaggio. Si stima che da 1,2 a 1,8 milioni di persone in tutto il mondo convivano con una qualche forma di FTD.


Sebbene la SLA e la FTD siano piuttosto diverse, una caratteristica coerente ma poco spiegata di entrambe le malattie è l’ipereccitabilità neuronale, in cui i neuroni si attivano troppo e troppo facilmente. Precedenti ricerche avevano scoperto che quasi tutti i casi di SLA e circa la metà dei casi di FTD condividono un problema caratteristico: la proteina TDP-43 si sposta dalla sua posizione normale (il nucleo) al citoplasma, e interrompe la normale funzione cellulare.


Il nuovo studio ha scoperto che quando la TDP-43 non funziona correttamente, interrompe il normale splicing (giuntura) del canale KCNQ2, che può essere considerato un 'freno' che in genere impedisce ai neuroni di attivarsi troppo. Senza questo freno, i neuroni diventano elettricamente iperattivi (ipereccitabilità neuronale). È stato dimostrato che i pazienti affetti da SLA che presentano ipereccitabilità hanno un aumento del rischio di mortalità, sottolineandone il significato clinico.


Gli autori dello studio hanno progettato, sviluppato e testato un farmaco punta-geni che, secondo lo studio, può correggere questo errore nei neuroni umani coltivati ​​in laboratorio, ripristinando l’equilibrio e riducendo l’iperattività. Il farmaco, chiamato oligonucleotide antisenso (ASO), una volta validato e approvato clinicamente, verrebbe somministrato tramite iniezione diretta nel sistema nervoso centrale del paziente, come una epidurale.


"Correggendo l'errore di splicing del KCNQ2 con il farmaco ASO, abbiamo calmato i neuroni iperattivi e il ripristino dell'attività neuronale potrebbe potenzialmente rallentare la progressione della malattia", ha affermato l'autore corrispondente Evangelos Kiskinis, professore associato di neuroscienze e neurologia nella divisione di malattie neuromuscolari della Northwestern University. “Sono entusiasta che abbiamo finalmente risolto un mistero di lunga data sul perché le cellule nervose nella SLA/FTD sono iperattive e stressate anche prima di morire”.


Gli scienziati hanno studiato neuroni di pazienti e altri coltivati ​​in laboratorio, nonché il tessuto cerebrale e del midollo spinale post-mortem della SLA e della FTD. Il difetto che hanno scoperto è specifico degli esseri umani e non si verifica nei modelli di topo o ratto, ha detto Kiskinis. I pazienti nello studio con splicing errato del KCNQ2 più grave avevano un esordio precoce della malattia, ha scoperto lo studio, rendendolo un possibile biomarcatore per la prognosi o la risposta al trattamento, ha detto Kiskinis.


“Il nostro lavoro collega due caratteristiche centrali della malattia – la patologia TDP-43 e l’ipereccitabilità – in un unico percorso meccanicistico”, ha detto Kiskinis. “Indica anche un nuovo entusiasmante obiettivo terapeutico”.


Il team di Kiskinis sta attualmente lavorando per sviluppare un test sui biomarcatori basato sull’identificazione di questo evento KCNQ2 a giuntura errata che potrebbe portare a una diagnosi più precoce. “Siamo entusiasti di portare questo ASO nelle fasi cliniche”, ha affermato Kiskinis.

 

 

 


Fonte: Kristin Samuelson in Northwestern University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: BJ Joseph, [+35], E Kiskinis. TDP-43-dependent mis-splicing of KCNQ2 triggers intrinsic neuronal hyperexcitability in ALS/FTD. Nat Neurosci, 2025, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)