Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Mutazione genetica legata a demenza e SLA scollega l'espressione dei geni

neuroscience brain

uno studio pubblicato su Nature Neuroscience da ricercatori della Yale School of Medicine (YSM) ci dice che può essere il momento di ripensare alcune mutazioni genetiche associate a due devastanti disturbi neurodegenerativi - sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e demenza frontotemporale (FTD). La SLA è una malattia neurologica devastante con una progressiva degenerazione delle cellule nervose nel cervello e nel midollo spinale. In alcuni casi, la SLA può essere accompagnata da FTD, un tipo di demenza che provoca danni ai lobi temporali e frontali del cervello, con cambiamenti di comportamento, personalità e linguaggio.


Sebbene la causa della maggior parte dei casi di SLA e FTD sia ancora sconosciuta, le mutazioni genetiche hanno un ruolo significativo, in particolare nei casi in cui esiste una storia familiare di questi disturbi. La mutazione genetica più comune nelle popolazioni europee e nordamericane con queste condizioni risiede nel gene C9orf72. È interessante che, a differenza della maggior parte delle mutazioni genetiche che causano malattie umane, la mutazione C9orf72 si trova all'interno di quello che viene chiamato 'introne' del gene.


Gli introni sono in genere considerati regioni 'silenti' in gran parte dei geni del nostro DNA. Mentre sia gli introni che le loro controparti note come esoni vengono inizialmente trascritti nell'RNA, gli introni sono successivamente rimossi durante un processo chiamato splicing (giunzione), lasciando solo gli esoni a formare le trascrizioni mature di RNA messaggero (mRNA) che portano le istruzioni per assemblare le proteine. Pertanto, gli introni non dovrebbero partecipare alla produzione di proteine, ma un'eccezione apparente sta nel C9orf72.


All'interno del primo introne di questo gene, una mutazione fa ripetere centinaia di volte una breve sequenza di DNA. Secondo la tipica comprensione degli introni, queste ripetizioni, se trascritte nell'RNA, dovrebbero essere rimosse dallo splicing e non dovrebbero portare alla produzione di proteine. Ma recenti studi hanno dimostrato che queste ripetizioni producono effettivamente proteine tossiche ripetute che possono accumularsi nel cervello e nel midollo spinale, contribuendo potenzialmente alla neurodegenerazione.


"Queste proteine ripetute possono interferire con una vasta gamma di funzioni cellulari", spiega Suzhou Yang, dottorando del programma di neuroscienze interdipartimentali di Yale e primo autore dello studio. "Ma era finora un mistero come una sequenza intronica, che di solito viene tagliata e degradata, può essere tradotta in queste proteine tossiche".


Ma ora Yang e Junjie Guo PhD, professore associato di neuroscienze alla YSM e autore senior dello studio, hanno scoperto un meccanismo cruciale che aiuta a risolvere questo mistero. Il loro studio ha il potenziale per espandere le possibilità terapeutiche per SLA e FTD e fornire approfondimenti su altre malattie associate a mutazioni simili.

 

Lo splicing aberrante trasforma gli introni in esoni

Una grande sfida nel comprendere la biologia della mutazione C9orf72 è la grande carenza di molecole di RNA mutanti nelle cellule dei pazienti, non ce ne sono a sufficienza con cui lavorare. Per superare questa sfida, Yang e Guo hanno sviluppato un nuovo metodo per isolare e caratterizzare queste rare molecole di RNA. Ciò ha permesso loro di scoprire un pezzo importante del puzzle sul perché le ripetizioni non sono rimosse dallo splicing: l'introne in questione diventa effettivamente parte di un esone.


Normalmente, il macchinario di splicing della cellula rimuove con precisione gli introni dall'RNA e rimette insieme gli esoni vicini. Ma in questo caso, la presenza delle sequenze ripetute in qualche modo indirizza erroneamente il macchinario di splicing, causando la ritenzione nell'RNA maturo di una porzione dell'introne, comprese le ripetizioni.


"Parte del motivo per cui ci è voluto così tanto tempo per scoprire ciò, è forse nel nostro modo statico di pensare al genoma e all'espressione genica", afferma Guo. "Ma una volta che abbiamo visto la sequenza dell'RNA, questo processo anormale ci è parso immediatamente evidente".


Hanno scoperto che alcuni fattori di splicing precedentemente noti hanno un ruolo nel modellare motivi aberranti di splicing. Inoltre, collaborando con i loro colleghi dell'IPSC-Neurocore nel dipartimento di neuroscienza di Yale, hanno osservato che diversi tipi di cellule portatrici della stessa mutazione, come i fibroblasti cutanei e i motoneuroni, presentano esiti diversi di splicing. Sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno come le sequenze ripetute causano lo splicing aberrante del C9orf72.


"È molto probabile che ci siano ulteriori regolatori di splicing specifici-per-tipo-di-cellula che determinano i siti di splicing errati", spiega Guo. "Se riusciamo a identificare questi regolatori, potrebbero diventare potenziali obiettivi per manipolare e invertire questi eventi anormali".

 

Espandere possibilità terapeutiche per SLA e FTD

Con circa il 10% dei casi di SLA causati da questa mutazione C9orf72, i risultati di Yang e Guo indicano nuove possibilità di trattamento per SLA e FTD. Precedenti lavori sullo sviluppo terapeutico si sono concentrati sull'eliminazione di RNA con ripetizioni C9orf72 al fine di ridurre la produzione di proteine tossiche e rallentare la neurodegenerazione. Uno svantaggio comune degli approcci attuali, tuttavia, è che hanno difficoltà a distinguere tra l'RNA dannoso con ripetizioni e l'mRNA normale che codifica una proteina importante.


I nuovi risultati indicano un nuovo approccio che punta lo splicing fuorviato o l'RNA aberrante risultante. Come prova del principio, i ricercatori hanno progettato molecole che si legano selettivamente alla giunzione splice aberrante, una sequenza unica presente solo nell'RNA con ripetizioni. Lavorando con collaboratori della Mayo Clinic, i ricercatori hanno scoperto che queste molecole hanno effettivamente ridotto gli RNA ripetuti dannosi e i loro prodotti proteici.


"Dal punto di vista terapeutico, riteniamo che questa sia una strategia ampiamente applicabile per identificare sequenze uniche che potrebbero permetterci di progettare candidati terapeutici per colpire selettivamente l'RNA causa-di-malattia", spiega Guo, che indica un'altra lezione importante dello studio: "Dobbiamo essere cauti nel classificare le mutazioni semplicemente secondo i modelli genici esistenti. Perché si è capito che un introne non sempre rimane un introne".

 

 

 


Fonte: Eva Cornman in Yale University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: S Yang, [+9], JU Guo. Aberrant splicing exonizes C9orf72 repeat expansion in ALS/FTD. Nat Neurosci, 2025, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.