Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Esplorazione endoteliale: identificato nuovo biomarcatore dell'Alzheimer iniziale

Functional pathway analyses of VEC in ADAnalisi del percorso funzionale di VEC nell'Alzheimer.

La neurologa Rawan Tarawneh MD dell'Università del New Mexico ha identificato un biomarcatore unico che potrebbe portare a nuovi test diagnostici per migliorare la rilevazione del morbo di Alzheimer (MA) incipiente, prima che appaiano i sintomi.


In uno studio pubblicato nel 2022 su Annals of Clinical and Translational Neurology, la Tarawneh e i suoi colleghi hanno identificato nel liquido cerebrospinale una nuova proteina che può rilevare in modo affidabile lesioni endoteliali - danni alle cellule che rivestono i capillari del cervello - nel MA. Usando questo biomarcatore, il team di Tarawneh ha scoperto che la lesione endoteliale dà un contributo importante alla compromissione cognitiva, anche nelle fasi pre-sintomatiche della malattia.


I risultati offrono un barlume di speranza a più di sei milioni di americani che hanno il MA, compresi oltre 43.000 over-65 del New Mexico, in quanto potrebbero stimolare ulteriori ricerche per interventi farmaceutici che potenzialmente prevengono i danni all'endotelio cerebrale.


"Tutto ciò è nuovo", ha affermato la Tarawneh, prof.ssa associata del Dipartimento di Neurologia dell'UNM, direttrice della sezione di neurologia cognitiva dell'UNM e della Memory & Aging Clinic. "Le nostre scoperte sul valore della VE-Caderina come marcatore di lesioni endoteliali nei pazienti con MA sono nuove ed entusiasmanti".


Nello studio con 700 partecipanti cognitivamente normali che avevano prove di biomarcatori del MA, ha collaborato ricercatori del Centro Ricerca Alzheimer (ADRC) della Washington University di St. Louis, incluso Carlos Cruchaga PhD, direttore del Genomics Core. I partecipanti allo studio, che sono stati arruolati al centro Alzheimer della WU, avevano tutti avuto esami clinici e cognitivi, scansioni MRI e PET dettagliate e valutazioni dei biomarcatori che includevano la misurazione di un nuovo marcatore di lesioni endoteliali chiamato 'caderina endoteliale vascolare' (VEC).


Nei pazienti di MA il team di ricerca ha scoperto che i livelli di VEC nel liquido cerebrospinale erano più elevati dei controlli anche nelle fasi di MA che precedono l'insorgenza della perdita di memoria. Quando erano combinati con i biomarcatori di MA già assodati, come l'amiloide e la tau, i livelli di VEC nel liquido cerebrospinale hanno migliorato la capacità di questi marcatori di rilevare precocemente la patologia MA.


"Il nostro studio suggerisce che il danno endoteliale ha un ruolo importante molto presto nel corso del MA ed è direttamente legato alla memoria, alle funzioni cognitive e alla plasticità sinaptica", ha affermato la Tarawneh.


In più, i ricercatori hanno scoperto che i livelli di VEC erano correlati agli esiti cognitivi in misura simile all'amiloide e alla tau in questi primi stadi preclinici, anche quando erano adattati ai valori di scansione della malattia dei piccoli vasi.


"Abbiamo scoperto che possiamo misurare in modo affidabile le lesioni endoteliali nel cervello dei pazienti con MA e che la lesione endoteliale è effettivamente correlata agli esiti cognitivi, in misura simile all'amiloide e alla tau. Abbiamo anche identificato diversi percorsi attraverso i quali l'endotelio influenza la memoria e l'apprendimento indipendentemente da amiloide e tau", ha spiegato la Tarawneh. "Quindi, questo dimostra che l'endotelio - il rivestimento dei vasi sanguigni - ha una correlazione diretta con il danno cognitivo".


Per anni, i ricercatori si sono concentrati sui cambiamenti nel tessuto cerebrale osservati al microscopio, che includono la proteina amiloide-beta e un'altra proteina, chiamata tau. L'amiloide-beta è una proteina naturale che, nei pazienti di MA, si raggruppa a livelli anormali formando placche che si raccolgono tra i neuroni e interrompono la funzione cellulare. La tau è una proteina che, nel MA, si stacca dai microtubuli che fungono da supporto strutturale dei neuroni stessi e si incolla ad altre molecole di Tau, formando grovigli densi all'interno del nucleo dei neuroni.


I ricercatori stanno ancora cercando di determinare quale di questi cambiamenti potrebbe causare il MA e quale invece essere il risultato della malattia. Per molto tempo, il danno endoteliale è stato considerato secondario rispetto alla tossicità amiloide e tau. Tuttavia, recenti studi hanno iniziato a far luce sull'importanza dell'endotelio e di altri componenti vascolari nell'innesco della cascata di eventi che portano al MA.


La ricerca suggerisce non solo che i livelli tossici di amiloide e l'accumulo anormale di tau causano lesioni endoteliali, ma che è vero anche il contrario: un aumento dei livelli di amiloide e tau potrebbe essere dovuto a lesioni endoteliali. Come spiega la Tarawneh:

"Ora stiamo vedendo che, forse, il danno endoteliale potrebbe essere l'evento scatenante, e che amiloide e tau vengono dopo. È ipotizzabile che si verifichi una qualche forma di insufficienza microcircolatoria, che inizia nei capillari e danneggia le cellule endoteliali.

“Una volta che è danneggiato, l'endotelio causa l'aggregazione di amiloide e tau. E poi amiloide e tau causano ulteriori danni endoteliali perché sono tossici. È un ciclo vizioso".

[...]

 

 

 


Fonte: University of New Mexico (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: R Tarawneh, ...[+4], C Cruchaga. Vascular endothelial-cadherin as a marker of endothelial injury in preclinical Alzheimer disease. Annals of Clinical and Translational Neurology, 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)