Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Gli antiossidanti flavonoli legati a un declino della memoria più lento

antioxidants

Le persone che mangiano o bevono più cibi con flavonoli antiossidanti, presenti in diversi frutti e verdure, nonché tè e vino, possono avere un tasso più lento di declino della memoria, secondo uno studio pubblicato il 22 novembre 2022 su Neurology®.


"È entusiasmante che il nostro studio mostri che fare scelte alimentari specifiche può portare a un tasso più lento di declino cognitivo", ha affermato il primo autore dello studio Thomas M. Holland MD/MS della Rush University di Chicago. "Qualcosa di semplice come mangiare più frutta e verdura e bere più tè è un modo semplice con cui le persone possono assumere un ruolo attivo nel mantenere la salute del cervello".


I flavonoli sono un tipo di flavonoide, un gruppo di fitochimici presenti nei pigmenti vegetali noti per i loro effetti benefici sulla salute.


Lo studio ha coinvolto 961 persone senza demenza con un'età media di 81 anni, che hanno compilato un questionario ogni anno sulla frequenza con cui mangiavano determinati alimenti. Si sono anche sottoposti a test cognitivi e di memoria annuali che comprendevano il richiamo degli elenchi di parole, il ricordo dei numeri e il metterli nell'ordine corretto.


Hanno dato informazioni anche su altri fattori, come il loro livello di istruzione, quanto tempo hanno trascorso in attività fisiche e quanto tempo hanno trascorso in attività mentalmente coinvolgenti come la lettura e i giochi. Sono stati seguiti per una media di sette anni.


Le persone erano divise in 5 gruppi uguali in base alla quantità di flavonoli assunta nella loro dieta. Mentre la quantità media di apporto di flavonoli negli adulti statunitensi è di circa 16-20 mg al giorno, la popolazione dello studio aveva un apporto dietetico medio di flavonoli totali di circa 10 mg al giorno: il gruppo più basso circa 5 mg e quello più alto 15 mg, che equivale a circa una ciotola di verdure a foglia scura.


Per determinare i tassi di declino cognitivo, i ricercatori hanno usato un punteggio cognitivo globale complessivo riassumendo 19 test cognitivi. Il punteggio medio variava da 0,5 per le persone senza problemi di pensiero a 0,2 per le persone con lieve deterioramento cognitivo a -0,5 per le persone con Alzheimer.


Dopo l'aggiustamento dei dati per altri fattori che potrebbero influire sul tasso di declino della memoria, come l'età, il sesso e il fumo, i ricercatori hanno scoperto che il punteggio cognitivo delle persone che avevano la massima assunzione di flavonoli è diminuito a un tasso più lento di 0,4 unità per decennio, rispetto alle persone con l'assunzione più bassa. Holland ha notato che ciò è probabilmente dovuto alle proprietà antiossidanti e anti-infiammatorie intrinseche dei flavonoli.


Lo studio ha anche suddiviso la classe di flavonoli nei 4 componenti: kaempferolo, quercetina, miricetina e isoramnetina. I cibi che contiribuiscono meglio per ogni categoria erano: cavolo, fagioli, tè, spinaci e broccoli per kaempferolo; pomodori, cavoli, mele e tè per la quercetina; tè, vino, cavolo, arance e pomodori per la miricetina; e pere, olio d'oliva, vino e salsa di pomodoro per la isoramnetina.


Le persone che avevano la massima assunzione di kaempferolo avevano un tasso più lento di 0,4 unità per decennio rispetto a quelli del gruppo più basso. Quelli con la massima assunzione di quercetina avevano un tasso di declino cognitivo di 0,2 unità per decennio rispetto a quelli del gruppo più basso. E le persone con la massima assunzione di miricetina avevano un tasso più lento di 0,3 unità per decennio rispetto a quelli del gruppo più basso. L'isoramnetina dietetica non si è legata alla cognizione globale.


Holland ha osservato che lo studio mostra un'associazione tra maggiori quantità di flavonoli dietetici e rallentamento del declino cognitivo, ma non dimostra che i flavonoli determinano direttamente un tasso più lento di declino cognitivo. Altre limitazioni dello studio sono che il questionario sulla frequenza alimentare, sebbene valido, è stato auto-riferito, quindi le persone potrebbero non aver ricordato accuratamente ciò che avevano mangiato.

 

 

 


Fonte: American Academy of Neurology (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: TM Holland, ...[+8], LL Barnes. Association of Dietary Intake of Flavonols With Changes in Global Cognition and Several Cognitive Abilities. Neurology, 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.