Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


'Non si dovrebbe più usare l'antidepressivo mirtazapina per le persone con demenza'

drugs pills

Un farmaco usato per trattare l'agitazione nelle persone con demenza non è più efficace di un placebo, e potrebbe persino aumentare la mortalità, secondo un nuovo studio.


La ricerca, guidata dall'Università di Plymouth e pubblicata su The Lancet, ha dimostrato che l'antidepressivo mirtazapina (Remeron) non ha offerto alcun miglioramento all'agitazione delle persone con demenza, e forse ha avuto probabilmente più probabilità di essere associato alla mortalità rispetto a nessun intervento.


L'agitazione è un sintomo comune della demenza, caratterizzato da attività verbali, vocali o motorie inappropriate, e spesso comporta aggressività fisica e verbale. La cura non farmacologica centrata sul paziente è il primo intervento che dovrebbe essere offerto ma, quando questo non funziona, i medici possono passare a un'alternativa basata su farmaci.


Gli antipsicotici hanno dimostrato di aumentare i tassi di mortalità in quelli con demenza, insieme ad altri esiti scadenti, e quindi la mirtazapina è prescritta regolarmente. Questo studio, progettato per aumentare la base di evidenze sulla sua efficacia, ha reclutato 204 persone con morbo di Alzheimer (MA) probabile o possibile, da 20 siti nel Regno Unito, allocando la metà alla mirtazapina e metà a un placebo. L'esperimento era in doppio cieco, vale a dire che né i ricercatori né i partecipanti allo studio sapevano cosa stavano prendendo.


I risultati hanno mostrato che dopo 12 settimane nel gruppo di mirtazapina non c'era meno agitazione rispetto al gruppo di controllo. Però c'erano più morti nel gruppo mirtazapina (7) entro la settimana 16 rispetto al gruppo di controllo (solo 1), e l'analisi suggerisce che questo aveva un significato statistico marginale.


Il primo autore, il ricercatore prof. Sube Banerjee, decano esecutivo della Facoltà di Sanità e professore di demenza all'Università di Plymouth, ha spiegato perché i risultati sono stati così sorprendenti, ma importanti:

"La demenza colpisce 46 milioni di persone in tutto il mondo, una cifra che si prevede doppia nei prossimi 20 anni. La scarsa qualità della vita è guidata da problemi come l'agitazione e dobbiamo trovare dei modi per aiutare quelli colpiti. Questo studio mostra che un modo comune di gestire i sintomi non è utile e potrebbe anche essere dannoso. È davvero importante che questi risultati siano presi in considerazione e che la mirtazapina non sia più usata per trattare l'agitazione nelle persone con demenza.

"Questo studio ha aggiunto informazioni importanti alla base di prove, e non vediamo l'ora di indagare su ulteriori trattamenti che possono aiutare a migliorare la qualità della vita delle persone".


Il dott. Richard Oakley, capo della ricerca dell'Alzheimer's Society, ha detto:

"La prescrizione non necessaria di antipsicotici alle persone con demenza è pericolosa e associata a un rischio più elevato di morte, motivo per cui abbiamo fatto molta comunicazione per convincere a ridurne i livelli dalla fine degli anni '90, risparmiando decine di migliaia di vite.

"I trattamenti migliori per l'agitazione non coinvolgono farmaci, e sono adattati alla persona, come le arti e l'artigianato, o il movimento e la musica. Negli ultimi anni gli antidepressivi - come la mirtazapina - sono stati considerati un ripiego se gli approcci non farmacologici non funzionano.

"Anche se è solo un piccolo studio, questi risultati suggeriscono che è necessario ripensare il problema. Non solo il farmaco era inefficace per ridurre l'agitazione, ma si è associato a più morti, suggerendo che la mirtazapina dovrebbe essere evitata nel MA, e si deve fare ricerca per capire i suoi effetti in altri tipi di demenza".

 

 

 


Fonte: Amy King in University of Plymouth (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Sube Banerjee, Juliet High, Susan Stirling, Lee Shepstone, Ann Marie Swart, Tanya Telling, Catherine Henderson, Clive Ballard, Peter Bentham, Alistair Burns, Nicolas Farina, Chris Fox, Paul Francis, Robert Howard, Martin Knapp, Iracema Leroi, Gill Livingston, Ramin Nilforooshan, Shirley Nurock, John O'Brien, Annabel Price, Alan J Thomas, Naji Tabet. Study of mirtazapine for agitated behaviours in dementia (SYMBAD): a randomised, double-blind, placebo-controlled trial. The Lancet, 23 Oct 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.