Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


In alcuni casi di Alzheimer serve cautela per sospendere antipsicotici [studio]

AntipsicoticiUn nuovo studio suggerisce che le persone con Alzheimer che prendono il farmaco antipsicotico Risperidone (Risperdal) per contribuire a contenere agitazione e aggressività, possono sperimentare un ritorno di questi sintomi fastidiosi se si interrompe il trattamento con il farmaco.

Non tutte le persone con Alzheimer diventano agitate e/o aggressive, ma per quelle che lo fanno, questi sintomi rendono difficile ai caregivers la gestione in casa e spesso portano al ricovero in casa di ricovero e ad un aumento del rischio di morte per la malattia.


Allo stato attuale, si suppone che questi farmaci antipsicotici siano presi solo per tre/sei mesi a causa delle preoccupazioni sugli effetti collaterali, che comprendono aumento di peso, tremori e difficoltà di movimento. Negli ultimi anni, la US Food and Drug Administration ha anche fatto mettere un avviso (“black-box”) su questa classe di farmaci avvertendo che le persone con demenza che assumono antipsicotici hanno un rischio maggiore di morire.


"I caregivers devono essere consapevoli dell’aumento della mortalità associata a questi farmaci nelle persone con demenza"
, ha detto l'autore dello studio, il dottore DP Devanand, direttore della divisione di psichiatria geriatrica alla Columbia Psychiatry e al New York State Psychiatric Institute di New York City. Tuttavia, ha aggiunto, "se un paziente sta assumendo un antipsicotico e lo fa stare abbastanza bene, senza effetti collaterali importanti, dovrebbe continuare ad assumerlo”.


Il nuovo studio, che appare sul numero del 18 Ottobre del New England Journal of Medicine, ha cercato di determinare cosa succede quando il farmaco viene interrotto nelle persone con cui vanno bene. L’esperimento è stato sponsorizzato dal National Institutes of Health.


Il personale delle case di riposo ha il compito di fornire chiarimenti scritti, se decide di tenere qualcuno con uno di questi farmaci per più di tre/sei mesi, osserva Devanand. ”Bisogna essere cauti circa la sospensione del farmaco. Se una persona sta bene e non ci sono troppi effetti collaterali, forse dovrebbe continuare per un po' ed essere monitorata attentamente", ha detto.


I ricercatori hanno scoperto che l'interruzione del trattamento ha determinato una ricaduta dei sintomi per coloro che andavano  bene con il farmaco da quattro-otto mesi.


Il nuovo studio comprendeva 180 pazienti con Alzheimer che mostravano segni di agitazione e aggressività. Tutti i pazienti, da otto centri statunitensi, hanno ricevuto il risperidone per 16 settimane nella prima fase dello studio. Dopo di ciò, i 110 pazienti che andavano bene col farmaco sono stati divisi in due gruppi: uno ha continuato con il risperidone, l’altro ha preso un placebo inattivo. Lo studio ha rilevato che coloro che sono stati passati al placebo hanno avuto il ​​doppio di probabilità di ricaduta rispetto ai partecipanti che hanno continuato con il risperidone. Di più, non sono state osservate differenze nel tasso di effetti collaterali e morte tra i partecipanti.


Il Dr. Gary Kennedy, direttore della divisione di psichiatria geriatrica al Montefiore Medical Center di New York, ha detto che non è facile prendere la decisione sul tempo da tenere una persona con Alzheimer su un farmaco antipsicotico. Ma "se una persona risponde al farmaco, ha senso mantenerlo", ha detto Kennedy, che non è coinvolto nello studio. Trattare l’agitazione e l’aggressività nel malato di Alzheimer può fare una grande differenza per il paziente e il caregiver, ha aggiunto. "Questi pazienti possono essere pericolosi e molto difficili da curare", ha osservato Kennedy. "Si tratta di uno studio molto importante".

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Pubblicato da
Denise Mann in Health Day il 18 Ottobre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.