Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'importanza di dieta e stile di vita nell'Alzheimer

L'Alzheimer è una malattia terribile, senza nè cura nè modo accertato di impedirla. Tuttavia i medici, l'Alzheimer's Association e altre organizzazioni suggeriscono che alcune attività e una dieta equilibrata possono prolungare una vita sana e prevenire l'insorgenza precoce della malattia.

Susan Frick, che dirige il gruppo di supporto Without Warning [=senza preavviso] all'Alzheimer's Disease Center della Rush University, ha detto che il centro studia da anni lo stile di vita specifico delle persone con e senza Alzheimer.

Mediterraneo

"Stiamo facendo molte ricerche qui in termini di stile di vita", ha detto. Alcuni degli studi del centro sono i più longevi sull'Alzheimer nel paese. Il centro dispone di circa 3.000 partecipanti che sono stati testati nel corso degli anni e poi donano il cervello per la ricerca dopo la morte. "Sembra che ci siano alcuni modelli nel passato delle persone che possano aiutarli ... a non avere l'Alzheimer", ha detto Frick. "Ma stiamo parlando di ricerche in corso non ancora definite".

  1. Uno di questi schemi è la dieta quotidiana di una persona. L'Alzheimer's Association ha un volantino intitolato "Combustibile buono per il tuo cervello", che elenca i cibi salutari per il cervello. L'associazione cita cibi ricchi di antiossidanti, acidi grassi omega-3, vitamina C e vitamina E come particolarmente favorevoli per le persone con decadimento cognitivo. La Dssa Diane Kerwin, assistente professore di geriatria alla Feinberg School of Medicine della Northwestern University, aggiunge che anche le diete ad alto contenuto di vitamina B e vitamina B-12 sono benefiche per il cervello e potrebbero contribuire a svolgere una funzione preventiva.
    Secondo helpguide.org, un sito web senza fini di lucro per le questioni mediche, e Alzheimer's Weekly, una newsletter gratuita per le persone colpite da Alzheimer, una dieta mediterranea include tutti questi benefici nutrienti. La dieta mediterranea è costituito da cereali integrali, pesce, noci, frutta fresca e verdura. "In ogni caso avrete un vantaggio adottando uno stile di vita più sano e una dieta nella vostra vita", ha detto Kerwin. "Un indice di massa corporea e un peso più alti si correlano con un maggiore rischio di demenza".
  2. La Alzheimer's Association e la Help Guide, inoltre, dichiarano che fare esercizio fisico e restare attivi è importante. Essere fisicamente in forma, secondo l'International Journal of Clinical Practice riduce la probabilità di una persona di sviluppare l'Alzheimer. "Sappiamo che un regolare esercizio fisico può essere quasi immediatamente vantaggioso per la funzione del cervello", ha detto Kerwin. "Inoltre, consente di mantenere un peso corporeo ideale".
  3. Anche i giochi mentali come puzzles, cruciverba e ricerche di parole possono aiutare il cervello di una persona a mantenersi attivo.

Help Guide elenca diverse abitudini che le persone dovrebbero eliminare per ridurre le loro probabilità di avere l'Alzheimer. Due di tali rischi sono il fumo, che può aumentare la probabilità di una persona di contrarre la malattia fino al 79 per cento, e essere obesi.  Anche stress cronico e non dormire a sufficienza possono aumentare la possibilità di ammalarsi, secondo la Help Guide. "Non è mai troppo tardi per iniziare una vita sana", ha detto Kerwin. "Aiuterà a mantenere una buona funzionalità del cervello". Ha detto che quando i suoi pazienti ricevono la prima diagnosi, vengono consigliati di seguire una dieta, come quella mediterranea, e di impegansi in almeno 30 minuti di attività fisica ogni giorno.

Frick ha detto che pur che mantenere uno stile di vita sano sia importante, a volte potrebbe non essere sufficiente. "L'attività fisica ... la nutrizione, l'attività cognitiva, il rimanere socialmente impegnati e con un obiettivo nella vita, sembrano avere tutti effetti positivi nell'invecchiamento. Ma conosco molte persone che, nonostante facciano piuttosto bene tutto questo, finiscono per avere problemi di memoria, quindi non è così semplice".

 


Scritto da Maria Bouselli nel LosAngeles Times il 19 maggio 2011Traduzione di Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)