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Le scansioni cerebrali sono utili contro lo stigma della salute mentale?

Secondo la National Alliance of Mental Illness, oltre il 18% della popolazione adulta negli Stati Uniti, circa 42 milioni di persone, soffre di malattie mentali. Tuttavia, nonostante la prevalenza della malattia mentale negli Stati Uniti, lo stigma abbonda.


Ad esempio, nel corso di un'indagine condotta nel 2004 sui residenti della contea di Tarrant in Texas, più del 40% riteneva che la depressione grave fosse "causata da una mancanza di forza di volontà" e più della metà degli intervistati riteneva che la schizofrenia potesse essere il risultato del modo in cui una persona è stata allevata.


A causa di questo stigma sociale, coloro che sono afflitti da malattie mentali spesso evitano il trattamento; presumono che altri li giudicheranno perché cercano aiuto, o che qualunque cosa li affligga possa essere trattato con un semplice cambiamento di atteggiamento.


È interessante notare che meno della metà di quelli affetti da depressione cerca attivamente un trattamento. Ci sono conseguenze nell'evitare il trattamento: gli adulti americani con gravi malattie mentali di solito muoiono 25 anni prima degli altri (a causa di problemi medici non trattati legati alla loro malattia mentale) e oltre il 90% dei bambini che muoiono per suicidio negli Stati Uniti soffrono anche di un qualche disturbo mentale.


Lo stigma sociale sulla malattia mentale deve cambiare e la tecnologia può aiutare. I medici professionisti possono usare modalità di scansione medica, come la risonanza magnetica (MRI), per misurare e studiare i cambiamenti fisici e chimici che avvengono all'interno del cervello afflitto.


Usando questa tecnologia, la comunità medica può rendere evidente che le malattie mentali sono vere malattie, con sintomi fisici che richiedono un trattamento professionale e non semplicemente un cambiamento nelle emozioni o nell'atteggiamento.

 

Salute mentale contro salute fisica

Ci sono, naturalmente, differenze tra malattie mentali e fisiche, e queste differenze spesso stimolano uno stigma comune riguardo alla malattia mentale. Per esempio, le persone dichiarano che le malattie mentali sono "tutte nella testa di una persona" o "costruite". Per esempio, guarda il diabete: un medico può esaminare il sangue di una persona e determinare concretamente se ha o meno la malattia.


Ma con la malattia mentale, è molto più complicato: le malattie mentali hanno gravità e sintomi, e alcune sono direttamente correlate a cambiamenti fisici o chimici all'interno del corpo, mentre altre hanno solo connessioni fisiche minori e sono influenzate più direttamente da problemi comportamentali. A causa della natura complicata della malattia mentale, è fin troppo facile per le persone assumere che i malati di mente stiano semplicemente inventando i loro disturbi.

 

Il morbo di Alzheimer

Tuttavia, alcune malattie mentali sono, in effetti, direttamente connesse a problemi fisici o sintomi. Ad esempio, quando un individuo soffre di Alzheimer, il cervello inizia lentamente a morire mentre i tessuti e le cellule nervose si deteriorano. Nel corso degli anni, la corteccia cerebrale si restringe in modo sostanziale. Uno studio ha osservato che la contrazione del cervello potrebbe iniziare già 10 anni prima che un paziente inizi a manifestare sintomi, evidenziando come le scansioni mediche potrebbero aiutare a diagnosticare le malattie mentali.


Inoltre, alcuni ricercatori e professionisti del settore medico ritengono che i disturbi bipolari possano essere direttamente correlati alle anomalie metaboliche. Mentre alcune malattie mentali - come i disturbi selezionati della personalità o i problemi legati all'ansia - sono spesso legate a problemi comportamentali, c'è un certo numero di malattie mentali gravi legate direttamente a problemi fisici, cause e sintomi. Pertanto, la malattia mentale dovrebbe essere considerata del tutto genuina e la tecnologia può aiutare a sottolineare questo punto.

 

Scansione cerebrale

La risonanza magnetica e altre tecnologie di imaging cerebrale non dovrebbero essere utilizzate come unico mezzo per diagnosticare un potenziale problema di salute mentale. La risonanza magnetica, ad esempio, può essere usata per diagnosticare potenzialmente un singolo disturbo mentale critico, come il morbo di Alzheimer, ma i pazienti presentano spesso una serie di sintomi e ricevono diagnosi multiple che di solito cambiano nel tempo.


Basarsi su un solo strumento per diagnosticare accuratamente un paziente può essere difficile. Inoltre, la risonanza magnetica non dovrebbe essere vista come una modalità di visualizzazione miracolosa, ma dovrebbe essere vista come uno strumento critico nella lotta contro lo stigma della malattia mentale.


Una scansione MRI, ad esempio, può documentare in modo efficace i potenti cambiamenti fisici che si verificano quando un paziente soffre di una particolare malattia mentale, ritraendo in modo efficace che la malattia mentale è, in realtà, concreta e direttamente correlata ai cambiamenti che avvengono all'interno del corpo.


Con la tecnologia di scansione cerebrale, i professionisti medici possono usare prove scientifiche nella lotta contro lo stigma legato alla malattia mentale. Evidenziando e documentando i cambiamenti fisici che avvengono all'interno del cervello o del corpo dei pazienti, i professionisti del settore medico possono evidenziare che la malattia mentale è interamente genuina e seria, non costituita da disturbi o problemi che possono essere risolti semplicemente 'restando positivi'.

 

 

 


Fonte: Barry Southers MEd, professore associato e direttore del programma MRI nel programma Advanced Medical Imaging Technology dell'Università di Cincinnati.

Pubblicato su Psychology Today (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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