Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come parlare alla persona con demenza?

La chiave, dicono gli esperti, è adattare la tua comunicazione in questi 5 modi.


"Quando comunichiamo con chi ha la demenza, dobbiamo sempre concentrarci sulla persona e incontrarla dov'è", dice Ruth Drew MS/LPC, direttrice dei servizi di informazione e supporto dell'Alzheimer's Association. "Se hanno difficoltà, non proviamo a trascinarli nella nostra realtà. Cerchiamo di comunicare in un modo che abbia senso per loro".


Ciò significa comprendere le difficoltà di memoria e di comunicazione della persona. "Potrebbe avere problemi a decifrare quello che stiamo dicendo", sottolinea la Drew. Un cervello danneggiato può avere problemi ad elaborare il linguaggio; rispondere diventa difficile.


"Le persone di solito hanno difficoltà con le piccole cose nelle prime fasi", osserva. "Ma col tempo, diventa più difficile trovare le parole giuste e poter esprimere un pensiero completo. Potrebbero infilare una parola che non ha senso o potrebbero non essere in grado di terminare la frase".


Questi cambiamenti potrebbero farci sentire come se non potessimo più relazionarci con qualcuno che amiamo, ma "possiamo ancora connetterci e comunicare nel corso della malattia se siamo disposti a cambiare il nostro approccio", dice la Drew. La connessione rimane possibile quando adattiamo la nostra comunicazione in piccoli modi.

 

  1. Connetti a livello degli occhi. Se la persona amata è seduta, mostra il tuo amore e rispetto sedendoti e incontrando il suo sguardo allo stesso livello.
  2. Mantieni semplici le cose. Parlare lentamente e deliberatamente dà alla persona più tempo per elaborare ciò che stai dicendo.
  3. Usa un tono calmo e gentile. Il tuo stato d'animo ha un ruolo più importante nella tua comunicazione ora, quindi fai un respiro profondo e metti da parte le frustrazioni prima di visitare la persona amata. "La persona leggerà il tuo stato d'animo", dice. "Se sei turbato, ansioso e agitato, ciò si capirà dal tuo linguaggio del corpo, il tuo tono di voce, il tuo viso, tutto. La tua ansia può bloccarli".
  4. Non discutere. Può essere allettante correggere gli errori di percezione o memoria della persona, e potresti addirittura arrabbiarti con lei. Questo non aiuterà. "Non ha senso discutere con le persone con demenza, perché stanno giocando con un insieme diverso di regole", spiega la Drew. "Concentrati sulla loro sicurezza, comfort e felicità". Non c'è alcun pericolo reale se credono che sia il 1955 e che sono all'università. Lascia che sia la realtà del momento.
  5. Tollera l'ambiguità. Può essere particolarmente difficile quando i tuoi cari cercano di dirti qualcosa di urgente e le parole non hanno senso. Tuttavia, domande come "Hai dolore?" o "Perché sei arrabbiato?" richiedono di valutare la propria condizione e potrebbero non essere in grado di rispondere.


Ma puoi connetterti senza parole.

"Forse non hai idea di cosa stanno cercando di dirti, ma puoi rispondere all'emozione che stanno esprimendo e aiutarli a sentirsi compresi", dice. "Ad esempio, puoi tenere loro la mano. Se ti prendono la mano, puoi mettere la tua mano su di essa e dire: «Questa è una brutta giornata, non è vero?», e semplicemente restare seduti lì con loro".

 

 

 


Fonte: Jon Spayde in Experience Life (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.