Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Olio di canola (colza) collegato a peggiore memoria e apprendimento nell'Alzheimer

Olio di canola (colza) collegato a peggiore memoria e apprendimento nell'AlzheimerDomenico Praticò MD, Professore nei dipartimenti di farmacologia e microbiologia e direttore del Centro Alzheimer della Temple University.

L'olio di canola (una varante dell'olio i colza) è uno degli oli vegetali più consumati al mondo, ma sorprendentemente si sa poco dei suoi effetti sulla salute.


Ora, un nuovo studio pubblicato online il 7 dicembre sulla rivista Scientific Reports da ricercatori della Temple University associa il consumo nella dieta di olio di canola al peggioramento della memoria, della capacità di apprendimento e all'aumento di peso nei topi modello di morbo di Alzheimer (MA). Lo studio è il primo a suggerire che l'olio di canola è più dannoso che salutare per il cervello.


"L'olio di canola è attraente perché è meno costoso di altri oli vegetali, ed è pubblicizzato come sano", ha spiegato Domenico Praticò MD, Professore di Farmacologia e Microbiologia e Direttore del Centro Alzheimer della Temple, nonché autore senior dello studio. "Pochissimi studi, tuttavia, hanno esaminato tale asserzione, soprattutto in termini di cervello".


Curioso di capire come l'olio di canola influenzi la funzione cerebrale, il dott. Praticò ed Elisabetta Lauretti, studentessa laureata del laboratorio del Dr. Praticò e coautrice del nuovo studio, hanno focalizzato il loro lavoro sull'indebolimento della memoria e sulla formazione di placche amiloidi e grovigli neurofibrillari nel topo modello di MA.


Le placche amiloidi e la tau fosforilata (responsabile della formazione di grovigli neurofibrillari tau) contribuiscono alla disfunzione e alla degenerazione neuronale e alla perdita di memoria nell'MA. Il modello animale è stato progettato per rappresentare l'MA degli esseri umani, passando dalla fase asintomatica della prima fase di vita alla malattia conclamata degli animali anziani.


Il Dott. Praticò e la Lauretti avevano già usato lo stesso modello di topo in un'indagine sull'olio di oliva, i cui risultati sono stati pubblicati all'inizio del 2017. In quello studio, hanno scoperto che i topi con MA nutriti con una dieta arricchita di olio extravergine di oliva avevano livelli ridotti di placche amiloidi e tau fosforilata e sperimentavano miglioramenti della memoria. Per il loro ultimo lavoro, volevano determinare se l'olio di canola è ugualmente benefico per il cervello.


I ricercatori hanno iniziato dividendo i topi in due gruppi a sei mesi di età, prima che gli animali sviluppassero segni di MA. Un gruppo è stato alimentato con una dieta normale, mentre l'altro è stato alimentato con una dieta integrata con l'equivalente di circa due cucchiai di olio di colza al giorno.


I ricercatori hanno poi valutato gli animali a 12 mesi. Una delle prime differenze osservate riguardava il peso corporeo: gli animali della dieta arricchita con olio di canola pesavano significativamente più dei topi della dieta regolare. I test del labirinto, che valutano la memoria di lavoro, la memoria a breve termine e la capacità di apprendimento, hanno scoperto ulteriori differenze. Più significativamente, i topi che avevano consumato olio di canola per un periodo di sei mesi soffrivano di problemi nella memoria di lavoro.


L'esame del tessuto cerebrale dei due gruppi di topi ha rivelato che gli animali trattati con olio di colza avevano livelli notevolmente ridotti di amiloide-beta 1-40 (la forma più solubile delle proteine ​​amiloide-beta). In genere si ritiene che abbia un ruolo benefico nel cervello e agisca da tampone per l'amiloide-beta 1-42, la forma insolubile e più dannosa.


Come risultato della diminuzione dell'amiloide-beta 1-40, gli animali della dieta con olio di canola hanno mostrato una maggiore formazione di placche amiloidi nel cervello, con neuroni inglobati nell'amiloide-beta 1-42. Il danno è stato accompagnato da una significativa diminuzione del numero di contatti tra i neuroni, indicativo di un esteso danno alle sinapsi (le aree in cui i neuroni entrano in contatto tra loro, e che hanno un ruolo centrale nella formazione e nel recupero della memoria).


"L'amiloide-beta 1-40 neutralizza le azioni dell'amiloide 1-42, il che significa che una diminuzione di 1-40, come quella osservata nel nostro studio, lascia la 1-42 senza controllo", ha spiegato il dott. Praticò. "Nel nostro modello, questo cambiamento nel rapporto ha comportato un considerevole danno neuronale, la diminuzione dei contatti neurali e il deterioramento della memoria".


I risultati suggeriscono che il consumo a lungo termine di olio di colza non è benefico per la salute del cervello. "Anche se l'olio di canola è un olio vegetale, dobbiamo stare attenti prima di dire che è sano", ha detto il dott. Praticò. "Sulla base delle prove di questo studio, l'olio di canola non dovrebbe essere considerato equivalente a oli con comprovati benefici per la salute".


Il passo successivo consiste in uno studio di durata più breve per determinare la durata minima dell'esposizione necessaria a produrre cambiamenti osservabili nel rapporto tra amiloide-beta 1-42 e 1-40 nel cervello e modificare le connessioni sinaptiche. Può essere giustificato uno studio più lungo per determinare se l'olio di canola influenza anche la fosforilazione della tau, dal momento che non sono stati osservati effetti sulla tau durante il periodo di esposizione di sei mesi.


"Vogliamo anche sapere se gli effetti negativi dell'olio di canola sono specifici per l'MA"
, ha aggiunto il Dr. Praticò. "C'è la possibilità che il consumo di olio di colza possa influenzare l'esordio e il decorso anche di altre malattie neurodegenerative o altre forme di demenza".

 

 

 


Fonte: Temple University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Elisabetta Lauretti & Domenico Praticò. Effect of canola oil consumption on memory, synapse and neuropathology in the triple transgenic mouse model of Alzheimer’s disease. Scientific Reports 7, Art/No 17134 (2017) doi: 10.1038/s41598-017-17373-3

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)