Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come rallentare la perdita di memoria

La demenza non è una parte normale dell'invecchiamento sano, ma con i numeri spaventosi delle persone interessate, molti associano la vecchiaia all'Alzheimer. Anche se il rischio di sviluppare questa malattia del cervello raddoppia ogni cinque anni oltre i 65, c'è anche una demenza ad insorgenza precoce. Circa mezzo milione di americani sotto i 65 anni hanno una forma di demenza.


Le organizzazioni mediche e sociali lavorano duramente per sensibilizzare l'opinione pubblica sui fattori di rischio e sull'importanza di uno stile di vita sano per prevenire o ritardare il deterioramento del cervello. Però sembra che dobbiamo ancora rompere il codice dell'invecchiamento riuscito del cervello.


Questo era il punto centrale della discussione al recente Summit sull'Invecchiamento Cognitivo in Maryland. Ricercatori provenienti da diverse istituzioni mediche e università si sono riuniti per esaminare i fattori che contribuiscono alla forza della salute del cervello.


Alcuni concetti si sono distinti. Uno di loro è la resilienza cognitiva, che è la capacità del cervello a far fronte. Comprende le strategie che usiamo per riconoscere e adattarci ai cambiamenti e ai disturbi, nonché i meccanismi per far fronte del cervello a livello neurochimico.


Un altro concetto importante è la riserva cognitiva. È la resistenza della mente ai danni cerebrali. In altre parole, è la capacità di mantenere la mente chiara e un funzionamento sano malgrado le possibili patologie del cervello. Come potete vedere, una riserva cognitiva sufficiente fornisce una protezione fondamentale alle nostre facoltà mentali. Una migliore comprensione della scienza che sta dietro di essa potrebbe informare lo sviluppo di strategie atte a aumentare questa riserva, contribuendo all'invecchiamento sano.

 

Mantenere forte la mente e la memoria

La scolarità e lo sviluppo intellettuale sono generalmente accettati come fattori per aumentare la riserva cognitiva. Le persone con un'educazione sostanziale e una capacità intellettuale avanzata vivono più a lungo senza demenza. La cosa interessante è che questa riserva funge da tampone in caso di lesioni. Le persone con più riserva sperimentano meno declino cognitivo, anche con un certo grado di danno cerebrale.


Claudia Kawas, dell'Università della California di Irvine, ha condotto uno studio con partecipanti oltre i 90 anni di età. I risultati hanno dimostrato che la quantità di amiloide nel cervello (la proteina strettamente associata all'Alzheimer), non definisce la scala e la velocità del declino cognitivo nella terza età. L'autopsia ha rivelato che otto dei partecipanti che avevano ottenuto punteggi migliori sui test di memoria avevano molte patologie nel cervello, dalle piccole placche ai grovigli.


Questo è ancora un altro elemento di prova che la salute perfetta del cervello non sempre equivale a una memoria migliore.


Uno studio su 1.200 autopsie cerebrali ha concluso che le patologie del cervello rappresentano solo il 40 per cento dei casi di deterioramento mentale. Ma che dire del restante 60 per cento? E che cosa protegge la nostra funzione cerebrale anche a fronte di un accumulo imminente di amiloide?

 

Il volume maggiore del cervello è la chiave?

Emily Rogalski, della Northwestern University di Chicago, ipotizza che l'atrofia cerebrale possa avere qualcosa a che fare con la resilienza cognitiva e la perdita di memoria correlata all'età. Ha studiato persone di oltre 80 anni con punteggi di memoria episodica compatibili con i punteggi di persone di mezza età. I cortici degli anziani nello studio si sono ridotti della metà del tasso medio degli 80enni.


Un altro studio ha esaminato il cervello di persone over 70 che avevano un rischio elevato di Alzheimer, in virtù dell'accumulo di amiloide nel cervello o per la storia familiare della condizione. I soggetti dello studio erano senza Alzheimer, avevano una funzione cognitiva normale e persino ottenevano risultati migliori sui test di memoria rispetto ai coetanei a basso rischio. Le scansioni del cervello hanno rivelato un volume maggiore in diverse aree del cervello.


Il messaggio che deriva è che un volume maggiore del cervello potrebbe proteggere l'operatività cognitiva sana in queste persone. Ancora un altro motivo per esercitare la nostra mente, insieme al nostro corpo.

 

 

 


Fonte: BelMarra Health (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.