Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il caregiver dell'Alzheimer deve ascoltare prima di tutto i propri bisogni

Che ci crediate o no, sono due i fattori dell'equazione. Come dico spesso ai miei clienti, è necessario prendersi cura di se stessi per primi.

Se siete malati o debilitati, non sarete in grado di assistere o curare la persona amata.

Quando assisto un familiare con i servizi di cure geriatriche o con una sistemazione a lungo termine, mi ritrovo a dire questa frase varie volte. Bisogna ascoltare le proprie esigenze ed essere ben nutriti, non solo nella mente e nel corpo, ma anche nello spirito.

Prendete la storia di Shirley: "Era difficile ricordare quando avevo mangiato l'ultima volta, e l'ultima che avevo fatto il bucato (fino a quando ho esaurito la biancheria intima pulita un paio di volte). Semplicemente non prestavo attenzione alla mia esistenza.
Ignoravo i dolori nella mia parte centrale fino a quando un giorno mi sono piegata dal forte dolore e ho dovuto andare al pronto soccorso. Sono stata ammessa e operata entro poche ore. La diagnosi era tessuto cicatriziale avvolto intorno all'intestino che ha causato una ostruzione.
Il chirurgo che mi ha curato ero lo stesso che si prendeva cura di mia madre. Mi ha rimproverato in modo feroce! E ha anche passato la parola al resto dei medici che si prendevano cura di mia madre, sono venuti tutti nella mia stanza d'ospedale a farmi il loro discorso di 'rimprovero'.
La mamma era in casa di cura in quel momento, ma i compiti di assistenza per me sono aumentati, mentre lei era lì, piuttosto che alleggeriti. La casa di cura mi chiamava chiedendomi quando sarei tornata, in quanto non sapevano cosa fare per mia madre .... ci credete? E' vero!"

Shirley ha sperimentato quello con cui si confrontano così tanti caregivers ogni giorno. Una volta arrivati dentro quelle quattro mura nella stanza d'ospedale o casa di cura, NIENTE conta più, se non la persona amata.

La cosa più difficile che puoi fare è venire via, tornare a casa a prenderti cura di te stessa/o. Come può un caregiver mantenere corpo, mente e spirito ben nutriti? Di seguito alcuni suggerimenti.

  1. Stabilisci un orario di arrivo e partenza. Non cercare di stare lì 24 ore al giorno. Per quanto difficile possa essere, è essenziale essere riposati. Forse pensi di non poter riposare essendo preoccupata della persona cara. Il solo fatto di essere lontano dalla situazione darà alla mente e al corpo la possibilità di decomprimersi, anche solo per poche ore.
  2. Ricordati di mangiare. Prenditi il tempo di andare a mangiare qualcosa dalla mensa o portati qualcosa da casa. Non dipendere dai distributori di merendine o bevande per rifornire il tuo corpo per lo stress dell'assistenza.
  3. Sviluppa un buon rapporto con il personale dell'ospedale o della casa di cura. In questo modo, potrai contare su qualcuno che non solo si occupa della persona cara, ma anche di te.
  4. Chiedi l'aiuto di un professionista quando non ce la fai più o la salute te lo impone. Un gestore di assistenza geriatrica può essere una grande risorsa per la cura del famigliare. Non solo si occupa di asistere la persona cara, ma mantiene una costante informazione sul suo stato di salute.
  5. Informati per capire. Un sacco di stress che sentiamo come caregivers proviene dalla serie ininterrotta di informazioni che ci arriva da molte direzioni diverse. Prendi tutte le informazioni che puoi sulle condizioni della persona ammalata e impara tutto il possibile. Spesso, interrogativi e preoccupazioni possono influenzare la mente e il corpo in tanti modi.

Questi sono alcuni modi semplici di essere ben nutriti, occupandovi della persona amata. Come ha scoperto Shirley, arriva un momento in cui il caregiver stesso diventa bisognoso di assistenza. Ti prego di prenderti cura di te stessa/o, prima di arrivare a questo punto.

 


Shon

Shon Ingram è il consulente principale di Eldercare Life Solutions, società di gestione di assistenza geriatrica specializzata nel trovare le risorse di cui le famiglie hanno bisogno per i familiari anziani. Shon è laureato in amministrazione dei servizi sanitari e ha acquisito un master nella stessa materia. Ha fondato l'azienda dopo aver lavorato come amministratore di ospedali e case di cura in diversi Stati.

Pubblicato su Alzheimer's Reading Room il 10 febbraio 2011

Traduzione di Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo.


Notizie da non perdere

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.