Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


E' ancora una persona. L'impatto della demenza sulla qualità della vita

Ognuno di noi ha un insieme unico di circostanze che determinano la qualità della sua vita (QOL). Questo può includere fattori ambientali, salute e benessere, status socio-economico e altro. Per i più di cinque milioni di americani che vivono con una demenza, la QOL è influenzata da una serie completamente diversa di circostanze.


C'è tuttora uno stigma associato alla parola 'demenza'. Questo marchio di infamia è radicato nella percezione che la demenza porta necessariamente ad una scarsa qualità di vita. Di conseguenza, alcune persone che potrebbero essere interessate da una demenza, o i loro parenti, possono evitare di cercare cure mediche per paura della diagnosi.


Fortunatamente, migliorando la comprensione da parte della comunità di cura del modo in cui la condizione impatta la QOL, sono possibili importanti progressi nel modo in cui l'assistenza può migliorare la QOL per le persone affette da demenza, i loro parenti e i caregiver.


Con questo in mente, ci sono due importanti raccomandazioni per i caregiver e per la famiglia, per contribuire a migliorare la qualità della vita dei propri cari che vivono con demenza.

  1. Trattare le persone che vivono con demenza proprio come sono: persone. Molti che vivono con sintomi lievi o moderati di demenza hanno ancora la consapevolezza di se stessi come individuo completo con una spiccata personalità, senso conservato di sé e dignità, senso di scopo, desiderio di contribuire e di soddisfare le esigenze, di formare e sviluppare relazioni sociali. A tal fine, trattando coloro che hanno una demenza come persone, le si aiuta a riaffermare il loro senso di individualità. Comprendendo le loro esigenze specifiche, possiamo garantire alle persone con demenza il giusto livello di cura.
  2. Sforzarsi di supportare un livello adeguato di autonomia. Le diverse fasi della demenza possono essere descritte come un 'continuum di cambiamento' attraverso il quale l'autonomia delle persone affette da demenza può essere supportata in modo diverso, ai diversi livelli. L'autonomia è definita come un comportamento che è regolato dal singolo e quindi coerente con i suoi valori e interessi. Questa autonomia può portare a:
    • più apprendimento creativo e impegno;
    • maggiore energia e vitalità;
    • meno stress;
    • maggiore benessere;
    • migliori relazioni.

Questi sono tutti fattori che possono migliorare la qualità della vita per chi vive con una demenza. E' importante che caregiver e famiglia valutino e supportino l'autonomia dell'individuo, e per fortuna ci sono nuove tecnologie che possono aiutare.


La nostra organizzazione si sforza di creare ambienti di vita per anziani in grado di supportare le persone affette da demenza, così come gli altri anziani, perché possano avere una vita più autonoma e appagante possibile, il più a lungo possibile. Migliorando la qualità di vita delle persone con demenza possiamo contribuire a ridurre lo stigma e migliorare la qualità complessiva dell'assistenza.

 

 

 


Fonte: Thomas Jelley in SodexoInsights.com (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

I tuoi ricordi sono governati da timer nascosti nel tuo cervello

10.12.2025 | Ricerche

Uno dei compiti più essenziali del cervello è decidere quali esperienze immagazzinare co...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)