Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La prossima volta che incroci un estraneo con demenza ...

L'ho notata nello spogliatoio femminile del centro YMCA. La sua andatura, l'aiutante al suo fianco, e la difficoltà a seguire le indicazioni e a capire come sedersi, mi hanno messo sull'allerta.


"Probabilmente ha la demenza".


Mentre stavo prendendo l'uscita, ho sentito l'assistente che le chiedeva di aspettare, proprio sullo sgabello vicino alle docce.


Mi sono fermata e ho aspettato alcuni secondi. Sapevo che c'era un possibile pericolo. E a conferma, ho notato che cominciava ad alzarsi.


Mi sono avvicinata come per caso e mi sono presentata. Sembrava già stanca dei pochi secondi in cui era stata in piedi.


L'aiutante era andata in bagno. Ho chiesto se per caso voleva sedersi. Ha detto sì, e ho guidato lo sgabello giusto sotto di lei. Si è seduta, e ho messo un ginocchio a terra al suo fianco. Ho scoperto che aveva 80 anni e "viveva a casa con Ann, a causa dell'Alzheimer".


Ha detto di non essere in grado di vedere, e che la spalla sinistra era stata operata e le faceva molto male. Ha poi continuato con altri disturbi; anche l'altra spalla le faceva male, e il ginocchio destro che le era stato sostituito, e i tre interventi chirurgici alla schiena. Mi ha chiesto da dove veniva il mio accento, poi mi ha raccontato la sua storia, era arrivata dalla Germania quando aveva 24 anni.


Ora, immaginate se non mi fossi fermata, e lei avesse dovuto restare in piedi per quella che sarebbe sembrata un'eternità. Immaginate la stanchezza che avrebbe preso il sopravvento su di lei, e cercando di sedersi, avrebbe mancato la sedia, e sarebbe caduta sulle piastrelle dure. Avrebbe rischiato un'altra frattura, o come minimo un grande livido doloroso.


Quell'episodio mi ha fatto pensare a quanto sarebbe diversa la vita delle persone con demenza e di chi si occupa di loro, se gli estranei intorno a loro le tenessero d'occhio, e dessero una mano in caso di necessità.


Naturalmente il primo passo è informare il pubblico in generale sulla demenza. Possiamo aiutare solo se riconosciamo la demenza quando la vediamo. La demenza non è solo dimenticare le cose; può influenzare la capacità di funzionare in una miriade di altri modi.

  1. Difficoltà ad iniziare e sequenziare le attività.
    Questo include le attività quotidiane. La mia amica incontrata al YMCA aveva bisogno di un suggerimento dalla sua aiutante per iniziare a spogliarsi e proseguire ad ogni passo.

  2. Difficoltà con il movimento.
    La demenza può rendere il corpo lento o rigido. Può interessare solo una parte, o un arto. Nella situazione qui sopra, la donna strascicava i piedi, e il suo corpo era rigido su un lato. Le persone con demenza possono avere un rischio alto di cadute.

  3. Difficoltà visive.
    La demenza può rendere difficile individuare oggetti in ambiente disordinati. O può creare illusioni visive, per esempio vedere animali nello schema di un pavimento pieno di cose. La mia amica aveva problemi a trovare il suo corpo in relazione allo sgabello.

  4. Problemi di linguaggio.
    La demenza spesso colpisce il linguaggio. Forse la persona sa quello che vuole dire, ma le parole non escono correttamente, oppure non riesce a seguire una conversazione per lei troppo veloce.

  5. Comportamenti insoliti
    La demenza può indurre una persona a vagare e perdersi. Può farla vedere o sentire cose che non ci sono. Può provocare comportamenti socialmente inappropriati.


Questi sono solo alcuni esempi dei tanti modi in cui la demenza può manifestarsi a occhi e orecchie esperte. Se sospetti che qualcuno vicino a te sia in difficoltà o a rischio di non essere al sicuro a causa di possibile demenza, non esitare ad offrire il tuo sostegno, in modo però da non far vergognare la persona.


Dopo tutto, la demenza è come qualsiasi altra disabilità. Non toglie umanità alla persona. Potresti diventare parte del più ampio movimento di amici della demenza e di comunità amichevoli con la demenza: 10 milioni di persone con demenza e 16 milioni di familiari potrebbero beneficiare del tuo aiuto [dati USA].

 

 

 


Fonte: Marguerite Manteau-Rao in Huffington Post (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)