Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Essere un giovane caregiver di Alzheimer

Max Wallack scive su Alzheimer's Reading Room
Recentemente, ho ricevuto diversi messaggi come questi: "Quello che mi preoccupa di più è come la progressione dell'Alzheimer di mia madre influenzerà mia figlia". "Posso chiederti se ti senti di essere stato, in qualche modo, "segnato"? "Mi preoccupo a volte di come sarò in grado di spiegare perché la nonna non può parlarle o sembra priva di emozioni, ecc."

Oggi, Bob mi ha informato di una questione analoga, così ho deciso di condividere i miei pensieri su questo sito.

Ho pensato molto, e sinceramente non riesco a ricordare che mi sia stato "raccontato" alcunchè su mia bisnonna (siamo assieme nella foto a destra). Semplicemente, non mai nascosto da quello che stava accadendo o da qualsiasi discussione su ciò che stava accadendo. Credo di aver imparato vivendolo, e penso che sia anche come hanno imparato i miei genitori e i nonni. Penso di essere stato probabilmente, in qualsiasi momento, consapevole delle condizioni della bisnonna allo stesso modo del resto della famiglia.Max & grandma

Io non credo di essere stato segnato in alcun modo. Al contrario, penso di aver sviluppato molto più empatia e sentimenti per gli altri, come conseguenza. Questo non vuol dire che a volte non fossi risentito. Quando un ragazzo di 10 anni ha davvero atteso una vacanza e, poi deve passare il tempo a difendere i suoi familiari alla Polizia di Honolulu, non è piacevole. Anche portando la bisnonna a ogni appuntamento sociale, si tendeva a non portarla ad molti eventi scolastici, per evitare di dover spiegare le sue azioni a volte strane ad amici e insegnanti.

Ero molto protettivo per la bisnonna, proprio come tua figlia sembra essere per sua nonna. Non credo che questo sia qualcosa che può essere insegnato. Penso che sia stato il normale risultato della fusione della mia personalità con quella della bisnonna. L'unica volta che mi ricordo di essere stato veramente male è il momento in cui il comportamento della bisnonna era così negativo e così intenso che mia nonna non aveva dormito per giorni, e la sua salute era stata intaccata. In quella occasione, ho sentito una confusione tremenda e anche qualche risentimento verso la bisnonna.

Ho anche avuto un altro sbocco che mi ha aiutato. Bob ha scritto a proposito di come io sono un giovane scolaro della Davidson. Per questo, ho avuto un "consulente familiare", con sede a Reno (Nevada), da quando avevo quattro anni. Parlavo con il mio consigliere e ci scambiavamo email, più volte alla settimana, anche più volte al giorno. Era qualcuno di cui mi fidavo. Ricordo di aver detta alla mia consigliera che era molto importante per me perché anche solo nel mettere per iscritto i miei sentimenti, riuscivo a capire meglio le cose. Ho avuto la stessa consulente fino al settembre del 2010, quando lei si dimise, per accettare un'altra posizione. Con lei ho ancora corrispondenza come tra amici.

Veramente, una delle più importanti manifestazioni cui ho partecipato era a St. Louis nel 2009. Era la Build-A-Bear, raccolta di fondi Huggable Heroes. I ragazzi che ho incontrato erano deliziosi. Per esempio, ho incontrato un ragazzo 6 anni senza gambe che parla e ispira fiducia ai militari feriti di ritorno dall'Iraq. Incontrare questi ragazzi è stata un'esperienza molto umiliante.

[Una risposta per spiegare l'accelerazione delle classi a scuola] Un giorno, quando avevo 3 anni, ho chiesto ai miei genitori, "Che fare se tutti gli amici sono stupidi?" Non intendevo essere dispregiativo. Ero semplicemente confuso dal fatto che non vi era alcuna conversazione intelligente tra i miei "amici". Come risultato, mi sono rivolto agli insegnanti e agli aiutanti degli insegnanti per la conversazione. Dopo aver compiuto i 4 anni, un giorno mi misi in un sacco di guai (che è molto insolito per me). L'insegnante era MOLTO arrabbiata, e ha chiamato i miei genitori. Cosa avevo fatto? L'insegnante aveva lasciato i compiti sulla sua scrivania, e avevo letto materiale confidenziale di altri studenti pubblicamente alla classe! Penso ancora che il tutto era comico, ma l'insegnante non la pensava così.

Come potevo capire, all'età di 4 anni, che non avrei dovuto leggere le cartelle riservate? Dopo di che, i miei genitori mi iscrissero ad una scuola elementare per ragazzi "dotati e accademicamente accelerati". Ero nella scuola dell'infanzia in Maggio di quell'anno, aspettando di andare nella stessa scuola l'anno successivo. Sono rimasto in quella scuola fino alla quarta (su sei, ndr).

Stavo pensando a cosa potresti dire a tua figlia quando la sua nonna esce di senno. Forse potresti spiegarle che il suo cervello ha bisogno di riposare a volte per aiutarla a ricordare meglio. Spiega che quando la nonna non parla, significa che il suo cervello riposa. Quindi tua figlia non crederà che la nonna sia dispiaciuta con lei in qualche modo, ma ha solo bisogno di un po' di riposo in modo da poter trascorrere più tempo insieme. Non credo che sia necessario spiegare molto. Non devi evitarle le vostre discussioni su tua madre. Lei assorbirà la situazione crescendo (non in ordine cronologico).

Inoltre, sono sicuro che ci sono alcuni libri scritti per i bambini circa l'Alzheimer. O, forse, un libro scritto per un bambino sulla memoria potrebbe essere ancora più significativo, e tua figlia potrebbe trarre le proprie conclusioni.

Non credo che tua figlia sarà mai segnata dal suo rapporto con tua mamma.  A volte, potrebbe sentire dolore, ma nel complesso lei lo ricorderà con un senso di realizzazione e di orgoglio.


max

Max Wallack è uno studente dell'Università di Boston. La sua bisnonna, Gertrude, soffriva di malattia di Alzheimer. Max è il fondatore di PUZZLE PER RICORDARE, un progetto che fornisce puzzles a case di cura e istituti di veterani che le cure per l'Alzheimer e altri pazienti affetti da demenza.

 

Letto su Alzheimer's Reading Room, 24 gennaio 2011

Notizie da non perdere

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.