Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Volontari per aiutare le vittime dell'Alzheimer a mantenere l'identità

Nel 1974, la parola "Alzheimer" era sconosciuta nella nostra famiglia come nessun'altra parola del dizionario. Perciò quando mia nonna, Wilma Sparks, ha avuto questa diagnosi, non sapevamo cosa fare.

Il medico ha detto a lei e al nonno che lei aveva una malattia che avrebbe reso difficile ricordare le cose e le ha dato poche più informazioni, se non che sembra essere un processo lento.


Per il primo anno più o meno abbiamo pensato che avremmo potuto aiutare la nonna a ricordare. L'abbiamo incoraggiata a scrivere le cose o le ricordavamo delle cose e lei rideva e diceva: "Oh, sì, è vero". Il nonno si irritava per la sua perdita di memoria e diceva: "Ora Wilma, sai che ...". L'agitazione nella sua voce corrispondeva sempre a una risatina della nonna e alla sua risposta: "Oh, sì, è vero". Aveva un modo di sdramatizzare le cose con la sua risatina, e sembrava metterci a nostro agio all'inizio. "Siamo in grado di gestirlo", pensavamo, e lo abbiamo fatto per un po'.


Prima di aver capito davvero, o perfino saputo come si pronuncia Alzheimer, abbiamo pensato che la nonna fosse semplicemente la nonna, e a volte lei era abbastanza divertente. Come quella volta che erano andati a trovare i miei genitori, e papà con il nonno stavano sostituendo tutti i tubi corrosi sotto il lavello della cucina. Il nonno era andato al negozio di ferramenta per qualcosa e papà giaceva sotto il lavandino avendo appena tolto tutte le tubazioni. La nonna passava di là e ha deciso di lavarsi le mani. Mancando i tubi, la testa di mio padre, sotto il lavello, era l'unica cosa che poteva raccogliere l'acqua. Ancora adesso ne ridiamo.


Poi, col passare del tempo e l'avanzamento della malattia, la nonna ha perso la sua risatina e le sue azioni erano difficili da ignorare. Causavano grande sofferenza sia a lei che a tutti noi. Un episodio particolare è successo quando eravamo tutti a casa dei miei genitori a Natale. Ci ha fatto capire che questa malattia era più grande di come chiunque di noi potessimo affrontare. Ci eravamo scambiati i doni sotto l'albero la notte di Natale, avevamo giocato fino a tardi, e eravamo appena andati tutti a letto quando un forte rumore è venuto dalla cucina. Nel momento in cui sono arrivato, la mamma e il nonno erano in piedi sulla soglia della cucina a guardare una nonna molto frustrata che stava lavorando febbrilmente per rimuovere tutto dai mobili della mamma.

"Madre qual è il problema?" chiese mia madre con voce un po' incredula. "Che cosa vuoi dire con 'qual è il problema?' " rispose la nonna. "Qualcuno ha cambiato tutta la mia cucina, e, Bill Sparks, tu sai chi l'ha fatto!". La nonna parlava col nonno agitando una scatola di qualcosa verso di lui. Credo che sia stato proprio in quel momento che mia madre ha capito di non poter ignorare le cose con una risata o provare a fare ricordare la nonna. "Mamma, lascia che ti aiuti e rimetteremo tutto com'era prima". Con questo, io e il nonno siamo tornati a letto, e la mamma ha aiutato la nonna a riorganizzare la "sua" cucina, proprio come lei voleva.


Abbiamo vissuto con questa malattia per molti anni ancora prima che la nonna passasse pacificamente da questo mondo di angosce alla gloria del Cielo. E' una grande gioia e onore lavorare con gli ospiti con Alzheimer tutti i giorni e quello che imparo tutti i giorni è che hanno molto di più da dare a me che non quello che io posso dare a loro, ha detto Howard Gruetzner nel suo libro “Alzheimer's: A Caregiver's Guide and Sourcebook". "Mentre lottano per adattarsi, le persone con Alzheimer tentano di trattenere ciò che li rende unici e vitali. Siamo chiamati quindi a trattarli come individui che sono ancora completamente investiti di tutti i diritti della personalità, anche se potrebbero non essere più in grado di esercitarli. Dobbiamo rispondere alle loro esigenze di personalità che si innalza sopra le nostre preoccupazioni di quanto ancora possono ricordare o fare".


Questo è il mese della consapevolezza dell'Alzheimer, ma non c'è uno di noi che non sia a conoscenza dell'Alzheimer ogni giorno. Personalmente o tramite amici, conosciamo tutti qualcuno con l'Alzheimer.


"Cosa posso fare?" Beh, contatta l'Associazione Alzheimer locale o una casa di cura con reparto Alzheimer [o un Centro Sollievo della ULSS8] e fai del volontariato! Potresti esser proprio quello che aiuta qualcuno ad aggrapparsi alla sua personalità.

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Jeff Messer  Jeff MesserScritto da Jeff Messer, cappellano della Bivins Foundation.

Pubblicato in Amarillo.com il 21 Setembre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)