Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


I nuovi parametri DSM-5 faranno finire lo stigma della 'Demenza'?

Se un giorno mi verrà diagnosticato l'Alzheimer o un altro tipo di demenza, io non voglio sentir dire che sono "demente", o che ho la "demenza".

Demenza è una parola pesante, che porta con sé un bagaglio di centinaia di anni di associazioni grezze e di incomprensione della realtà della persona che vive con la malattia.


Una ricerca su Google della parola "demenza" porta diritti alla sua radice latina: in origine significa "pazzia", dal de- "=senza" + ment, la radice della "mente" umana. Quindi "demente" è sinonimo di "pazzo", "folle", "alienato", "lunatico". Si stima che 5.4 milioni di americani vivono attualmente con la demenza di Alzheimer, un sacco di gente ingiustamente considerata pazza ... Dal chiamare quelle persone folli, a trattarle come tali, c'è solo una linea sottile che viene facilmente attraversata, sia a casa che nelle istituzioni.


I recenti tentativi di definire questa condizione in modo più gentile e accurato non hanno avuto successo. "Cura della memoria," il modo attuale più politicamente corretto di riferirsi alla cura della demenza, non riesce a cogliere l'intera gamma dei deficit cognitivi associati alla demenza: deficit nelle aree di attenzione, pianificazione, processo decisionale, linguaggio, costruzione e percezione visiva, cognizione sociale, apprendimento e sì, anche la memoria. Inoltre, per alcune forme di demenza (vascolare, frontotemporale, corpi di Lewy, ecc.) la perdita di memoria non è nemmeno la caratteristica principale.


2012-04-04-DSC02645.jpgLa speranza è all'orizzonte, grazie al lavoro della task force DSM-5, un gruppo selezionato di esperti di salute mentale responsabili dell'aggiornamento del manuale DSM. Il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM) è il manuale di riferimento utilizzato dai professionisti medici e della salute mentale, per diagnosticare l'Alzheimer e gli altri tipi di demenza. Le modifiche proposte comprendono la sostituzione del nome "demenza" a favore del nuovo termine "disordine neurocognitivo grave" (MNCD).


Insieme al nuovo nome arriverà una logica più valida dei criteri utilizzati per fare la diagnosi. La task force DSM-5 ha detto: "Questa riformulazione si concentra sul declino (piuttosto che sul deficit, coerentemente con il requisito della definizione di base di un disordine acquisito) da un precedente livello di prestazioni. I criteri precedenti della demenza utilizzavano il morbo di Alzheimer come prototipo e quindi richiedevano il deterioramento della memoria come criterio per tutte le demenze. C'è un crescente riconoscimento che, nei disturbi neurocognitivi (come declino cognitivo correlato all'HIV, malattie cerebrovascolari, degenerazione frontotemporale, trauma cranico, ecc.), altri settori come il linguaggio o le funzioni esecutive possono essere compromessi prima, o esclusivamente, in relazione alla parte del cervello colpita e alla storia naturale della malattia. La nuova definizione, in linea con le modifiche complessive del DSM, si concentra prima sulle prestazioni piuttosto che sulla disabilità."


Mi piace. Immagina di essere nello studio del neurologo ora, e il dottore ti fà una diagnosi di un grave disturbo neurocognitivo. L'impatto sarà comunque difficile, ma non così brutto come essere colpito dalla parola D. Trovo incoraggiante che i professionisti medici finalmente riconoscano la connotazione peggiorativa o stigmatizzante della parola "demenza". La pubblicazione del DSM-5 è prevista in Maggio 2013.


La transizione verso il nuovo manuale richiederà del tempo, nel frattempo si può solo sperare che la nuova definizione della demenza come MNCD sarà presto abbracciata da influenzatori chiave del sistema sanitario: compagnie assicurative, ospedali, geriatri, psichiatri, neurologi, medici di assistenza primaria, infermieri e assistenti sociali. Sarà inoltre compito dei media trasmettere la nuova formulazione e spiegare il suo significato al pubblico dei profani, in particolare ai membri della famiglia.


Una sola parola può andare lontano per rimuovere parte della paura che permea il mondo della cura della demenza a casa. La salute mentale di quelli che hanno la diagnosi dipende da essa. Tra 10 - 20 anni, ci guarderemo indietro e considereremo la definizione "demenza" come uno dei nostri più grandi atti di insidiosa crudeltà.

 

 

 

************************
Marguerite Manteau-RaoPubblicato da Marguerite Manteau-Rao in The HuffingtonPost 5 Aprile 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria:
Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota
: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.
 


Notizie da non perdere

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)