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Wegovy e Ozempic: nuovo farmaco per dimagrire potrebbe anche trattare la demenza?

Wegovy and Ozempic by Marie Odgaard EPA

Oltre 55 milioni di persone in tutto il mondo hanno la demenza. Questa condizione che ruba la mente ha un impatto enorme sulla società e sull'economia, quindi gli scienziati stanno lavorando duramente per trovare dei modi per trattarla o prevenirla. Uno dei percorsi esplorati è la nuova pillola per perdere peso, Wegovy.


Sebbene l'età sia di gran lunga il più grande fattore di rischio per la demenza, anche l'obesità e il diabete di tipo 2 sono fattori importanti dello sviluppo della condizione. È qui che entrano in scena Wegovy e il suo farmaco gemello, Ozempic. Wegovy e Ozempic, un farmaco per trattare il diabete di tipo 2, entrambi contengono la stessa sostanza attiva chiamata semaglutide.


Il semaglutide imita l'azione di un ormone, GLP-1, che di norma viene rilasciato dall'intestino dopo un pasto. L'ormone si aggrappa ai recettori nel pancreas che stimolano il rilascio di insulina, che aiuta a ridurre i livelli di zucchero nel sangue. Tuttavia, questi recettori si trovano anche nei 'centri di ricompensa' del cervello, comprese le aree che controllano il mangiare.


Dato che il semaglutide è in grado di attraversare la barriera emato-encefalica (lo strato protettivo intorno al cervello), è probabile che modifichi direttamente l'attività cerebrale per far sentire le persone meno affamate.


Uno studio danese che ha seguito le persone con diabete di tipo 2 per 5 anni ha trovato che quelle sul semaglutide o liraglutide (un altro farmaco per il diabete) avevano una minore incidenza di demenza. Il diabete di tipo 2 è associato più alla demenza vascolare che al morbo di Alzheimer (MA), la forma più comune di demenza, quindi solo alcune forme di demenza potrebbero essere ridotte dal semaglutide.


Tuttavia, due studi clinici che sono iniziati nel 2021 stanno testando se dosi orali giornaliere di semaglutide rallenteranno il progresso della malattia nelle persone nelle prime fasi del MA. Poiché ci vuole molto tempo per sviluppare la malattia, si prevede che gli studi saranno completati nel 2026.


Si pensa che il MA abbia origine in regioni specifiche della corteccia cerebrale, la regione responsabile dei ricordi e della navigazione spaziale. Ma i recettori del GLP-1 non sono stati rilevati nella corteccia, rendendo improbabile che il semaglutide attivi direttamente le reti di memoria. Quindi, come potrebbe il farmaco trattare la malattia?


Il cervello dei pazienti con MA accumula placche appiccicose di amiloide-beta all'esterno delle cellule cerebrali, e ciuffi di proteine tau al loro interno. Si pensa che questi accumuli interrompano la cognizione. È in corso uno studio clinico qui all'Università di Oxford che esaminerà specificamente i livelli di tau nelle persone che hanno alti livelli di amiloide-beta ma non hanno (ancora) sviluppato la demenza. Si spera che il semaglutide ridurrà i livelli corticali di tau, riducendo i tassi di declino cognitivo.


I farmaci recentemente approvati negli Stati Uniti per trattare il MA puntano le placche di amiloide-beta del MA. Ma questi farmaci si sono dimostrati controversi, con pazienti che richiedono infusioni di un'ora ogni due o quattro settimane. Questi farmaci probabilmente puntano l'amiloide-beta anche attorno ai vasi sanguigni, con effetti collaterali potenzialmente letali come i sanguinamenti nel cervello. Sono quindi auspicabili strategie alternative, ed è qui che entra in ballo il semaglutide.

 

Infiammazione

Il legame chiave tra semaglutide e riduzione del MA potrebbe essere la neuroinfiammazione, uno stato in cui il cervello resta infiammato cronicamente. La neuroinfiammazione danneggia la barriera emato-encefalica, che è rotta sia nel MA che nella demenza vascolare.


Lo studio di Oxford sulla tau sta anche esaminando come il semaglutide influisce sulla neuroinfiammazione (ci sono suggerimenti che il farmaco sia antinfiammatorio nelle persone con obesità). Esso riduce anche la neuroinfiammazione nel cervello dei topi e ripristina il trasporto di glucosio attraverso la barriera emato-encefalica (che è interrotto nelle persone con MA).


Un altro farmaco, la memantina - originariamente sviluppato per trattare il diabete - è stato riproposto per alleviare i sintomi del MA ed è ancora prescritto oggi per questo uso. Ora aspettiamo con impazienza i risultati della prossima generazione di farmaci per diabete e perdita di peso per vedere se possono prevenire o curare il MA.


Nel frattempo, ci sono cambiamenti nello stile di vita che puoi apportare per ridurre il rischio di sviluppare la condizione, i principali sono: fare attività fisica, mangiare cibi sani, mantenere un peso sano e smettere di fumare.

 

 

 


Fonte: Tim Viney e Barbara Sarkany (Università di Oxford) in The Conversation (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 

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