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Sintomi di demenza potrebbero essere reversibili se causati da farmaci o malattie

Cara Carol: Ti prego di continuare a scrivere sulle cause reversibili dei sintomi della demenza. Mia mamma, 83 anni, è sempre stata mentalmente vigile e indipendente. Vede il suo medico regolarmente per controlli e ha assunto molteplici farmaci nel corso degli anni. Dopo le feste abbiamo notato che sembrava sia confusa in modo allarmante che con difficoltà di memoria. Nel parlare con lei, abbiamo scoperto che al suo ultimo controllo, aveva avuto la prescrizione di un nuovo farmaco per l'ansia lieve legata a un evento del passato. Con il suo permesso, abbiamo contattato il medico e abbiamo chiesto che questo farmaco fosse tolto. Conoscevo il problema per merito della tua rubrica. Nel giro di pochi giorni, è tornata se stessa. - JL

 

Cara JL: Grazie per avermi detto che la mia rubrica ti ha aiutato, oltre a darmi modo di affrontare ancora una volta questa situazione.


I farmaci possono prevenire problemi di salute e salvare vite umane. Detto questo, un numero sorprendente di farmaci di prescrizione comune e da banco sono anticolinergici. Ciò significa che, sebbene possano aiutare a gestire i sintomi della malattia, sono legati alla compromissione cognitiva e ad un aumento del rischio di demenza. Sia l'età che i molti farmaci (politerapia) aumentano la probabilità di una influenza negativa.


Il primo passo è quasi sempre quello che hai fatto. Scopri quali farmaci, sia prescritti che da banco, sta assumendo la persona. Anche gli integratori dovrebbero essere considerati, soprattutto se assunti a dosi elevate. Questo passaggio probabilmente comporterà di lavorare con il medico della persona e chiedere di considerare la de-prescrizione (stop nel tempo) o la riduzione del dosaggio dei farmaci, alcuni dei quali potrebbero non essere più necessari.


Dopo aver determinato se i farmaci stanno creando o esacerbando il declino cognitivo, un paziente deve essere rivalutato per malattie comuni e condizioni di salute che possono causare sintomi simili alla demenza, anche se non sono malattie cognitive. Ecco un elenco parziale:

  • Abuso di alcol: bere pesantemente può causare carenze nutrizionali, in particolare di vitamina B, e distruzione delle cellule cerebrali cruciali per la memoria, il pensiero e il processo decisionale.
  • Malattia della tiroide: troppo o troppo poco ormone tiroideo potrebbe causare sintomi di demenza.
  • Problemi di vista e/o udito: i deficit in queste aree possono causare frustrazione, confusione e ciò che può apparire problema di memoria. Se non trattate, queste condizioni possono portare a un deterioramento cognitivo, quindi dovrebbero essere affrontate il più presto possibile.
  • Diabete: se non trattato, il diabete può causare problemi di memoria e confusione.
  • Infezione del tratto urinario: gli anziani spesso non mostrano i soliti sintomi di questo disturbo. Invece, possono mostrare un improvviso cambiamento nel comportamento, inclusi problemi di memoria e confusione.

Cause aggiuntive:

  • idrocefalo a pressione normale,
  • malattia cardiaca o polmonare,
  • tumori, cancro e i suoi trattamenti,
  • cadute
  • interventi chirurgici e/o anestesia.
  • il delirium durante una degenza ospedaliera, in particolare dopo un trauma come una rottura di ossa o un intervento chirurgico, è più comune di quanto si pensa.


La maggior parte degli anziani migliorerà e tornerà alla cognizione di base. Altri miglioreranno ma non torneranno mai in quel precedente stato. Alcuni non miglioreranno affatto.


JL, grazie ancora per aver sollevato questo argomento. Sono entusiasta per te che, chiedendo al dottore di de-prescrivere quelle medicine, hai restituito tua madre al suo sé precedente!

 

 

 


Fonte: Carol Bradley Bursack in InForum (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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