Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Lecanemab: la FDA può approvare presto il farmaco che però non ha effetti positivi certi

Il nuovo farmaco sperimentale Lecanemab per Alzheimer sarà disponibile a breve?

Lecanemab

A luglio, la Food and Drug Administration negli Stati Uniti ha accettato una domanda di approvazione accelerata per il lecanemab e, proprio di recente, i produttori del farmaco, Biogen (USA) ed Eisai (Giappone), hanno annunciato risultati positivi di una sperimentazione clinica di fase 3 in corso. Il lecanemab ha rallentato il tasso di declino cognitivo del 27%, riducendo le placche di amiloide-beta nel cervello e decelerando il declino dei pazienti su altre 3 misurazioni validate di memoria e funzione.


Lo studio clinico sul lecanemab, che viene somministrato tramite infusione endovenosa, è stato il più grande fino ad oggi a verificare se eliminare dal cervello le placche formate dall'accumulo della proteina amiloide può rallentare la progressione del morbo di Alzheimer (MA).


Il lecanemab non è una cura per il MA, né può invertire le funzioni di pensiero e ragionamento. Pertanto, alcuni esperti stanno discutendo se la riduzione del 27% del declino cognitivo renderà significativi o evidenti eventuali cambiamenti, specialmente alla luce dei rischi associati al farmaco, che sono gonfiore e sanguinamento del cervello.


Tuttavia, le persone colpite e le loro famiglie notano che, anche se il lecanemab può solo rallentare il tasso di declino, i risultati darebbero più tempo: più tempo per essere se stessi, per essere indipendenti, per prendere decisioni di lungo termine e per trascorrere più tempo con i propri cari restando cognitivamente presenti.


La FDA prenderà la decisione di considerare il lecanemab per un'approvazione accelerata entro il 6 gennaio. Se approvato a marzo, per determinare la copertura (rimborso), i Centri Servizi Medicare e Medicaid (ndt: assicurazioni sanitarie pubbliche USA) valuteranno se l'aumento incrementale dell'efficacia soddisfa gli standard ragionevoli e necessari prescritti. In base a questo standard ragionevole e necessario, l'agenzia è obbligata a rimborsare solo prodotti, tecnologie e servizi medici che ritiene sicuri ed efficaci - non sperimentali - e appropriati per i pazienti Medicare. Il lecanemab sembra soddisfare o superare la soglia che l'agenzia ha imposto, in quanto rallenta il declino della cognizione e della funzione per i pazienti nell'ampia pratica di comunità.


Il costo del lecanemab è un altro punto da considerare. A causa del numero potenzialmente molto elevato di pazienti ammissibili, moltiplicato per il prezzo unitario elevato, le stime dei costi comunicate da Biogen ed Eisai vanno da $ 9.249 a $ 35.605 all'anno (ndt: più i costi collegati come esecuzione professionale dell'infusione, scansioni cerebrali di controllo/conferma, ...).


Oltre ai costi, ci sono preoccupazioni che medici e pazienti trovino convincenti la ricerca e i dati. Mentre alcuni neurologi clinici credono che il lecanemab sia promettente, altri notano che l'uso di questo farmaco non determina molto cambiamento significativo nella vita dei pazienti. Oggettivamente, alcuni pazienti percepiscono un leggero miglioramento come significativo, mentre altri no.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.