Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Cosa dire a mio marito con demenza quando cerca di parlare con i suoi genitori morti?

Cara Carol: Anche se a mio marito è stata diagnosticata la demenza quattro anni fa, i suoi sintomi sono iniziati molto tempo prima. Ho imparato molto leggendo la tua rubrica e entrando in un gruppo di supporto, ma sto ancora lottando con parte del suo comportamento.

Quello che sta succedendo è che vede e/o parla con i suoi genitori deceduti da tempo. Gli ho detto che lo stanno aspettando in paradiso, ma questo lo sconvolge perché poi pensa che siano appena morti. Quando gli dico che è successo molto tempo fa, contesta e si agita. A volte mi chiedo persino se questo comportamento significhi che mio marito non resterà a lungo in questo mondo. Sono divisa tra lasciarlo solo quando lo fa e cercare di correggere la sua percezione. Qual è l'approccio migliore? - EK.

 

Cara EK: Questo è un comportamento comune di una persona con una demenza avanzata, ma è una delle tante situazioni in cui i caregiver possono sentirsi indifesi. Non vogliamo vedere angosciata una persona che amiamo e vediamo come angosciante l'idea che stia vedendo i suoi genitori defunti. A volte, però, lo trovano confortante, quindi continua a leggere.


Per la maggior parte delle persone con demenza, la perdita di memoria a breve termine avviene significativamente prima della perdita di memoria a lungo termine. Ciò significa che tuo marito vive cognitivamente in un momento in cui era più giovane e i suoi genitori erano vivi. Almeno per il momento, questa è la sua realtà, quindi anche i tuoi sforzi ben intenzionati lo sconvolgono poiché 'il paradiso' significa che i suoi genitori sono morti. Come hai visto, sperimenta le loro morti come se si trattasse di una novità.


Chiediti se tuo marito sembra contento o turbato durante queste conversazioni. Se è contento, allora forse va bene lasciargli godere quei momenti. O potresti semplicemente dire: "Stavi parlando con tua madre? Scommetto che è felice. Lasciamola fare quello che sta facendo e andiamo fuori per una passeggiata".


Se è preoccupato per i suoi genitori o si chiede dove sono, cerca di convalidare la sua preoccupazione con alcune espressioni ponderate di comprensione. Potresti dire: "Vedo che sei preoccupato per tua madre. È impegnata in questo momento, ma la vedrai più tardi". Quindi suggerisci uno spuntino o qualcosa che gli potrebbe piacere.


L'idea è quella di dare supporto senza che riviva ripetutamente la loro morte. Alcuni caregiver sentono di mentire quando lo fanno, ma a mio avviso, stai semplicemente riconoscendo la sua verità. Se scopri che spesso diventa angosciato durante questi episodi, il medico potrebbe prescrivere un farmaco per alleviare la sua ansia.


Riguardo i tuoi pensieri sul fatto che tuo marito sia vicino alla morte, questo è un pensiero valido. Se mostrasse segni fisici di fine vita, potrebbe essere confortato dall'idea di unirsi a loro, quindi è possibile. Tuttavia, da quello che hai scritto, sembra più un problema di memoria.


Il mio cuore è con te, EK. È abbastanza difficile quando qualcuno in questa fase di demenza è un genitore. Deve esserlo ancora di più quando è il tuo coniuge. Stammi bene.

 

 

 


Fonte: Carol Bradley Bursack in InForum (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.