Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come gestire l'apatia nella demenza frontotemporale?

Il termine demenza frontotemporale (DFT) o degenerazione frontotemporale si riferisce a una serie di disturbi che impattano sui lobi frontali (regioni dietro la fronte) o quelli temporali (regioni dietro le orecchie) del cervello. Queste aree del cervello sono di solito associate alla personalità, al comportamento e al linguaggio.


L'apatia nella DFT è uno degli aspetti più impegnativi da gestire del disturbo per i caregiver e i professionisti sanitari. Quelli con DFT non hanno alcuna motivazione né capacità di partecipare a qualsiasi cosa, dalle attività quotidiane agli eventi sociali, alle faccende domestiche, fino all'igiene personale e la cura di sé.


La gestione dell'apatia in chi ha la DFT dovrebbe essere adattata su misura per ogni individuo, e si dovrebbero implementare interventi efficaci e strategie ambientali con comprensione e pazienza.


I caregiver possono aiutare nel cammino della DFT imparando a conoscere i cambiamenti del cervello correlati alla malattia che colpiscono i loro cari. Informarsi sulla DFT e sui suoi processi può aiutare a mantenere la connessione empatica del caregiver con l'individuo e, quindi, ridurre la rabbia e la frustrazione nel rapporto, per entrambe le parti.


Dopo aver valutato i bisogni e gli interessi della persona con DFT, si può mantenere un approccio più centrato sulla persona. Osserva la sua vita, in termini di interessi spirituali, emotivi, fisici, nutrizionali, intellettuali e sociali. Cosa la motiva? Cosa la rende allegra? Che musica le piace ascoltare? Quindi sviluppa attività basate su questo e adattale di conseguenza, seguendo il cambiamento delle abilità durante la progressione della malattia.


Eliminare la necessità di prendere decisioni e avere una struttura programmata sono modi utili e necessari per gestire e ridurre l'apatia.


Quelli con DFT richiedono molto tempo per elaborare le informazioni e le istruzioni, quindi è importante non avere fretta per dare comunicazioni o eseguire l'attività prescritta. Possono essere necessari suggerimenti esterni per avviare un'attività e mantenere l'individuo impegnato.


Affidarsi solo ai suggerimenti verbali sarà sempre meno efficace con la progressione della DFT, per cui i caregiver potrebbero avere bisogno di adottare misure più dirette o di mimare l'azione che vogliono che i loro cari eseguano.


Incorpora una lista di brani musicali personalizzata per l'individuo e promuovi l'attività fisica come camminare o ballare. Anche le attività ripetitive funzionano bene, come piegare il bucato, in quanto questi sono coerenti con alcuni dei sintomi comportamentali associati alla DFT.


In più, le attività multisensoriali possono sopraffare l'individuo, per cui devono essere introdotte un senso alla volta, per non distrarre l'individuo o fargli perdere interesse. In generale, qualsiasi impegno con l'individuo con DFT dovrebbe essere divertente, propositivo e non minaccioso, per generare motivazione e raccogliere più entusiasmo e piacere, e mantenere una qualità accettabile di vita.


Molti caregiver si sentono in colpa di “non fare abbastanza” per i loro cari, aggiungendo così stress non necessario. Partecipare a un gruppo di supporto specifico per caregiver di DFT può aiutarli a esprimere i loro sentimenti, oltre a apprendere altri modi e suggerimenti per gestire l'apatia nei loro cari.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)