Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Robot-giraffa in aiuto a chi soffre di demenza

Un team di ricercatori del Queensland [Nord-Est Australia] ha trovato un modo unico per aiutare le persone affette da demenza a restare in contatto con i loro amici e familiari.

Sempre più Australiani ricevono la diagnosi di demenza, e per molti può essere una vita molto solitaria, in particolare se i loro parenti non possono visitarli con regolarità.


Professor Wendy MoyleIn risposta i ricercatori hanno creato un robot mobile con una fotocamera incorporata, che può essere utilizzato per effettuare chiamate video tra le persone affette da demenza e i loro cari. La Professoressa Wendy Moyle (foto) del Dementia Collaborative Research Centre dice che il robot a forma di giraffa, di nome Gerry, è progettato per facilitare le videochiamate ed è stato descritto come "Skype su ruote". "La giraffa è abbastanza alta. E' un robot piuttosto grande e la sua testa è più grande o uguale ad una testa umana", ha detto.


La Professoressa Moyle dice che dovrebbe essere tenuta all'interno della casa di una persona con demenza, ma controllata a distanza dai loro parenti. "Possono per esempio vivere ai confini opposti del paese. Chiamano il robot e lo riattivano, la persona con demenza non ha bisogno di fare nulla", dice. "Il famigliare potrebbe quindi, attraverso il proprio computer, guidare la giraffa fino al capezzale della persona o connettersi direttamente con lui se è fuori in giardino".

 

Oltremodo positivo

La Professoressa Moyle dice che le persone con demenza hanno risposto positivamente al robot. "Questo era un grande dubbio che avevamo quando abbiamo iniziato a discutere se usare un robot. Quello che abbiamo scoperto fino ad oggi è che le persone non hanno di certo paura. Ne sono in realtà più incuriosite", ha detto. "Vedono il robot, lo guardano, si chiedono di che cosa si tratta, il loro familiare appare sullo schermo e spesso la prima reazione è: 'Come sei entrato lì?'".


Gerry è stato recentemente testato nella casa di riposo Talbarra di Waterford, a sud di Brisbane. Il responsabile dello stile di vita Robyn Pickworth dice che la risposta dei familiari è stata molto positiva. "Lo possono far muovere per vedere l'ambiente dove il loro caro vive realmente o possono condividere un'attività con lui, parlargli mentre sta mangiando", ha detto.


La Professoressa Moyle dice che, anche se la fotocamera può essere accesa senza che la persona con demenza lo sappia, lei non crede che la tecnologia farà nascere abusi. "Fino ad oggi non ci sono stati problemi di privacy", ha detto. "Credo che il vantaggio per il membro della famiglia sia nel registrarsi. Devono avere un particolare software sul proprio computer fornito da noi, insegniamo ad usarlo e quindi sono in grado di collegarsi al proprio famigliare attraverso il software".


Costando il robot circa $ 9.000 [€ 7.300], i ricercatori ammettono che ci vorrà molto tempo prima che la tecnologia sia accessibile ai 298.000 australiani stimati che vivono con demenza.

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Pubblicato da David Mark in Yahoo News Australia il 15 Dicembre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.