Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Stati Uniti mirano a ridurre l'uso di psicotici per pazienti di demenza

Le autorità federali [USA] di regolamentazione sui farmaci hanno annunciato Mercoledì scorso una iniziativa pluriennale per ridurre drasticamente l'uso inadeguato di farmaci antipsicotici per gli ospiti delle case di cura.

Affermano che quasi il 40 per cento degli ospiti con demenza sono in trattamento con sedativi potenti anche se non hanno una condizione che lo giustifica.


I Centri USA dei servizi Medicare & Medicaid hanno detto che mirano a ridurre l'uso dei farmaci antipsicotici per gli ospiti delle case di riposo del 15 per cento entro la fine di quest'anno, formando il personale e gli ispettori statali sulle alternative all'utilizzo di antipsicotici per sedare il comportamento aggressivo e agitato delle persone affette da demenza. Alice Bonner, direttore della divisione case di cura dell'agenzia, ha detto in un'intervista che il taglio del 15 per cento è solo il primo passo. "Nel 2013 verrà definito un altro obiettivo'', ha detto la Bonner. "A quel punto, cercheremo riduzioni ancora più significative".


Un altro funzionario dell'agenzia, durante una conferenza stampa con i giornalisti, ha detto che tra luglio e settembre del 2010, quasi il 40 per cento degli ospiti con segni di demenza nelle case di cura erano in trattamento con farmaci antipsicotici, anche se non era stata diagnosticata una psicosi. I farmaci hanno effetti collaterali a volte letali, spingendo la US Food and Drug Administration ad emettere due avvisi dal 2005 contro l'uso in pazienti anziani con demenza. Ulteriori dati dell'agenzia della Bonner indicano che oltre il 17 per cento degli ospiti nelle case di riposo nel 2010 hanno avuto dosi giornaliere di farmaci antipsicotici superiori ai livelli consigliati.


La partecipazione al programma per ridurre l'uso degli antipsicotici è volontario, ma i rappresentanti dei due maggiori gruppi di gestione di case di cura si sono impegnati a collaborare con il governo. "Riteniamo che questi antipsicotici sono sovra-prescritti", ha detto il dottor David Gifford, vice presidente senior degli affari qualitativi e normativi della American Health Care Association, un gruppo commerciale nazionale. "Molti clinici, medici e familiari credono che questi farmaci siano utili e necessari, ma i dati dimostrano il contrario''.


Il Globe ha riferito il mese scorso che nel 21 per cento delle case di cura a livello nazionale nel 2010, almeno un quarto degli ospiti, senza malattie per le quali sono consigliati, ricevuto i farmaci antipsicotici. Nel Massachusetts, la proporzione sale al 28 per cento delle case. Sulla base di dati federali, il Globe ha stimato che circa 185.000 ospiti nelle case di cura a livello nazionale hanno ricevuto antipsicotici nel 2010 in contrasto con le raccomandazioni dei regolamentatori. Scott Plumb, vice presidente senior della Massachusetts Senior Care Association, un gruppo commerciale che rappresenta la maggior parte delle 426 case di cura dello Stato, ha detto che le strutture mirano a ridurre i farmaci antipsicotici utilizzati del 15 per cento entro la fine di quest'anno. "Sei mesi sono un periodo di tempo piuttosto breve per farlo'', ha detto. "Potrebbe essere un po' aggressivo''.


L'indagine del Globe ha trovato ampie disparità nell'uso di antipsicotici nelle case di cura, sia nel Massachusetts che in tutto il paese. Alcuni hanno riferito di non usare i farmaci per gli ospiti senza una condizione che giustifichi tali farmaci, e altri hanno indicato che il 100 per cento ha ricevuto i farmaci. "Troppo spesso questi farmaci sono prescritti senza alcuna spiegazione sui rischi agli ospiti o alle loro famiglie'', ha detto Claire Curry, direttrice legale del programma di difesa civile del Legal Aid Justice Center con sede in Virginia. L'organizzazione sta spingendo perchè le regole richiedano alle case di riposo di spiegare i rischi prima di prescrivere farmaci antipsicotici.

[...]

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Pubblicato da Key Lazar in Boston Globe il 31 Maggio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)