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Ricerca promettente di Alzheimer ritardata dalla carenza di pazienti volontari

Lunedi a Bethesda in Maryland, il National Institutes of Health ha iniziato ad ospitare un summit di due giorni sulla lotta contro l'Alzheimer.

Più di 5 milioni di americani hanno la malattia, un numero destinato a triplicare entro il 2050. E i ricercatori che cercano di sconfiggere la malattia si trovano ad affrontare un ostacolo imprevisto, come riferisce Wyatt Andrews, corrispondente di CBS News.


E' il più grande studio clinico mai realizzato sull'Alzheimer. Con quasi 500 pazienti sottoposti alla risonanza magnetica, scansioni PET e anche a punture lombari, i ricercatori sperano di trovare il primo test di sempre per individuare l'Alzheimer prima che un paziente perda la memoria - o addirittura sappia che c'è un problema. "Potremmo essere in grado di individuare e iniziare il trattamento ancor prima che inizino [a vedere] i sintomi", ha detto il Dott. Raymond Turner (foto) del Georgetown University Hospital, uno dei 57 centri partecipanti allo studio.


I ricercatori stanno usando migliaia di immagini da scansione per cercare di sviluppare un test per la malattia. Capire come si riduce un cervello con Alzheimer nel tempo è una chiave per la diagnosi precoce. Un altro sta nel localizzare l'accumulo di proteine tossiche nel cervello, uno dei segni caratteristici noti della malattia. Il progetto ha suscitato l'interesse di ricercatori da tutto il mondo. Ma c'è un problema e le sue conclusioni sono state ritardate di almeno un anno. "Il problema è trovare volontari che partecipano agli studi", dice Turner. "Pazienti".


A questo studio da condurre su 750 pazienti ne mancano 250. A livello nazionale, il deficit è nell'ordine delle migliaia, quasi tutti i trial clinici sull'Alzheimer hanno bisogno di più volontari. La malattia stessa è parte del problema. I pazienti che non sono consapevoli di avere la malattia non sanno di poter offrirsi volontari, e i pazienti con lieve perdita di memoria hanno spesso paura di diventare cavie. Il ricercatore principale dello studio di imaging, il Dr. Michael Weiner, dice che una risposta sta nel reclutare i medici che curano i malati di Alzheimer. "Possiamo fare sicuramente un lavoro migliore cercando di convincere i medici ad indirizzare i pazienti al nostro progetto", ha detto Weiner. "Più lentamente va il nostro studio, più lento è il ritmo del progresso".


Per alcuni dei pazienti nello studio di imaging, l'Alzheimer è personale. Marian Myles, di 79 anni, è coinvolta in un test di memoria e di scansioni cerebrali di 18 mesi poichè l'Alzheimer ha colpito suo marito. "Quando penso che potrebbe toccare i miei figli e i miei nipoti - io voglio una buona diagnosi e una buona cura per questo", ha dichiarato la Myles. Partecipare, ha detto, "non è difficile per niente".

Il piano nazionale del presidente per combattere l'Alzheimer, che parte questo mese, consiglia di aumentare i finanziamenti per la ricerca di quattro volte, fino a 2 miliardi di dollari all'anno. Ma il posto di blocco ora non è la mancanza di finanziamenti per la ricerca - è la mancanza di pazienti che partecipano alla ricerca.

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Pubblicato da Wyatt Andrews in CBS News il 14 Maggio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

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