Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Ecco il microcervello bionico

Creata una rete «intelligente» con neuroni installati sul chip. Un microcervello bionico formato da un chip con neuroni che comunicano fra loro scambiandosi segnali elettrici.

Sembrava fantascienza fino a epoche recenti, ma oggi sta diventando realtà grazie a «NaChip», un progetto di ricerca condotto dal Max Planck Institute di Monaco di Baviera assieme all' Università di Padova e finanziato dall' Unione Europea.

«Era già successo in passato ma mai come questa volta la comunicazione tra neuroni e microchip è stata efficace e, direi, fisiologica» spiega Stefano Vassanelli, biologo molecolare e biofisico, responsabile della ricerca per parte italiana.

Esperimenti simili sono condotti anche al Caltech in California ma con risultati molto inferiori. Coltivando, dunque, cellule cerebrali di ratto su un microchip di silicio (analogo a quelli che fanno funzionare computer e cellulari) gli scienziati tedeschi e italiani hanno costruito una rete neuronale simile a un cervello.

MESSAGGI - «Grazie al chip, per la prima volta - aggiunge Vassanelli - siamo riusciti sia a misurare ogni singolo segnale elettrico utilizzato dai neuroni per comunicare tra loro sia a stimolare anche la loro attività elettrica».

Il controllo bidirezionale di questi messaggi, cioè il dialogo tra chip e neuroni, però, non è l' unico risultato ottenuto dal progetto NaChip: l' altro, molto importante, riguarda la dimensione raggiunta dal «microcervello».

Fino a oggi su ogni millimetro quadrato di chip si integravano circa cento siti di registrazione. Ora i ricercatori europei sono arrivati a 16 mila siti, ovvero ben 16 mila canali attraverso cui la rete neuronale può comunicare con il chip.

Tale intensità permette di studiare il comportamento di centinaia di neuroni in attività proprio come se si trattasse di un cervello in miniatura.

FARMACI - Ciò consente di guardare già con interesse alle possibili applicazioni.

Tra le prime c' è sicuramente la sperimentazione di farmaci legati alle malattie del sistema nervoso, come per esempio l' Alzheimer: somministrando un farmaco a un paziente, oggi non è possibile osservare che cosa succeda all' interno del cervello, azione invece documentabile con il sistema «NaChip».

Potendo infatti misurare i singoli segnali si può verificare l' efficacia di una sostanza nel ristabilire un collegamento interrotto.

Ma l' idea di un chip che supporti e controlli l' attività elettrica di un gruppo di neuroni spinge anche a considerazioni che sanno un pò di fantascienza: non si potrebbero costruire chip in grado di ripristinare in qualche modo funzioni del sistema nervoso danneggiate? «Per realizzare un chip simile, quindi una sorta di neuroprotesi - precisa Vassanelli che non vuole sensazionalismi inutili - ci vorranno decenni: noi infatti abbiamo studiato solo i meccanismi della trasmissione di base, mentre la comunicazione dei neuroni è un mondo molto più complesso ancora da decifrare. Sempre proiettata nel futuro è la possibilità di utilizzare neuroni per aumentare le capacità di un chip, amplificando ad esempio la sua memoria ben oltre i livelli consentiti oggi. Nascerebbero così degli ibridi bioelettronici, dei neurocomputer».

CELLULE - La finestra che si apre sulle applicazioni è dunque ampia e affascinante ma distribuita nel tempo. «Il nostro prossimo obiettivo - precisa lo specialista dell' Università di Padova - è ottenere il controllo dei neuroni anche dal punto di vista genetico, utilizzando il chip per accendere o spegnere geni specifici all' interno degli stessi neuroni». Si tratta di una meta ambiziosa che aumenterebbe ancor di più le possibilità di comunicazione con le cellule cerebrali, ma nello stesso tempo consentirebbe anche di intervenire direttamente su quei geni responsabili di malattie.

Articolo di Michela Vuga, Corriere della Sera, 18 aprile 2006, Archivio storico.

Notizie da non perdere

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.