Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Trattare l'Alzheimer con un frappè

Immaginate di perdere lentamente il senso di chi siete e di non essere in grado di fermarlo. Milioni di persone negli Stati Uniti vivono con l'Alzheimer o guardano soffrire una persona cara.

Ora, i ricercatori stanno esaminando la prescrizione di un mix ad alta potenza per alleviare i sintomi.

A 93 anni, Teresa Alfonzo ha visto e fatto molto. Ma a causa di una diagnosi devastante 10 anni fa, sta ora combattendo per mantenere il suo bene più prezioso, i suoi ricordi. "Abbiamo iniziato a notare che non poteva prendersi cura di se stessa" ha detto Rafael Alfonso, figlio di Teresa. La famiglia Alfonzo è una delle 35 milioni di famiglie che convivono con gli effetti devastanti dell'Alzheimer. Pochi mesi fa, la capacità di Teresa per ricordare le competenze di base ha iniziato ad andarsene. Non poteva neanche disegnare un orologio. "C'era molta resistenza. Non capivo", dice Margaret Alfonzo, figlia di Teresa.

È stato allora che decisero di provare qualcosa di nuovo. Teresa è iniziato con l'Axona, un miscuglio di medicine regolamentato dalla FDA. E' come una bevanda energetica per il cervello. "In sostanza dà al cervello una fonte di alimenti alternativa", dice Richard S. Isaacson, MD, professore associato di neurologia clinica alla Miller School of Medicine dell'Università di Miami. "E' una polvere, per cui viene mescolata di solito con un drink ad alto contenuto proteico, di solito un frullato o energetico, e bevuto subito dopo colazione", ha detto Susan Steen, MD, neurologa al Centro della Memoria di South Tampa.

I pazienti di Alzheimer perdono la capacità di utilizzare il glucosio nel sangue. Due ore dopo essere stato bevuto, l'Axona è convertito in corpi chetonici che circolano verso al cervello e producono energia. "I corpi chetonici sono le uniche cose, a parte lo zucchero, che il cervello può usare come cibo" ha detto il Dr. Richard S. Isaacson.

In uno studio in doppio cieco di 90 giorni, su 152 pazienti di Alzheimer, 77 hanno preso Axona. Il 45 per cento di loro ha mostrato segni di miglioramento dopo 45 giorni. Anche se non funziona per tutti, Isaacson dice che vale la pena un tentativo. "Si ha una possibilità almeno del 40-45 per cento che questo cibo medico funzioni; a mio parere, il 40 per cento è molto superiore a zero", ha detto Isaacson.

Dopo tre mesi di Axona, Teresa era in grado di disegnare un orologio. "E' davvero una benedizione. Si tratta di un progresso enorme", ha detto Margaret.

Axona è un alimento a prescrizione medica. La FDA non approva alimenti medici, ma li regola. Una fornitura di 30 giorni costa $70/90 [= 60-65 Euro al cambio di oggi]. Isaacson dice che un test genetico può effettivamente aiutare a capire se Axona dunzionaerà sui pazienti. Il sito dell'Axona dice che gli effetti collaterali includono mal di stomaco leggero e diarrea.

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

 


Pubblicato in Denver Channel il 4 novembre 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.