Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Gas tossico nel cervello di ratto indica un potenziale trattamento della demenza

Una ricerca, pubblicata su Scientific Reports, dimostra che i trattamenti per ridurre nel cervello i livelli di acido solfidrico, chiamato anche idrogeno solforato o solfuro di idrogeno (H2S), possono aiutare a proteggere dai danni causati dal gas, che è stato collegato alla demenza e all'epilessia.


Usando cellule cerebrali di ratto, il team di scienziati delle università di Reading, Leeds e Johns Hopkins (USA) ha trovato che l'H2S è coinvolto nel blocco di un cancello cellulare chiave che aiuta il cervello a comunicare in modo efficace.


Il dott. Mark Dallas, professore associato di neuroscienze cellulari all'Università di Reading, ha dichiarato:

"Questa è una scoperta entusiasmante in quanto ci dà nuove intuizioni sul ruolo del solfuro di idrogeno in varie malattie cerebrali, come la demenza e l'epilessia. C'è un interesse crescente dell'effetto di questo gas sul cervello e questo studio mostra quanto sono importanti le implicazioni del suo accumulo sul corretto funzionamento del cervello.

"Abbiamo visto che l'idrogeno solforato interrompe il normale funzionamento dei canali di potassio. Questi canali regolano l'attività elettrica attraverso le connessioni tra le cellule cerebrali e, quando questi canali sono bloccati nel loro funzionamento corretto, vediamo cellule cerebrali sovra-eccitabili, fatto che crediamo porti alla morte delle cellule nervose.

"L'implicazione per i potenziali trattamenti è particolarmente entusiasmante, perché trovare farmaci che puntano la produzione di idrogeno solforato nel nostro cervello può avere una serie di benefici per le malattie, e ci sono collegamenti chiari tra l'accumulo di idrogeno solforato e altri segnali di avvertimento per malattie come l'Alzheimer".


Nello studio, le cellule prese da cervelli di ratto sono state caricate di una molecola H2S di donatori, e poi sono stati monitorati i segnali elettrici cerebrali. L'esposizione risultante all'H2S ha aumentato il livello di attività delle cellule cerebrali e la ricerca è riuscita a stabilire che l'effetto era controllato specificamente dal canale di potassio testato.


Il team è stato anche in grado di identificare quale parte del canale di potassio stava permettendo questo effetto dell'H2S. Hanno usato una forma mutata del canale di potassio, che ha già dimostrato di proteggere le cellule nervose da una serie di stimoli tossici, compresa l'amiloide-beta, e ha scoperto che la mutazione era resistente all'effetto dell'H2S visto nelle cellule naturali.


Lo canale mutato specifico ora ha un particolare interesse per la ricerca sull'Alzheimer, dati i benefici protettivi contro l'amiloide-beta, anch'essa implicata nella demenza.


Il dott. Moza Al-Owais, ricercatore dell'Università di Leeds ha detto:

"Questo studio entusiasmante conferma le evidenze crescenti che i gasotransmettitori hanno un ruolo importante come molecole di segnalazione nella regolamentazione dei processi fisiologici sottostanti all'Alzheimer, che sono relativamente poco compresi, aprendo nuove strade per l'indagine e la scoperta di farmaci".

 

 

 


Fonte: University of Reading (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Mark Dallas, Moza Al-Owais, Nishani Hettiarachchi, Matthew Scott Vandiver, Heledd Jarosz-Griffiths, Jason Scragg, John Boyle, Derek Steele, Chris Peers. Hydrogen sulfide regulates hippocampal neuron excitability via S-sulfhydration of Kv2.1. Scientific Reports, 14 Apr 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.