Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Maggiore controllo della pressione collegato a salute migliore del cervello

Per gli adulti con ipertensione arteriosa, un maggiore controllo della pressione arteriosa, rispetto a quello che è attualmente considerato lo standard, è associato a un minor numero di cambiamenti avversi del cervello, il che potrebbe significare minori rischi di demenza e compromissione cognitiva, secondo una nuova ricerca pubblicata sul Journal of American Medical Association.


In particolare, lo studio di risonanza magnetica (MRI) su 449 adulti ha mostrato che quelli con ipertensione arteriosa che hanno raggiunto una pressione sistolica inferiore a 120 mm Hg - chiamato controllo 'intensivo' della pressione - avevano una piccola, ma significativamente inferiore, quantità di lesioni alla sostanza bianca del cervello, ma una diminuzione leggermente maggiore del volume del cervello rispetto a pazienti simili che avevano raggiunto l'attuale standard per una pressione sanguigna sana di 140 mm Hg.


"La grande notizia di questa ricerca è che la pressione alta è una condizione curabile e se trattate la pressione alta in modo aggressivo, potreste avere un beneficio positivo sulla cognizione e sulla struttura del cervello", ha affermato R. Nick Bryan MD/PhD, preside e professore del Dipartimento di Medicina Diagnostica dell'Università del Texas di Austin. "Anche se il vantaggio può essere piccolo, è uno dei pochi interventi che abbiamo di impatto sulla cognizione".


È ben documentato che le lesioni cerebrali della sostanza bianca sono associate a una maggiore probabilità o intensità di declino cognitivo. Secondo l'American Heart Association, ipertensione è considerata dai 130 mm Hg in su.


Il presente studio supporta i risultati di uno studio correlato pubblicato a gennaio che ha mostrato che il controllo intensivo della pressione arteriosa è associato a un minor numero di incidenti di eventi avversi cognitivi. Entrambi gli studi facevano parte di un più ampio corpus di ricerche finanziate dall'NIH chiamato Systolic Blood Pressure Intervention Trial (SPRINT), progettato per determinare il valore protettivo della bassa pressione sanguigna per la salute del cuore, dei reni e del cervello.


Ricerche precedenti all'interno di SPRINT hanno anche dimostrato che il controllo intensivo della pressione tra le persone con ipertensione è collegato a esiti migliori in termini di rischi di infarto, insufficienza cardiaca e morte.


In questo studio, i ricercatori hanno confrontato le scansioni MRI di over-50 (età media 67 anni) con pressione arteriosa sistolica tra 130 e 180 mm Hg al basale e 4 anni dopo, rilevando lesioni della sostanza bianca e volume del cervello.


Il prossimo passo in questa indagine è capire gli effetti del controllo intensivo della pressione arteriosa tra i giovani adulti, tipo quelli sui 40 anni, ha affermato Bryan. "Dobbiamo capire quanto aggressivi dovremmo essere con il controllo della pressione arteriosa in un punto temporale precedente del processo", ha detto.

 

 

 


Fonte: University of Texas at Austin (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Ilya Nasrallah, ..., R. Nick Bryan. Association of Intensive vs Standard Blood Pressure Control With Cerebral White Matter Lesions. JAMA, 13 Aug 2019, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)