Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il gene dei 'SuperAgers' può dare a tutti le loro prestazioni cognitive?

Il gene dei 'SuperAgers' può dare a tutti le loro prestazioni cognitive?

Tutti gli umani subiscono un declino cognitivo mentre invecchiano. Ma com'è che alcune persone dopo gli 80 anni hanno ancora la capacità di memoria di chi ha 30 anni di meno, o anche di più?


Recenti studi hanno dimostrato che questi SuperAgers hanno meno evidenze di atrofia cerebrale, hanno le parti del cervello legate alla memoria più spesse e una minore prevalenza dei cambiamenti patologici associati al morbo di Alzheimer (MA).


Ora, uno studio del Translational Genomics Research Institute (TGen), e della Northwestern University, suggerisce che una memoria resiliente durante l'invecchiamento potrebbe essere ereditata e che un particolare gene potrebbe essere associato ai SuperAgers.


I risultati dello studio, pubblicati ieri sulla rivista Frontiers in Aging Neuroscience, suggeriscono che le terapie che puntano il gene MAP2K3 potrebbero ridurre il declino della memoria correlato all'età, e forse la minaccia della perdita di memoria posta dal MA.


"Questo studio suggerisce che i SuperAgers possono avere un 'passo in più' genetico sulla popolazione che invecchia normalmente, potrebbero avere una maggiore resistenza ai cambiamenti cognitivi legati all'età, e anche che questo potrebbe evidenziare un nuovo modo per migliorare le prestazioni della memoria", ha detto il dott. Matt Huentelman PhD, professore di neurogenomica del TGen e primo autore dello studio.


I ricercatori hanno sequenziato i genomi di 56 SuperAgers alla ricerca di variazioni genetiche. Hanno definito SuperAgers gli individui di età pari o superiore a 80 anni che hanno ottenuto valori normativi pari o superiori alla media degli adulti di età compresa tra 50 e 65 anni nei test di memoria episodica e almeno nella media per età in altri test cognitivi.


Li hanno quindi confrontati con un gruppo di controllo di 22 coetanei con cognizione media, che hanno ottenuto un punteggio nella media per età sulla memoria episodica e su altri test cognitivi, nonché con un ampio gruppo di individui appartenenti alla popolazione generale. Hanno scoperto che i SuperAgers sono arricchiti da cambiamenti genetici nel gene MAP2K3, rispetto ai due gruppi di controllo.


"Sulla base delle nostre scoperte, postuliamo che gli inibitori del MAP2K3 possano rappresentare una nuova strategia terapeutica per potenziare la cognizione e resistere al MA", ha affermato Emily J. Rogalski PhD, Professore Associato del Mesulam Cognitive Neurology and Alzheimer's Disease Center alla Northwestern e autore senior dello studio. "Replicare i risultati ed eseguire studi meccanicistici sono i prossimi passi importanti".

 

 

 


Fonte: Steve Yozwiak in TGen (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Matthew J. Huentelman, Ignazio S. Piras, Ashley L. Siniard, Matthew D. De Both, Ryan F. Richholt, Chris D. Balak, Pouya Jamshidi, Eileen H. Bigio, Sandra Weintraub, Emmaleigh T. Loyer, M.-Marsel Mesulam, Changiz Geula, Emily J. Rogalski. Associations of MAP2K3 Gene Variants With Superior Memory in SuperAgers. Frontiers in Aging Neuroscience Vol.10 2018 DOI: 10.3389/fnagi.2018.00155

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.