Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'e-Health aiuta a invecchiare sani, prevenendo malattie cardiovascolari e demenza negli anziani

È stata sviluppata un'innovativa soluzione di e-Health (sanità elettronica), basata su una piattaforma Internet interattiva, per supportare gli anziani che vogliono migliorare il loro stile di vita e prevenire le malattie cardiovascolari, il declino cognitivo e la demenza.


I ricercatori dello studio HATICE hanno presentato la soluzione in un articolo pubblicato sul Journal of Alzheimer's Disease.


Lo studio HATICE è attualmente in corso in Finlandia, Francia e Paesi Bassi, dove coinvolge oltre 2.500 persone over 65, ad alto rischio di malattie cardiovascolari:

  • la metà dei partecipanti ha accesso a una piattaforma Internet in cui possono seguire i loro fattori di rischio cardiovascolare e trovare informazioni su come ridurli, migliorando lo stile di vita; attraverso la piattaforma, possono anche interagire con un infermiere specializzato per ulteriore guida e supporto;
  • l'altra metà dei partecipanti utilizza una piattaforma semplificata, solo con informazioni di base e nessuna funzionalità interattiva.


L'obiettivo principale dello studio HATICE è capire se i partecipanti possono beneficiare dell'uso della piattaforma e dell'interazione con l'infermiere, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari, declino cognitivo e demenza. A questo scopo, HATICE intende aumentare la consapevolezza dei partecipanti su ciò che costituisce uno stile di vita sano, tenendo conto delle esigenze specifiche degli anziani.


In questo studio, i ricercatori hanno confrontato e integrato le linee guida della prevenzione delle malattie cardiovascolari disponibili nei tre paesi partecipanti. I risultati sono stati usati per sviluppare un programma di consulenza sullo stile di vita all'interno della piattaforma HATICE.


Le linee guida erano generalmente uniformi, soprattutto in relazione a ciò che definisce uno stile di vita sano. Ciò ha consentito lo sviluppo di una piattaforma applicabile in modo coerente nei tre ambienti locali. Tuttavia, i consigli rivolti specificamente agli anziani erano limitati.


La dott.ssa Mariagnese Barbera dell'Università della Finlandia orientale, prima autrice dello studio, afferma:

"La possibilità di ideare programmi preventivi comuni in tutta Europa, e distribuirli attraverso Internet, implica che potremmo essere in grado di raggiungere una porzione più ampia della popolazione in modo più semplice ed economico. Ciò migliorerebbe le nostre possibilità di prevenire meglio le malattie cardiovascolari e la demenza".


La prof.ssa Miia Kivipelto, ricercatrice senior dello studio HATICE, aggiunge:

"Questo studio affronta la necessità di migliorare le nostre conoscenze su come sostenere al meglio l'invecchiamento sano e la prevenzione delle malattie cardiovascolari e della demenza nella popolazione anziana. I risultati dello studio HATICE forniranno importanti informazioni su come controllare meglio i fattori di rischio cardiovascolare in questa fascia di età e pianificare programmi preventivi su larga scala".

 

 

 


Fonte: University of Eastern Finland (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Mariagnese Barbera, Francesca Mangialasche, Susan Jongstra, Juliette Guillemont, Tiia Ngandu, Cathrien Beishuizen, Nicola Coley, Carol Brayne, Sandrine Andrieu, Edo Richard, Hilkka Soininen, Miia Kivipelto, for the HATICE study group. Designing an internet-based multidomain intervention for the prevention of cardiovascular disease and cognitive impairment in older adults: the HATICE trialJournal of Alzheimer’s Disease, vol. 62, no. 2, pp. 649-663, 2018, Published: 20 Feb 2018, DOI: 10.3233/JAD-170858

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.