Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


'Chi ha una demenza spesso accusa il partner di avere una relazione'

'Chi ha una demenza spesso accusa il partner di avere una relazione'L'autrice Steph Booth con il marito Tony (Foto: George Skipper)

Allora l'ho fatto. Dopo tutti i giorni logoranti, i sentimenti di colpa e il vero e proprio esaurimento, Tony è andato a un centro sollievo per due settimane. Sono ora nella mia seconda settimana senza di lui.


I primi giorni passavano in un attimo. Ero così stanca che sopravvivevo a malapena. Era come se, senza più quello sforzo, cervello e corpo si fossero spenti. Deve essere stata l'adrenalina che mi ha fatto andare avanti durante le ultime settimane difficili.


Tony, sebbene senza allegria, non ha discusso molto per andare al centro. Voglio pensare che è perché è riuscito a vedere quanto ero esausta. Più realisticamente è stato probabilmente perché non si preoccupa più di combattere.


Guidando verso la struttura mi domandava continuamente quanto tempo sarei rimasta lontana e voleva rassicurazioni che lo avrei ripreso presto. Questa volta non mi ha accusato di aver pianificato di scappare con il mio "uomo del capriccio". Ho sentito da altre persone che è abbastanza comune per le persone con demenza accusare il loro partner di avere una relazione. Se non fosse così terribilmente triste, sarebbe divertente.


Tony è così piccolo ora. Ristretto. Senza fuoco. Senza scopo. L'uomo che era è oramai scomparso. Ha paura di un mondo che non capisce più. Volevo tenerlo stretto e lenire le sue paure, ma non ero più capace.


Sinceramente, anche se il mio cuore si stava spezzando per lui e per noi, l'ho guardato e ho visto un peso con cui non riuscivo più a avere a che fare.  Sto piangendo mentre scrivo questo articolo, come ho pianto quando mi sono allontanata dalla struttura dopo averlo lasciato lì.


Sono furiosa per la crudeltà di questa malattia. Sono furiosa per i ricercatori e i professionisti medici che dicono cose stupide e chiaramente devono ancora comprendere questa malattia. Sono furiosa per me stessa, per aver esaurito la forza e sono furiosa con Dio per averlo fatto a noi. Perché scegliere proprio noi? Cosa abbiamo mai fatto per meritare questo giudizio?


Mi sono presa due settimane di sollievo e sono andata via da tutto. Ho amici a Tel Aviv e sono andata a stare da loro. Sei giorni e sei notti responsabile solo di me stessa. Sole, sonno e compagnia di amici. Abbastanza tempo e riposo per capire non solo che volevo, ma che ho bisogno di Tony a casa con me.


Lo so che come caregiver può sembrare che il dare sia a senso unico, ma so che non sempre è vero. Tony ed io abbiamo, e abbiamo fatto, molto insieme e anche se questi non sono più che ricordi, adesso a volte possono saltare dentro il nostro presente.


Uno dei vantaggi che lui ha solo la memoria a lungo termine è che talvolta ricorda qualcosa. È ancora più speciale quando è qualcosa che io ho dimenticato. Tony può poi prendersi il merito di ricordare, un vero diletto per lui. È un momento raro e prezioso in cui possiamo parlare insieme.


Tuttavia, questo improvviso ricordo può essere problematico. Alcune settimane fa, Annie, la nostra gatta di salvataggio, è scappata. Come tutti i nostri animali, aveva un collare e il nome con il mio numero di telefono. Due volte mi hanno telefonato persone che l'hanno trovata lontano da casa. Ho cercato di tenerla chiusa dentro, bloccando la porticina dei gatti, con gravi inconvenienti per gli altri due gatti, Rosie e Finn. Annie infine è scappata quando Tony ha aperto la porta per fumare fuori. Finora, non è tornata a casa.


Pur essendo legato a lei quand'era con noi, Tony ha in gran parte dimenticato Annie. Tuttavia, come con altri pensieri coerenti che a volte scendono dal blu, mi chiede dov'è. Gli dico che probabilmente è in giardino. Lo accetta e dimentica di nuovo, anche se in un'occasione ha insistito per andare a cercarla.


Dopo essere sceso in giardino, ha dimenticato perché era lì e si è seduto sulla panchina. Gli ho portato una tazza di tè e un pacchetto di biscotti al cioccolato, e lui era contento.


Eddie, il nostro vecchio bastardino, ama sedersi con Tony: due vecchietti insieme. Eddie è molto calmo, tranquillo e gli piacciono particolarmente i momenti dei biscotti al cioccolato. Questo tempo passato insieme è molto alto nella loro classifica. Non dovrei sapere di questo - i cani non possono mangiare biscotti o cioccolato - ma chiudo un occhio. Tony trova rilassante la presenza di Eddie. E' un compagno poco esigente e cordiale.


Ho visitato, in vari momenti, delle case di cura. Al di là di alcune eccezioni, c'è una mancanza marcata di animali domestici. Ho visto vecchie signore trascinarsi in giro con bambole in braccio. Ho visto manicotti da giocherellare. Questi sono di solito lavorati a maglia e hanno cose come bottoni attaccati per giocherellare. Perché? Perché gli anziani, e chi soffre di demenza, sono particolarmente infantilizzati?


Un labrador bonaccione o un gatto affettuoso fanno compagnia meglio e con più reattività dei pezzi di plastica o della lavorazione a maglia.


Poiché quelli con demenza si spengono davanti ai nostri occhi, non dobbiamo accelerare il processo. Tutti abbiamo bisogno di affetto e di consentire a coloro che hanno la demenza di dare una reale risposta, e interagire con tale affetto è un'esperienza positiva. So che qualcuno griderà di salute e sicurezza, ma per l'amor di Dio.

 

 

 


Fonte: Steph Booth su The Irish Times (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.