Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Demenza frontotemporale collegata a carenza di progranulina

Demenza frontotemporale collegata a carenza di progranulinaLa progranulina (in rosso) ha diversi ruoli a supporto del corpo neuronale, dell'assone e delle sinapsi. (Fonte: bio-connect)In un recente studio sulla genetica molecolare umana, i ricercatori del VIB e della KU Leuven guidati dal prof. Philip Van Damme, hanno rivelato una nuova funzione della progranulina nei lisosomi: agisce come chaperone [cicerone, guida] della proteasi lisosomiale «catepsina D».


I risultati sono stati ottenuti in collaborazione con il Prof. Paul Saftig dell'Università di Kiel.


Il Prof. Philip Van Damme (VIB-KU Leuven / Ospedale Universitario di Leuven) ha detto: "I nostri risultati suggeriscono che la disfunzione degli enzimi lisosomiali come la catepsina D può contribuire alla disfunzione neuronale causata dalla carenza di progranulina in malattie come la demenza frontotemporale. Queste sono nuove importanti intuizioni nella ricerca di soluzioni".

 

Demenza frontotemporale

La demenza frontotemporale (FTD) è la seconda demenza a insorgenza precoce per diffusione, dopo l'Alzheimer, ed è caratterizzata da perdita neuronale nei lobi frontali e temporali anteriori. In genere colpisce le persone dai 45 ai 65 anni, portando a gravi cambiamenti nel comportamento o a problemi del linguaggio.


I cambiamenti comportamentali includono, tra gli altri, apatia e disinibizione, che finiscono per impedire al paziente di avere una interazione sociale normale. I pazienti possono inoltre esibire diversi problemi del linguaggio che portano alla demenza semantica o all'afasia primaria progressiva. Attualmente, non è disponibile alcun trattamento per questa malattia, e la prognosi dei pazienti FTD è di 6-8 anni dopo l'insorgenza dei sintomi.


In quasi la metà dei pazienti la malattia è ereditata. Una delle cause più frequenti è nelle mutazioni nel gene che codifica la progranulina, che provocano una perdita del 50% della proteina funzionale progranulina. Gli sforzi per modellare la malattia umana nei topi sono stati deludenti, poiché la completa eliminazione della progranulina porta ad un fenotipo lieve senza neurodegenerazione.

 

La progranulina funge da fattore neurotrofico in vivo

Studi precedenti avevano dimostrato che la progranulina può stimolare la sopravvivenza neuronale e la crescita dei neuriti in coltura. Queste scoperte hanno portato all'ipotesi che la neurodegenerazione nei pazienti FTD possa verificarsi a causa di un supporto trofico ridotto ai neuroni.


Per studiare in modo più dettagliato gli effetti neurotrofici della progranulina i ricercatori hanno usato un paradigma in vivo del danno da schiacciamento del nervo del viso.


Il recupero da tale lesione era ritardato dall'assenza di progranulina, mentre la reintroduzione della progranulina umana in questi topi è riuscita a recuperare completamente questo deficit, indicando così che la rigenerazione dell'assone dopo le lesioni nervose dipende in modo specifico dalla presenza di progranulina.


Usando topi senza progranulina specifica dei neuroni e con microglia appena generata, è stato dimostrato che l'espressione basale di progranulina è principalmente neuronale e che solo la delezione della progranulina neuronale guida il deficit di crescita assonica.

[...]

 

 

 


Fonte: VIB-KU Leuven (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Sander Beel, Matthieu Moisse, Markus Damme, Louis De Muynck, Wim Robberecht, Ludo Van Den Bosch, Paul Saftig, and Philip Van Damme. Progranulin functions as a cathepsin D chaperone to stimulate axonal outgrowth in vivo. Human Molecular Genetics. Published online April 26 2017 doi:10.1093/hmg/ddx162

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)