Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Anche i tubi di rame in casa potrebbero causare Alzheimer e Parkinson

Secondo un nuovo studio, i tubi di rame potrebbero davvero essere la causa di malattie come l'Alzheimer e il Parkinson. I suoi ricercatori hanno scoperto che il metallo induce il misfolding (errata piegatura) delle proteine ​​nel cervello, determinando danni cerebrali e sintomi delle malattie neurodegenerative.


Gli ioni di rame inducono anche le proteine ​​prioniche piegate in modo errato a diffondere il misfolding e l'aggregazione alle proteine ​​prioniche vicine. Questo misfolding indotto dal rame, che ora è stato dimostrato con precisione sulla singola molecola, è associato all'infiammazione e ai danni alle cellule nervose nel tessuto cerebrale dei topi.


I prioni sono agenti patogeni anormali, che inducono il ripiegamento anomalo delle proteine ​​prioniche, presenti principalmente nel cervello. Questo ripiegamento anomalo, simile al ciclo del misfolding neuronale osservato nei disturbi come il Parkinson e l'Alzheimer, porta danni cerebrali e malattie neurodegenerative.


I ricercatori hanno detto che il loro studio, pubblicato su Science Advances, ha stabilito un collegamento diretto a livello molecolare tra l'esposizione al rame e la neurotossicità delle proteine prioniche. Questa tecnica ha dimostrato loro che le proteine ​​prioniche misfolded stanno insieme in modo quasi 900 volte più efficiente rispetto alle proteine ​​ripiegate correttamente.


Nel loro insieme, i risultati di tutti i metodi utilizzati hanno individuato le condizioni biofisiche e i meccanismi del misfolding, dell'aggregazione e della neurotossicità indotti dal rame delle proteine prioniche.


Nonostante i risultati, l'autore professor Sanjeevi Sivasankar della Iowa State University ha avvertito che lo studio non ha affrontato direttamente l'infettività delle malattie da prioni. Egli ha detto: "Ci sono diversi ceppi di proteine ​​prioniche mal ripiegate e non tutti sono patogeni. Anche se non dimostriamo che i ceppi generati nei nostri esperimenti sono infettivi, di fatto dimostriamo che gli ioni di rame innescano il misfolding delle proteine ​​prioniche, che provoca tossicità nelle cellule nervose".


I gruppi di ricerca hanno in programma ulteriori studi per determinare se il misfolding indotto dal rame provoca le malattie.


Il professor Sivasankar ha notato che un aspetto unico del progetto è stata l'integrazione tra gli approcci di ricerca biofisica e quelli neurotossicologici, che potenzialmente può trasformare gli studi sulle basi molecolari delle malattie neurodegenerative: "Questo studio ha importanti implicazioni per la nostra comprensione del ruolo dei metalli nelle malattie del misfolding proteico, che comprendono le malattie prioniche, l'Alzheimer e il Parkinson".

 

 

 


Fonte: Imogen Robinson sul Mirror.co.uk (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Chi-Fu Yen, Dilshan S. Harischandra, Anumantha Kanthasamy and Sanjeevi Sivasankar. Copper-induced structural conversion templates prion protein oligomerization and neurotoxicity. Science Advances, 01 Jul 2016: Vol. 2, no. 7, e1600014. DOI: 10.1126/sciadv.1600014

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.